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Autore principale: Peli, Pietro
Pubblicazione: 2008
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
La contestazione è un termine entrato nel linguaggio comune alla fine degli anni sessanta che viene messo in relazione ad un fenomeno che ha preso le mosse sul finire degli anni sessanta, ricordati appunto come gli anni della contestazione. Il termine denota specificatamente l'azione del criticare determinate idee, istituzioni e norme, di farlo in modo aperto e visibile esternamente, e di passare ad azioni dirette conseguenti: rifiuto collettivo di obblighi, messa in atto di comportamenti proibiti per rifiuto di certe regole, occupazione illegale di spazi e altro. Storicamente - e su un piano prettamente sociale e politico - la contestazione ha investito molte nazioni, inclusa l'Italia, in coincidenza con la nascita dei primi movimenti giovanili ed in linea con quanto accadeva contemporaneamente - anche se con motivazioni differenti - in paesi quali gli Stati Uniti (Guerra del Vietnam e battaglie per i diritti civili), la Francia, la Germania e i Paesi Bassi (rivendicazioni studentesche).
L'istruzione secondaria è comunemente il secondo ciclo di istruzione, preceduto dalla scuola primaria. In diverse parti del mondo, e nella scala dell'ISCED, si suddivide in due parti, una prima parte ad indirizzo unico di durata solitamente triennale, e una seconda parte di durata quadriennale o quinquennale a indirizzo liceale, professionale, artistico o tecnico; l'Italia è un esempio di questo modello.
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