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Pubblicazione: Florence [etc.] : Giunti, 2006
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: eng, Paese: IT
L'Atleta di Lussino (in croato chiamato anche Hrvatski Apoksiomen, cioè Apoxyómenos croato) è un'antica opera scultorea greca in bronzo, databile tra il I secolo a.C. e il II secolo d.C. Fu rinvenuta per caso nel 1996 da un turista belga durante un'immersione subacquea nel mare presso Lussino, ma il suo recupero fu possibile solo nel 1999. Alta circa 192 cm, essa si inquadra nella ben nota tipologia dell'Apoxyómenos, ovvero la rappresentazione di un atleta colto nell'atto di detergersi il corpo da polvere e sudore per mezzo di uno strigile. Secondo l'accademico Nenad Cambi, dell'Università di Spalato, l'opera sarebbe una copia di bottega ellenistica del II-I secolo a.C., risalente a un originale scultoreo greco della metà del IV secolo a.C.Il professor Vincenzo Saladino, dell'Università di Firenze, ritiene invece che il prototipo originale risalga a un'epoca ellenistica, intorno al 300 a.C., di cui l'atleta di Lussino costituisce una riproduzione in copia del I-II secolo d.C.Un tentativo di attribuzione è stato compiuto dal prof. Paolo Moreno, che ha ricondotto la tipologia della statua a un originale di Dedalo di Sicione, «artista di scuola policletea di terza generazione».
Il termine tassello, inteso come una piccola superficie di lamina metallica, entra in gioco nella toreutica delle sculture in bronzo, quindi nella fase successiva alla colata, in lavorazioni e interventi aventi lo scopo di eliminare i piccoli e inevitabili difetti di fusione che si manifestano come antiestetiche irregolarità, escrescenze o bolle superficiali.
L'Efebo di Maratona è una scultura greca bronzea datata all'incirca al 340-330 a.C (età classica); rinvenuta nel mar Egeo al largo della baia di Maratona nel 1925, da allora è conservata al museo archeologico nazionale di Atene. Il soggetto ritratto potrebbe essere il vincitore di una gara di atletica leggera ai giochi olimpici antichi; grazie alla muscolatura alquanto morbida e all'esagerato contrapposto, il suo stile è stato immediatamente associato con la scuola di Prassitele. Il braccio alzato e la distribuzione del peso indicano che nel suo contesto originale questa raffigurazione di efebo doveva star appoggiata ad un supporto verticale, che poteva essere ad esempio una colonna andata perduta.
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Record aggiornato il: 2021-11-25T01:38:00.013Z