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Autore principale: Albright, William F
Pubblicazione: Firenze : Sansoni, 1957
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
Con il nome Palestina (in greco: Παλαιστίνη, Palaistínē; in latino: Palaestina; in arabo: فلسطين, Falasṭīn; in ebraico: פלשתינה?, Palestina; in yiddish: פאלעסטינע, Palestine) viene indicata la regione geografica del Vicino Oriente compresa tra il Mar Mediterraneo, il fiume Giordano, il Mar Morto, a scendere fino al mar Rosso e i confini con l'Egitto. I confini e lo status politico della regione sono cambiati nel corso della storia: il nome "Palestina" fu usato da scrittori greci antichi per indicare la regione tra la Fenicia e l'Egitto e poi fu ufficialmente adottato come nome di una provincia dell'impero romano, dell'impero bizantino e del califfato arabo omayyade e abbaside. La regione comprendeva la maggior parte del territorio chiamato nella Bibbia ebraica '"Terra di Canaan" e "Terra di Israele". Occupa la parte meridionale della più ampia regione storica della Siria (o Levante) ed è considerata "Terra Santa" da ebraismo, cristianesimo e islam. Durante il dominio ottomano l'area fu divisa in diverse regioni amministrative e comprendeva principalmente il Sangiaccato di Gerusalemme, oltre a parti del Vilayet di Beirut (il Sangiaccato di Nablus e il Sangiaccato di Acri) e del Vilayet di Siria. Dopo il crollo dell'impero ottomano fu creata a ovest del fiume Giordano la Palestina sotto mandato britannico (1922-1948), oggetto di una partizione nel 1947 a opera dell'ONU che ne destinò una parte a uno Stato ebraico (poi diventato Israele) e un'altra a uno Stato arabo (poi diventato lo Stato di Palestina). Attualmente il suo territorio è quindi diviso tra lo Stato di Israele e lo Stato di Palestina, anche se la regione storicamente ha incluso anche parti degli odierni Stati di Giordania (l'area transgiordana più vicina al fiume Giordano, sulla sponda orientale), della Siria e del Libano.
I Filistei (ebraico פְלִשְׁתִּים pelištīm; arabo فلستيون filastiyyūn) furono un antico popolo del bacino del Mediterraneo che abitò la regione litorale della terra di Canaan, pressappoco fra l'attuale Striscia di Gaza e Tel Aviv (gli archeologi hanno messo in luce a nord di questa città, nel sobborgo di Tell Qasile, le rovine d'una città filistea). Da loro prende il nome la regione della Palestina.
L’archeologia biblica, o archeologia siro-palestinese, è una branca dell'archeologia tradizionale, che si occupa dello studio dei reperti provenienti dalle scoperte archeologiche legate, direttamente o indirettamente alla Bibbia. Questa scienza dell'antichità mira alla ricostruzione delle civiltà, dei luoghi, dell'ambiente storico e dei costumi del Medio Oriente, riconducibili alla storia d'Israele, l'antico popolo dell'alleanza con Dio. Una branca della archeologia biblica è la Palestinologia.
La storia degli ebrei risalirebbe, secondo la tradizione ebraica, ai patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe, che vissero a Canaan verso il XVIII secolo a.C.. gli ebrei discendono in gran parte dalle Tribù di Giuda e Simeone, e parzialmente da altre tribù israelite, specialmente quelle di Beniamino e Levi, che insieme avevano formato l'antico Regno d'Israele e, in seguito, il Regno di Giuda. La prima menzione d'Israele come popolo è stata rinvenuta iscritta sulla Stele di Merenptah, che risale agli anni 1213-1203 a.C.
L'Esodo (traslitterazione del greco Ἔξοδος = uscita; in ebraico יציאת מצרים = uscita dall'Egitto) è il principale racconto descritto nell'omonimo libro della Bibbia. Il libro narra di come il popolo ebraico, che secondo la Bibbia era schiavo degli egizi, sarebbe stato liberato da Dio per mano del profeta Mosè da lui inviato. Abbandonato l'Egitto, gli ebrei avrebbero vagato nel deserto del Sinai per 40 anni per poi giungere nella terra di Canaan, dove si sarebbero insediati. La liberazione dall'Egitto è commemorata dagli Ebrei nel giorno Pesah, ovvero la Pasqua ebraica. Dato che l'unica fonte sull'esodo è la Bibbia stessa, che non vi sono prove archeologiche a sostegno del reale avvenimento di tale racconto e dato che nel periodo storico in cui esso è ambientato la Palestina era parte del Regno d'Egitto, la comunità scientifica, salvo rare eccezioni, concorda nel considerare l'esodo un mito.
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