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Autore principale: Bartolini, Simonetta
Pubblicazione: Firenze : Le Lettere, [2009]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
Ardengo Soffici (Rignano sull'Arno, 7 aprile 1879 – Vittoria Apuana, 19 agosto 1964) è stato un pittore, scrittore, poeta e saggista italiano.
Ardengo Soffici (Rignano sull'Arno, 7 aprile 1879 – Vittoria Apuana, 19 agosto 1964) è stato un pittore, scrittore, poeta e saggista italiano.
Canti Orfici è una raccolta di componimenti letterari in prosimetro scritta da Dino Campana. Fu originariamente composta nel 1913, in una prima ed unica stesura che portava il titolo Il più lungo giorno, che fu consegnata per la pubblicazione a Giovanni Papini e ad Ardengo Soffici; quest'ultimo perse però il manoscritto originale, costringendo Campana a riscrivere l'opera quasi interamente a memoria. Per lungo tempo l'autografo dell'originale si considerò perduto: venne ritrovato solamente nel 1971, tra le carte di Soffici.
Il Premio Cremona è un concorso artistico che si tenne nella città di Cremona dal 1939 al 1941. Il premio di pittura venne ideato da Roberto Farinacci nel 1938, con l'intento di favorire il fascismo nella pittura italiana. Farinacci intendeva affermare con questo premio la necessità di un'arte figurativa di immediata comprensione che potesse portare ad una corrente artistica legata al fascismo. La prima edizione si svolse nel 1939 sui temi: Ascoltando alla radio un discorso del Duce e Stati d'animo creati dal Fascismo. I membri della giuria furono Ugo Ojetti, Ardengo Soffici, Felice Carena, Arturo Tosi, Giulio Carlo Argan in rappresentanza del Ministero. Il vincitore della prima edizione fu Luciano Ricchetti con In ascolto. Per le edizioni seguenti fu lo stesso Mussolini a proporre i temi, che furono: La battaglia del grano (1940) La gioventù italiana del Littorio (1941) Dal sangue la nuova Europa (1942, che non ebbe luogo)Il concorso ebbe termine con l'inizio della seconda guerra mondiale.
Lacerba è stata una rivista letteraria italiana fondata a Firenze il 1º gennaio 1913 da Giovanni Papini e Ardengo Soffici. Il periodico si avvalse della collaborazione di Aldo Palazzeschi e Italo Tavolato ponendosi su posizioni simili a quelle del Leonardo e aderendo al Futurismo. Il quindicinale, stampato in caratteri rosso mattone ed in seguito neri, riprendeva il titolo dal poema trecentesco di Cecco d'Ascoli - L'Acerba - inserendone nella testata un verso: «Qui non si canta al modo delle rane».
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Record aggiornato il: 2024-04-27T02:56:01.086Z