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Autore principale: Ducange, Victor Henri Joseph Brahain
Pubblicazione: Livorno : Bertani, Antonelli & Co
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Comprende:
[Tomo 3.] Parte 1. / di Vittorio Ducange
[Tomo 3.] Parte 2. / di Vittorio Ducange
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Jacopo Caldora o Giacomo Caldora (Castel del Giudice, 1369 – Colle Sannita, 15 novembre 1439) è stato un condottiero e capitano di ventura italiano. Fu duca di Andria e Bari, marchese di Vasto, conte di Acquaviva delle Fonti, Agnone, Albe, Arce, Aversa, Capurso, Celano, Conversano, Copertino, Martina Franca, Monteodorisio, Noci, Nola, Pacentro, Palena, Rutigliano, Trivento e Valva, barone di Carapelle Calvisio e signore di Anversa degli Abruzzi, Ascoli Satriano, Barrea, Belmonte del Sannio, Bitonto, Campo di Giove, Capestrano, Carbonara, Carovigno, Carpinone, Castel del Giudice, Castellana Grotte, Castiglione Messer Marino, Civitaluparella, Colledimacine, Dogliola, Frisa, Latiano, Lettopalena, Loseto, Manfredonia, Minervino Murge, Monteferrante, Montenerodomo, Ortona, Palmoli, Pizzone, Roccaspinalveti, Salpi, San Buono, Santa Maria del Molise, Serracapriola, Tollo, Trani, Valenzano e Villetta Barrea. Fu inoltre governatore dell'Aquila da giugno a dicembre dell'anno 1415 e gran connestabile del Regno di Napoli. Per le sue gesta ed imprese è stato paragonato a Gneo Pompeo.
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Ranuccio II Farnese (Cortemaggiore, 17 settembre 1630 – Parma, 11 dicembre 1694) è stato il sesto duca di Parma e Piacenza, dall'11 settembre 1646 alla morte e il settimo e ultimo duca di Castro, dall'11 settembre 1646 al 1649.
Tiziano Vecellio, noto semplicemente come Tiziano (Pieve di Cadore, 1488/1490 – Venezia, 27 agosto 1576), è stato un pittore italiano, cittadino della Repubblica di Venezia, importante esponente della scuola veneziana. Artista innovatore e poliedrico, maestro con Giorgione del tonalismo, Tiziano Vecellio fu uno dei pochi pittori italiani titolari di una vera e propria azienda, accorto imprenditore della bottega oltre che della sua personale produzione, direttamente a contatto con i potenti dell'epoca, suoi maggiori committenti. Il rinnovamento della pittura di cui fu autore si basò, in alternativa al michelangiolesco «primato del disegno», sull'uso personalissimo del colore. L'accordo fra le diverse zone cromatiche (tonalità di colori caldi e freddi) e l'uso sapiente della luce conferiscono unità alle scene rappresentate. Tiziano usò la forza espressiva del colore materico e poi, entrando nella piena maturità, abbandonò la spazialità bilanciata, il carattere solare e fastoso del colore del Rinascimento, assumendo il dinamismo proprio del manierismo e giocando con libertà nelle variazioni cromatiche in cui il colore era reso "più duttile, più sensibile agli effetti della luce".
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Record aggiornato il: 2024-04-09T04:08:06.737Z