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Autore principale: Accademia della Crusca
Il Vocabolario degli Accademici della Crusca è stato il primo vocabolario della lingua italiana. Uscito nel 1612, fu realizzato e pubblicato dall'Accademia della Crusca, istituzione culturale fondata a Firenze nel 1583. È stato anche il secondo grande vocabolario di una lingua moderna, preceduto solamente di un anno dal Tesoro della lingua spagnola di Sebastián de Covarrubias (1611).
L'Accademia della Crusca (spesso anche solo la Crusca) è un'istituzione italiana che raccoglie studiosi ed esperti di linguistica e filologia della lingua italiana. Rappresenta una delle più prestigiose istituzioni linguistiche d'Italia e del mondo.Nata a Firenze ad opera di Leonardo Salviati come informale gruppo di amici (la "brigata dei crusconi") dediti, in contrapposizione alla pedanteria dell'Accademia fiorentina, a discorsi giocosi (le "cruscate"), l'Accademia si costituì ufficialmente il 25 marzo 1585, con una cerimonia inaugurale che seguiva di due anni il periodo in cui i suoi membri iniziarono a pensare alla possibilità di organizzarsi intorno a uno statuto (adunanza del 25 gennaio 1583).La Crusca è la più antica accademia linguistica del mondo (1583). Nei suoi oltre quattro secoli di attività si è sempre distinta per lo strenuo impegno a mantenere "pura" la lingua italiana, pubblicando, già nel 1612, la prima edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca, che servì da esempio lessicografico anche per le lingue francese, tedesca e inglese. Nel 1636, il cardinale Richelieu creò l'Académie française sul modello dell'Accademia della Crusca.Fa oggi parte della Federazione Europea delle Istituzioni Linguistiche Nazionali, il cui compito è quello di elaborare una linea comune di protezione di tutte le lingue nazionali europee. Per l'Italia partecipano alla Federazione l'Accademia della Crusca e l'Opera del Vocabolario Italiano del CNR (iniziativa avviata dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, peraltro proprio in collaborazione con l'Accademia della Crusca).Negli anni 2010-11 fu ventilata l'ipotesi di chiusura dell'istituto per motivi economici in seguito alla crisi finanziaria che investì l'Italia.
Le discipline umanistiche o studi umanistici sono discipline accademiche che studiano l'uomo e la condizione umana, utilizzando principalmente strumenti analitici, critici oppure speculativi, a differenza dell'empirismo proprio della scienza (umana e naturale).Nel loro complesso, gli studi umanistici includono: la letteratura, la filosofia, la storia, la religione, le lingue, la storia dell'arte, la filologia, la semiotica, le arti visive e le arti performative.
Il termine dizionario è usato con riferimento a due concetti. Può indicare: l'elenco alfabetico delle parole e delle locuzioni di una lingua (ed eventualmente anche altri elementi linguistici ad esso legati come ad esempio prefissi, suffissi, sigle, lettere) fornendone informazioni quali il significato, l'uso, l'etimologia, la traduzione in un'altra lingua, la pronuncia, la sillabazione, i sinonimi, i contrari (in questo senso, è detto anche lessico); un'opera che raccoglie, in modo ordinato secondo criteri anche variabili da un'opera all'altra, biografie e nozioni inerenti ad un particolare settore del sapere umano (una scienza, uno sport, un'arte, una tecnica ecc.) o anche il sapere umano nel suo complesso, fornendone una trattazione.
Il termine transgenere (in inglese transgender) è un termine ombrello per le persone la cui identità di genere non corrisponde al genere e/o al sesso che gli è stato assegnato.Si definiscono transgender, quindi, quelle persone che presentano un atteggiamento sociale e sessuale che combina caratteristiche del genere maschile e di quello femminile, senza identificarsi interamente in nessuno dei due (persone non binarie), e quelle persone che si identificano in modo transitorio o persistente con un genere diverso da quello assegnato (persone “gender fluid”, FtM, MtF). Il termine transessuale, utilizzato in passato per identificare le persone transitate o che volevano transitare da un sesso all'altro, è di uso sempre meno comune.Essere transgender è indipendente dall'orientamento sessuale: le persone transgenere possono identificarsi come eterosessuali, omosessuali, bisessuali, asessuali o possono rifiutarsi di etichettare il loro orientamento sessuale. Il termine transgender si distingue anche dall'intersessualità, un termine che descrive le persone nate con delle condizioni anatomiche che danno loro caratteristiche di sesso fisico "che non si adattano a nozioni binarie tipiche di corpi maschili o femminili".La controparte di transgender è cisgender, che descrive persone la cui identità di genere corrisponde al sesso e al genere assegnato. Il termine transgender, quindi, nasce come termine ombrello dentro cui si possono identificare tutte le persone che non si identificano nel genere assegnato alla nascita.
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