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Titolo uniforme: The rise and decline of the Medici bank, (1397-1494).
Autore principale: De Rover, Raymond
Pubblicazione: Firenze : La Nuova Italia, 1970
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: it
Raymond Adrien de Roover (Anversa, 23 agosto 1904 – Brooklyn, 21 marzo 1972) è stato uno storico belga naturalizzato statunitense, noto in particolare per i suoi studi sull'economia dell'Europa medievale. Celebre è rimasta la pubblicazione del suo saggio su The rise and decline of the Medici bank, 1397-1494 (1963), con cui illustrò al mondo accademico internazionale la storia e l'importanza del Banco dei Medici. Amante e conoscitore dell'Italia, dove soggiornò a lungo, De Roover dedicò all'argomento anni di ricerche e di analisi, realizzando quella che è considerata non solo la sua opera migliore, ma anche uno studio fondamentale sulla banca e la famiglia Medici, sul mondo economico quattrocentesco e, più in generale, sulla storia del pensiero economico.La sua approfondita conoscenza della cosiddetta business history del tardo Medioevo e del Rinascimento, lo portò in seguito ad affrontare anche aspetti etici e teologici connessi con il pensiero economico medievale, soffermandosi in particolare sulle valutazioni degli scolastici in materia di prestito, cambio e usura. Le sue tesi, che li interpretavano come precursori perfettamente compatibili con la dottrina economica moderna, suscitarono scalpore perché all'epoca molti economisti vedevano in Karl Marx l'ultima evoluzione del pensiero economico scolastico.
Bernardo Carnesecchi (Firenze, 1398 – Firenze, 1452) è stato un politico, mercante e mecenate italiano.
La casata dei Ricasoli è, oggi, la più antica tra tutte le famiglie che costituirono l'aristocrazia fiorentina ed è una delle poche ancora fiorenti di origine feudale.
Nel Tre- e Quattrocento furono attivi a Bruges vari banchieri italiani. La loro venuta era la logica conseguenza della presenza di mercanti italiani nella città.
L'Intercursus Magnus fu un importante e duraturo trattato commerciale firmato nel febbraio del 1496 da Enrico VII d'Inghilterra. Fra gli altri firmatari vi furono le rappresentanze commerciali di Venezia, Firenze, Olanda e della Lega anseatica. Brevemente, il Malus Intercursus (il "cattivo trattato", come venne chiamato da parte olandese per essere troppo favorevole agli interessi degli inglesi) fu negoziato con Filippo I di Castiglia e fu inteso dover sostituire l'Intercursus Magnus nel 1506. La morte di Filippo fece arenare la trattativa e l'Intercursus Magnus continuò a rimanere in vigore. Esso concedeva reciproci privilegi commerciali a inglesi e olandesi e stabiliva livelli di tasse doganali sui commerci liberamente concordate. Questo provvedimento diede un grande impulso all'esportazione della lana inglese e rimpinguò le casse della tesoreria di Enrico VII. Il trattato fu studiato per risolvere alcune guerre commerciali scoppiate fra Inghilterra e Paesi Bassi a seguito dell'interferenza di Margherita di York nella guerra di successione inglese, ed in particolare del suo sostegno a Perkin Warbeck; una condizione specifica del trattato era quella che non dovesse essere messa in atto alcuna intromissione nei fatti interni dell'Inghilterra.
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