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Autore principale: Calamandrei, Rodolfo
Pubblicazione: Firenze : Tip. Di Luigi Niccolai, 1886
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
La battaglia di Berlino (in tedesco: Schlacht um Berlin; in russo: Берлинская наступательная операция, Berlinskaja nastupatel'naja operacija) fu l'ultima grande offensiva del teatro europeo della seconda guerra mondiale e segnò la sconfitta definitiva della Germania nazista. L'Armata Rossa sovietica prima travolse, nonostante l'accanita resistenza, il precario fronte tedesco sul fiume Oder, quindi accerchiò e attaccò direttamente la capitale del Terzo Reich, disperatamente difesa da reparti raccogliticci della Wehrmacht, delle Waffen-SS (comprese unità di volontari stranieri), della Hitlerjugend e del Volkssturm. I sovietici, in netta superiorità numerica e di mezzi terrestri e aerei, riuscirono, al comando del maresciallo Georgij Žukov e del maresciallo Ivan Konev, a portare a termine la loro missione, a distruggere o catturare il grosso delle forze nemiche e a ottenere la resa di Berlino (2 maggio 1945). I combattimenti sulla linea del fiume Oder e soprattutto all'interno dell'area urbana di Berlino, violenti e prolungati, costarono pesanti perdite di uomini e mezzi a entrambe le parti. Durante la battaglia Adolf Hitler, che aveva deciso di rimanere nella capitale accerchiata per organizzare l'ultima resistenza, si tolse la vita per non cadere in mano sovietica. Il Terzo Reich si arrese ufficialmente l'8 maggio 1945, sei giorni dopo la fine della battaglia.
La torre della televisione di Berlino (in tedesco Berliner Fernsehturm) è una torre per le antenne trasmittenti radiotelevisive nel centro di Berlino in Germania. Fa parte della World Federation of Great Towers. È un conosciuto punto di riferimento della città, presso Alexanderplatz. Con i suoi 368 m è la costruzione più alta di tutta la Germania e la quarta costruzione più alta d'Europa. La torre della televisione è stata eretta tra il 1965 e il 1969 dalle Poste tedesche della DDR nel centro storico di Berlino (parte del distretto Mitte). Il 3 ottobre 1969 vi fu l'inaugurazione. La costruzione è di oltre 220 metri più alta rispetto alla torre della radio risalente agli anni '20 e locata nella parte ovest della città. Simbolo e punto di riferimento ben visibile anche da lontano, la torre della televisione fa parte dello skyline cittadino. La costruzione, chiamata internamente anche "Torre radioemittente 32" svolge, oltre che il suo compito principale di emittente per molteplici stazioni radiofoniche e televisive, anche la funzione di torre panoramica con un bar e ristorante girevole a 203 metri di altezza. La torre, già simbolo di Berlino Est e della Repubblica Democratica Tedesca, è diventata dopo il 1989 uno dei simboli della Berlino riunificata. In considerazione della sua importanza storica e tecnica, la torre è posta sotto tutela monumentale (Denkmalschutz).
La trilogia di Berlino o trilogia berlinese è costituita da tre album discografici cronologicamente consecutivi pubblicati dal cantautore britannico David Bowie alla fine degli anni settanta: Low (1977), "Heroes" (1977) e Lodger (1979). Furono incisi da Bowie in seguito al suo trasferimento a Berlino ovest alla fine del 1976 e videro l'artista sperimentare con elementi di musica elettronica, krautrock, ambient e world music in collaborazione con il produttore statunitense Tony Visconti e il musicista inglese Brian Eno. Bowie iniziò a riferirsi ai tre album definendoli una sorta di trilogia incentrata su Berlino durante la promozione di Lodger, sebbene soltanto "Heroes" fosse stato registrato interamente nella città. Ciascun LP raggiunse la Top 5 nel Regno Unito, conquistando il disco d'oro. A posteriori, Bowie avrebbe definito la musica contenuta nei dischi della trilogia, il suo "DNA". Consequence of Sound definì la trilogia "art rock tri-perfetto", mentre Rolling Stone scrisse che "[la] trilogia di Berlino resta uno degli esempi più significativi di musica innovativa nell'influente canone dell'artista". La trilogia di Berlino costituisce uno degli esempi più importanti di Art rock all'interno della musica del ventesimo secolo.
I Matia Bazar sono un gruppo musicale italiano, formatosi nel 1975 a Genova. La formazione storica, fondatrice del gruppo, comprendeva Antonella Ruggiero (voce), Carlo Marrale (chitarra), Aldo Stellita (basso), Piero Cassano (tastiere) e Giancarlo Golzi (batteria). La band, che nella sua storia ha affrontato numerosi cambi di formazione (soprattutto fra le vocalist), lutti e rifondazioni, ha vinto per due volte il Festival di Sanremo (1978 e 2002) ed altrettante il premio della critica, riscuotendo anche un notevole successo internazionale.
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Record aggiornato il: 2024-04-09T03:22:09.679Z