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Autore principale: Osservatorio Ximeniano
Pubblicazione: Firenze : Giunta regionale toscana, 1994
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Il termometro cinquantigrado è un tipo di termometro a liquido. Terminante con bulbo a pallina, questo termometro è diviso secondo una delle molteplici scale termometriche adottate dall'Accademia del Cimento, quella cinquantigrada. La parte superiore del cannello presenta scritte di smalto bianco. Di smalto sono anche le divisioni in gradi sul cannello: i pallini neri indicano i singoli gradi, mentre quelli bianchi segnano i dieci gradi. Il liquido termometrico è costituito da acquarzente. Ideati dal granduca Ferdinando II de' Medici, i termometri cinquantigradi erano generalmente impiegati per conoscere le mutazioni di caldo e freddo dell'aria, sia all'aperto sia in locali chiusi. Gli accademici fecero largo uso, soprattutto per sistematiche osservazioni meteorologiche, di questo tipo di termometri, che avevano il pregio di essere comparabili fra loro, nonostante risultassero meno sensibili degli altri. Di questo tipo di termometri il Museo Galileo conserva oltre cinquanta esemplari.
Il termometro a ranocchietta è un tipo di termometro a liquido. Il termometro "a ranocchietta" o - come lo definivano gli accademici del Cimento - "a botticino" contiene palline di vetro di diversa densità immerse nell'acquarzente. Veniva impiegato come termometro clinico, legato al polso o al braccio del paziente con la testa della ranocchietta rivolta verso l'alto. Le variazioni della temperatura corporea venivano rilevate attraverso il movimento delle palline. Infatti, l'aumento della temperatura provoca l'aumento del volume dell'acquarzente, che viene evidenziato dal movimento successivo delle palline (prima le meno dense, poi le più dense). Dato che il movimento delle palline era lentissimo, questo termometro veniva definito "infingardo", cioè pigro, lento. L'invenzione di questo tipo di termometro viene attribuita al granduca Ferdinando II de' Medici.
Il termometro ad alto fusto è un tipo di termometro a liquido che si espande in un lungo tubo capillare. Nel Museo Galileo di Firenze si conservano quattro termometri ad alto fusto su base ramificata e quindici su base a disco e terminanti a pallina. Sui cannelli si trovano vari bottoncini di smalto, che indicano i gradi di una delle molteplici scale termometriche adottate dall'Accademia del Cimento. I bottoncini neri indicano i singoli gradi, quelli bianchi segnano i dieci gradi, mentre gli azzurri registrano i cento gradi. Il liquido termometrico è costituito da acquarzente.
Il telescopio è uno strumento che raccoglie la luce o altre radiazioni elettromagnetiche provenienti da un oggetto lontano, la concentra in un punto (detto fuoco) e ne produce un'immagine ingrandita. Sebbene con il termine "telescopio" si indica solitamente il telescopio ottico, operante nelle frequenze della luce visibile, esistono telescopi sensibili anche alle altre frequenze dello spettro elettromagnetico. Il nome, derivato dal greco τηλε (tēle) che significa «lontano» e σκοπεῖν (skopein) ovvero «guardare, vedere»), è una parola d'autore coniata dal matematico greco Giovanni Demisiani (Ἰωάννης Δημησιάνος), il 14 aprile 1611, nel banchetto offerto a Roma, dal principe Federico Cesi, in onore della cooptazione di Galileo Galilei nell'Accademia dei Lincei.
Padre Filippo Cecchi, nato Giulio Isdegerde Cecchi (Ponte Buggianese, 31 maggio 1822 – Firenze, 1º maggio 1887), è stato un fisico, religioso e inventore italiano, abile costruttore di strumenti scientifici.
Le Scienze è una rivista mensile di divulgazione scientifica, edizione italiana di Scientific American. Oltre che alla scienza di base, presta particolare attenzione alle ricadute tecnologiche e filosofiche della scienza e al progresso tecnico. Fu fondata nel 1968 con la collaborazione di Alberto Mondadori e Felice Ippolito.La rivista ha tra le sue caratteristiche la provenienza di buona parte degli articoli dagli USA e il livello elevato della trattazione (molto spesso gli autori degli articoli sono dei premi Nobel). Per lungo tempo la rivista è stata incentrata su lunghi articoli monografici. Di solito un articolo per ogni numero della rivista era scritto in Italia, mentre gli altri erano traduzioni di articoli da Scientific American; in seguito si è cercato di inserire anche brevi articoli di attualità sul mondo scientifico. Fu diretta per anni dallo stesso Ippolito, e ha ospitato rubriche fisse di vari personaggi noti, tra cui Martin Gardner (enigmi e giochi matematici), Douglas Richard Hofstadter (Temi Metamagici), Piergiorgio Odifreddi e Tullio Regge, oltre ai problemi mensili Rudi Matematici. Edita da GEDI Gruppo Editoriale, è diretta da Marco Cattaneo, che nel gennaio 2009 ha preso il posto di Enrico Bellone. La redazione de Le Scienze cura inoltre Mind, un periodico di psicologia e neuroscienze.
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