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Autore principale: Cremonini, Giorgio
Serie: Il castoro cinema [La Nuova Italia] ; 28
Serie: I libri dell'Unità. 2. ser
Serie: Il Castoro cinema
Serie: I libri dell'Unità ; 4
Serie: Il grande cinema. Seconda serie ; 4
Serie: I libri del'Unità. Il castoro cinema. Seconda serie ; 4
Serie: I libri dell'Unità ; 0004
Serie: Il Castoro Cinema. Serie 2 ; 4
Serie: I libri dell'Unità : Seconda serie
Serie: I libri dell' Unità
Buster Keaton, conosciuto in Italia negli anni venti e trenta come Saltarello, pseudonimo di Joseph Frank Keaton (Piqua, 4 ottobre 1895 – Woodland Hills, 1º febbraio 1966), è stato un attore, regista e sceneggiatore statunitense, tra i maestri del periodo del cinema muto classico. Celebre per l'espressione stralunata e malinconica dei suoi personaggi e soprattutto per il suo talento "acrobatico" nelle gag che portava sullo schermo: cinematografico prima, e televisivo poi. L'American Film Institute ha inserito Keaton al ventunesimo posto tra le più grandi star della storia del cinema.
Diane Keaton, pseudonimo di Diane Hall (Los Angeles, 5 gennaio 1946), è un'attrice, produttrice cinematografica e regista statunitense. Cominciò la carriera a teatro, per poi esordire al cinema nel 1970. Ottenne la sua prima parte di rilievo interpretando Kay Adams ne Il padrino (1972), ma fu il sodalizio artistico con Woody Allen a consacrarla definitivamente. La quarta pellicola in cui la Keaton e il regista statunitense collaborarono, Io e Annie, valse all'attrice il successo agli Oscar 1978 come miglior attrice e la vittoria di un Golden Globe e del Premio BAFTA. In seguito si dedicò a lavori che le permisero di non essere più identificata dal pubblico solo ed esclusivamente come la protagonista dei film di Allen. Si affermò come esperta attrice drammatica recitando nella pellicola In cerca di Mr. Goodbar del 1977 e si guadagnò altre tre candidature all'Oscar alla miglior attrice per le sue interpretazioni in Reds, ne La stanza di Marvin e in Tutto può succedere - Something's Gotta Give. I film a cui la Keaton ha preso parte hanno guadagnato oltre 1.1 miliardi di dollari solo nell'America del Nord.
The Great Buster è un film documentario del 2018 diretto da Peter Bogdanovich, sulla vita e le opere di Buster Keaton. Il film ha vinto il Premio Venezia Classici per il miglior documentario sul cinema alla 75ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.
Lo slapstick (abbreviazione di slapstick comedy) è un sottogenere del film comico nato con il cinema muto in Francia nei primi del Novecento e sviluppatosi negli Stati Uniti negli anni venti, fondato su una comicità elementare che sfrutta il linguaggio del corpo e si articola intorno a gag tanto semplici quanto efficaci. Il genere si è sviluppato grazie all'apporto della casa di distribuzione francese Pathé, mentre negli Stati Uniti prosperò e si raffinò grazie a registi quali Hal Roach e Mack Sennett e attori quali Stan Laurel, Oliver Hardy, Buster Keaton, Charlie Chaplin, Harold Lloyd e i fratelli Marx.
Il periodo del cinema muto a Hollywood è una fase della storia del cinema che va grossomodo dal 1919 al 1929 e termina con il rinnovamento dovuto all'introduzione del cinema sonoro. In questo periodo venne messo a frutto e elaborato ulteriormente il linguaggio del montaggio narrativo, messo a punto nel 1914 da David Wark Griffith. Protagonisti di questo periodo furono i grandi comici, primi fra tutti Charlie Chaplin e Buster Keaton, ma vi fu almeno un grande maestro nel genere drammatico, Erich von Stroheim. Il modello narrativo di Hollywood si impose poi sul piano commerciale mondiale.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
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