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Autore principale: Baretta, Anna
Pubblicazione: Firenze : Rassegna Nazionale, 1918
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
George Gordon Noel Byron, sesto barone di Byron, meglio noto come Lord Byron RS (Londra, 22 gennaio 1788 – Missolungi, 19 aprile 1824), è stato un poeta e politico inglese. Considerato da molti uno dei massimi poeti britannici, Byron è stato un uomo di spicco nella cultura del Regno Unito durante il secondo Romanticismo, del quale è stato l'esponente più rappresentativo insieme con John Keats e Percy Bysshe Shelley.
Un frammento (A Fragment), noto per esteso come Frammento di un romanzo (Fragment of a Novel) o La sepoltura: un frammento (The Burial: A Fragment), è un racconto incompiuto di George Gordon Byron, scritto nel 1816 e pubblicato nel 1819. La short story fu una delle prime in Inghilterra a parlare di vampiri e fu d'ispirazione a John William Polidori per il suo racconto Il vampiro, il cui protagonista Lord Ruthven fu ispirato direttamente alla figura dello stesso Byron. Scritto durante la stessa competizione letteraria che portò alla creazione di Frankenstein e de Il vampiro, Un frammento è una delle prime opere a rappresentare i vampiri come raffinati e capaci di infiltrarsi nella società civile, a differenza della produzione letteraria e folkloristica precedente che li rappresentava come brutali e quasi bestiali.
Il vampiro (The Vampyre) è un racconto breve scritto da John Polidori pubblicato nel 1819. Fu pubblicato per la prima volta il 1º aprile 1819 da Henry Colburn sulla rivista New Monthly Magazine. Erroneamente il racconto fu attribuito a Lord Byron, nonostante le pronte smentite di quest'ultimo e ciò portò Goethe ad affermare che si trattava di uno dei migliori lavori del Lord inglese. Ebbe comunque un immediato successo in Europa, soprattutto in Germania dove fu tradotto nello stesso anno, un po' meno in Inghilterra a causa della falsa attribuzione a Byron. Anche nella prima edizione italiana, Udine 1831, Il Vampiro risultava come novella di Lord Byron. Polidori riuscì a trasformare il vampiro del folklore nella forma che oggi è più conosciuta, ovvero quella del demone aristocratico che cerca le sue prede nell'alta società.
Il pellegrinaggio del giovane Aroldo (Childe Harold's Pilgrimage) è un lungo poema narrativo scritto dal poeta inglese Lord Byron, e fu pubblicato tra il 1812 e il 1818. Il poema descrive i viaggi e i pensieri di due personaggi che, disillusi da una vita di piaceri e ozi, cercano una nuova esistenza in terre straniere; complessivamente, può essere interpretato come l'espressione della malinconia e della disillusione vissuta da una generazione ormai esausta delle guerre dell'età successiva alla Rivoluzione francese e dell'Età Napoleonica. Come ammise lo stesso Byron, il poema trae ispirazione dalle vicende autobiografiche dello stesso autore, in particolare dai viaggi nel Mar Mediterraneo e nel Mar Egeo compiuti tra il 1809 e il 1811. Sebbene l'autore non fosse inizialmente soddisfatto della sua opera, considerandola troppo legata alle sue vicende personali, con la sua pubblicazione, da parte dell'editore John Murray, Byron ottenne un'immediata notorietà, tanto che ancora oggi lo si annovera tra i maggiori letterati inglesi. Il successo maggiore fu riscosso tra il pubblico femminile aristocratico, che amava moltissimo la figura del giovane Harold e, soprattutto, il suo onnipresente pessimismo; ben presto si notarono somiglianze tra la personalità di Byron e quella del suo personaggio. Il poema delinea i tratti dell'"eroe byroniano", ancor oggi rilevante e spesso presente in romanzi, film o commedie di tipo classico. L'eroe byroniano è solitamente posto ai margini della società, ha una personalità perennemente in conflitto tra due posizioni, una positiva di uomo gentile e una negativa di essere spietato, una di forte religiosità, una di ateismo, ed è sempre insoddisfatto e alla ricerca di nuove emozioni. Dal punto di vista strutturale, il poema è organizzato in quattro canti di stanze spenseriane, formate cioè da otto versi pentametri giambici seguiti da un verso giambico di dodici sillabe detto alessandrino. Vi sono anche delle rime, che seguono lo schema ABABBCBCC. Nel quadro di Turner Il pellegrinaggio del giovane Aroldo, viene rappresentata l'Italia come un giardino dell'Eden e ci sono chiari riferimenti ai ponti della città di Narni ed in particolare al ponte di Augusto ed al ponte medioevale (sul lato sinistro in basso del quadro).
L'assedio di Missolungi fu un episodio chiave della guerra d'indipendenza greca degli anni 1820, più per il significato politico che per quello militare, dal momento che la capitolazione della città contribuì a far propendere l'opinione pubblica europea in favore della causa d'indipendenza del popolo greco. Missolungi (Μεσολόγγι in greco), con la sua ubicazione sulla sponda settentrionale del Golfo di Patrasso, occupa una posizione strategica che ne fa la porta di accesso al Golfo di Corinto, ma che gli permette anche di dominare il Peloponneso e la Grecia settentrionale. La sua importanza era stata messa alla prova nella battaglia di Lepanto, nel XVI secolo. Missolungi fu ripetutamente assediata dagli Ottomani durante la guerra d'indipendenza greca: senza successo nel 1822, quindi nel 1823 e, infine, nel 1826-1827, quando la città fu presa. Quest'ultima sconfitta dei Greci, ebbe tuttavia un ruolo decisivo nel determinare la futura vittoria della sollevazione indipendentista. I difensori della città erano stati infatti raggiunti, finanziati e trascinati da Lord Byron nel 1824. La sua morte impressionò i liberali Filelleni, sensibili alla causa greca, e l'Europa in generale. La difesa eroica e il sacrificio della popolazione cittadina, consumatisi durante l'ultimo assedio, spinsero le potenze europee a intervenire. All'inizio degli anni 1820, Missolungi contava circa 5.500 abitanti, quasi tutti dediti ad attività marinaresche. Costruita su una delle estremità di una baia poco profonda, e quindi di difficile accesso per le navi ad elevato pescaggio, la città è separata dal mare, distante 7 km, solo da una laguna paludosa chiamata Limnosthalassa; l'abitato è anche protetto a ovest e a sud mentre l'accesso alla baia è controllato dagli isolotti di Vasilidi, Dalma e Anatolikon (su cui si ergeva una fortezza). Un'altra difesa naturale, verso est, è offerta dal Monte Aracinto. Malgrado queste barriere fisiche, le sue difese terrestri si riducevano a un piccolo fossato quasi ricolmo, a delle mura in cattivo stato e a quattro vecchi cannoni.
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Record aggiornato il: 2023-10-10T01:19:33.628Z