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Autore principale: Casamorata, Cesare
Pubblicazione: [Firenze] : Istituto geografico militare, 1944
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Gli extraterrestri nella fantascienza, e più in generale nella cultura di massa, sono rappresentati come forme di vita (tipo Alien, di Alien: Covenant) generalmente intelligenti provenienti da un pianeta diverso dalla Terra. Spesso sono anche indicati collettivamente come alieni; tale termine è antropocentrico ed è usato per riferirsi a ipotetici rappresentanti di civiltà non umane a partire da o su altri pianeti, anche nel contesto del proprio habitat nativo. Questo può essere visto come un ritorno al significato classico di "alieno", come riferito a un "altro". La parola "alieno" (dal latino alienus col vario significato di «appartenente ad altri, altrui; straniero; estraneo; avverso») indica in generale un soggetto estraneo all'ambiente di riferimento. Per quanto la fantascienza abbia visto la propria codifica come genere solo nella prima metà del Novecento, gli extraterrestri compaiono già nella narrativa precedente, fin dall'antichità, in racconti filosofici, spesso in relazione al tema della "pluralità dei mondi", o in satire a sfondo sociale e politico. Durante la prima fantascienza delle riviste "pulp" statunitensi, gli extraterrestri sono stati spesso rappresentati come mostri o come "omini verdi" e più in generale come semplici personaggi stereotipati, per lo più antagonisti malvagi dell'eroe umano, o al massimo nel ruolo di "spalla" del protagonista. In queste prime storie avventurose, gli extraterrestri sovente erano fatti provenire dal pianeta Marte o da altri luoghi del sistema solare. In seguito al progredire delle osservazioni astronomiche e dell'esplorazione spaziale, la loro origine è stata spostata in più remoti pianeti extrasolari. Con la nascita dell'ufologia alla fine degli anni quaranta e la corsa allo spazio durante la guerra fredda, gli extraterrestri hanno goduto di rinnovato interesse nell'opinione pubblica, diventando un popolare soggetto di indagine. Con gli anni sessanta-settanta della New Wave e della "fantascienza sociologica", nella narrativa queste figure dimettono il semplice ruolo di mostri e crudeli invasori per venire descritti in modo più complesso nei loro aspetti psicologici e culturali, superando gli stereotipi precedenti e rendendosi più spesso protagonisti delle storie, assieme alla loro civiltà e al loro ambiente. Nella cultura popolare lo stereotipo degli "omini verdi" è stato nel frattempo sostituito da quello dei "Grigi" delle pubblicazioni ufologiche.
L'astrobiologia è una scienza che studia l'origine, l'evoluzione e la distribuzione delle forme di vita nell'universo, cercando di scoprire se esistono forme di vita nate fuori dal pianeta Terra. L'astrobiologia coinvolge in tutto il mondo un gran numero di ricercatori appartenenti a varie discipline: astronomia, biologia, scienze della Terra, matematica, scienze e tecnologie delle telecomunicazioni, ma anche sociologia e filosofia. L'Unione Astronomica Internazionale, che raccoglie tutti gli astronomi professionisti, ha una sezione dedicata all'astrobiologia (Commissione F3 Astrobiology), ed esistono Istituti di astrobiologia presso diverse Istituzioni scientifiche, quali per esempio il NASA Astrobiology Institute, il Centro de Astrobiología. Due riviste scientifiche internazionali si occupano esclusivamente di astrobiologia: Astrobiology e International Journal of Astrobiology. Diverse associazioni di ricerca professionali raccolgono gli scienziati che si occupano di astrobiologia; le principali sono The International Society for the Study of the Origin of Life – The International Astrobiology Society (ISSOL) e l'European Astrobiology Network Association (EANA), che raccoglie le società di astrobiologia che operano in Europa. In Italia esistono alcuni insegnamenti universitari di astrobiologia. Questa scienza in passato veniva definita anche bioastronomia o esobiologia; tali denominazioni sono usate ancora da qualche autore.
Alien è un film del 1979 diretto da Ridley Scott. Il film è capostipite di una fortunata serie di pellicole, nonché di libri, fumetti e videogiochi. È considerato uno dei capolavori del regista Ridley Scott, e in generale uno dei migliori film di fantascienza della storia del cinema. È anche la pellicola che ha lanciato la carriera dell'attrice Sigourney Weaver. Le vicende ruotano attorno a una specie aliena che nella storia viene identificata con la generica definizione xenomorfa, costituita da feroci predatori dotati di intelligenza ma incapaci di provare emozioni, che si riproducono come parassiti annidandosi nei corpi di altri esseri viventi provocandone la morte. Alien ha avuto tre sequel, tutti con Sigourney Weaver come protagonista: Aliens - Scontro finale, Alien³ e Alien - La clonazione. Sono stati inoltre prodotti due film ispirati al soggetto originale e con ambientazione anteriore, Alien vs. Predator e Aliens vs. Predator 2, collegati con un'altra serie cinematografica, Predator. Nel 2012 è uscito Prometheus, un prequel più pertinente all'universo di Alien, seguito nel 2017 da Alien: Covenant. Nel 2002 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
La tomba di Tutankhamon (nota anche come KV62) è il luogo di sepoltura, nella Valle dei Re, del giovanissimo sovrano della XVIII dinastia che salì al trono a 9 anni e morì a 18, poco prima di compierne 19. Analisi eseguite nel corso degli anni, non ultime le analisi del DNA compiute nel 2009, hanno consentito di appurare che il faraone soffriva di diverse malattie, alcune delle quali ereditarie, ma si è ritenuto che a nessuna di esse possa essere imputata la morte. Le analisi, pubblicate nel febbraio 2010 sulla rivista statunitense JAMA (Journal of the American Medical Association), oltre a chiarire aspetti legati alla genealogia del re, dimostrarono che era affetto dalla malattia di Köhler, a causa della quale era costretto a camminare appoggiandosi a un bastone. Ciò giustificherebbe la presenza nella KV62 di 130 di tali oggetti, i quali, presentando all'estremità evidenti tracce di usura, lasciano dedurre che fossero effettivamente utilizzati e non un semplice corredo. Nel corpo di Tutankhamon fu inoltre rilevata la presenza del parassita della malaria in forma grave, come suffragato anche dalla presenza nella tomba di piante con proprietà analgesiche e antipiretiche. La tomba porta il numero 62: le 65 sepolture principali della Valle dei Re sono numerate progressivamente (sigla "KV"= Kings' Valley, seguita da un numero); la numerazione non ha nulla a che vedere con la progressione sul trono dei titolari; nel 1827, infatti, l'egittologo inglese John Gardner Wilkinson numerò le tombe già scoperte da 1 a 22 seguendo l'ordine geografico da nord a sud. Da tale data, però, ovvero dalla KV23 in poi, il numero corrisponde all'ordine di scoperta e, di qui, il numero 62 assegnato alla sepoltura del faraone fanciullo. L'importanza della scoperta, la più famosa della storia dell'egittologia e una delle più rilevanti dell'archeologia mondiale, risiede nel fatto che si tratta di una delle poche sepolture dell'antico Egitto pervenutaci quasi intatta, l'unica di un sovrano e conseguentemente, tra quelle note, la più ricca. La scoperta di Howard Carter, il 4 novembre 1922, fu permessa dalle sovvenzioni di Lord Carnarvon.
Watchmen è una miniserie a fumetti scritta dall'autore britannico Alan Moore e illustrata dal suo connazionale Dave Gibbons. È stata pubblicata in dodici albi mensili dalla statunitense DC Comics tra il 1986 e il 1987 e raccolta in volume unico nel 1987. La prima edizione italiana venne pubblicata come inserto della rivista Corto Maltese della Rizzoli tra il 1988 e il 1990, e nel 1993 seguì l'edizione in volume brossurato. Nel corso degli anni l'opera è stata edita in altre versioni anche da Play Press, Planeta DeAgostini e RW Edizioni, fino alla più recente della Panini Comics. La serie mette in scena dei personaggi originali in una realtà ucronica esterna all'universo DC. L'opera è ambientata negli Stati Uniti del 1985, un paese in cui i supereroi sono realtà e hanno operato a servizio della legge come avventurieri in costume, prima di essere dichiarati fuorilegge da un decreto amministrativo che prendeva atto del crescente malcontento popolare nei loro confronti. Con il paese sull'orlo di una guerra nucleare contro l'Unione Sovietica, il ritrovamento del cadavere di un ex vigilante mette in moto le indagini dell'ultimo avventuriero in costume rimasto in azione, che ipotizza l'esistenza di un complotto mirato a eliminare i vecchi supereroi ormai ritiratisi. La particolarità innovativa che differenzia Watchmen dai fumetti di genere che lo hanno preceduto è quella di presentare i supereroi nel loro aspetto umano e quotidiano — con i loro problemi etici e personali — piuttosto che in quello straordinario e avventuroso, "decostruendo" l'archetipo del supereroe convenzionale. A questo si aggiungono un ampio uso di simboli ricorrenti, dialoghi con più livelli interpretativi e metanarrazione. L'opera è considerata un titolo di riferimento del fumetto nordamericano: ha introdotto approcci e linguaggi nuovi, oltre a temi più maturi rispetto alla maggior parte delle storie a fumetti tradizionali pubblicate fino ad allora. Il successo di critica e pubblico di cui godette contribuì a diffondere il genere del romanzo a fumetti e ad aumentare la considerazione del valore dei fumetti come forma d'arte. Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti, Watchmen è a oggi l'unico fumetto ad aver vinto un premio Hugo e a essere inserito nella lista di Time dei cento migliori romanzi in lingua inglese dal 1923 a oggi. Dopo un numero di tentativi infruttuosi di trasporre il fumetto in un film cinematografico, nel 2009 uscì il lungometraggio Watchmen del regista Zack Snyder. Nello stesso anno fu pubblicato il videogioco Watchmen: The End is Nigh per coincidere con l'uscita del film. Nel 2012 la DC Comics iniziò la pubblicazione di Before Watchmen, una serie a fumetti prequel di Watchmen realizzata senza il coinvolgimento di Moore e Gibbons.
Strade perdute (Lost Highway) è un film del 1997 diretto da David Lynch. È una crime story considerabile un esempio di film noir moderno, ma con immaginario e tematiche surreali. Lynch ne ha scritto la sceneggiatura insieme a Barry Gifford. La colonna sonora originale è stata composta da Angelo Badalamenti.
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