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Autore principale: Leopardi, Giacomo
Serie: Biblioteca popolare dei grandi autori ; 0005
Serie: Biblioteca di classici italiani annotati
Serie: Classici italiani ; 15
Fa parte di: Opere di Giacomo Leopardi
Fa parte di: Opere di Giacomo Leopardi
Fa parte di: Opere di Giacomo Leopardi
Fa parte di: Opere di Giacomo Leopardi
Serie: Capolavori della letteratura italiana
Serie: Raccolta nazionale dei classici della società editrice Rinascimento del Libro
Serie: Biblioteca Universale Rizzoli ; 16-17
Serie: Biblioteca Moderna Mondadori / Alberto Mondadori
Serie: Biblioteca scolastica di classici italiani
Serie: Nuova universale Einaudi. Nuova serie ; 1
Canti Orfici è una raccolta di componimenti letterari in prosimetro scritta da Dino Campana. Fu originariamente composta nel 1913, in una prima ed unica stesura che portava il titolo Il più lungo giorno, che fu consegnata per la pubblicazione a Giovanni Papini e ad Ardengo Soffici; quest'ultimo perse però il manoscritto originale, costringendo Campana a riscrivere l'opera quasi interamente a memoria. Per lungo tempo l'autografo dell'originale si considerò perduto: venne ritrovato solamente nel 1971, tra le carte di Soffici.
I Canti raccolgono la parte principale (e più conosciuta) della produzione in versi di Giacomo Leopardi.
Dino Carlo Giuseppe Campana (Marradi, 20 agosto 1885 – Scandicci, 1º marzo 1932) è stato un poeta italiano.
A se stesso è una poesia di Giacomo Leopardi scritta a Firenze nel settembre del 1833, appartenente ai cinque canti del ciclo di Aspasia e pubblicata a Firenze nel 1835.
Domenico De Robertis (Firenze, 18 gennaio 1921 – Firenze, 17 febbraio 2011) è stato un critico letterario e filologo italiano.
La poesia (dal greco ποίησις, poiesis, con il significato di "creazione") è una forma d'arte che crea, con la scelta e l'accostamento di parole secondo particolari leggi metriche, un componimento fatto di frasi dette versi, in cui il significato semantico si lega al suono musicale dei fonemi. La poesia ha quindi in sé alcune qualità della musica e riesce a trasmettere concetti e stati d'animo in maniera più evocativa e potente di quanto faccia la prosa, in cui le parole non sottostanno alla metrica. La lingua nella poesia ha una doppia funzione: - Vettore di significati - con contenuti sia informativi sia emotivi; - Vettore di suoni. Per svolgere efficacemente questa duplice funzione, la sintassi e l'ortografia possono subire variazioni rispetto alle norme dell'Italiano neostandard (le cosiddette licenze poetiche) se ciò è funzionale (non solo esteticamente) ai fini della comunicazione del messaggio. A questi due aspetti della poesia se ne aggiunge un terzo quando una poesia, anziché essere letta direttamente, è ascoltata: con il proprio linguaggio del corpo e il modo di leggere, il lettore interpreta il testo, aggiungendo la dimensione teatrale della dizione e della recitazione. Nel mondo antico - ed anche in molte culture odierne - poesia e musica sono spesso unite, come accade anche nei Kunstlieder tedeschi, poesie d'autore sotto forma di canzoni accompagnate da musiche appositamente composte. Queste strette commistioni fra significato e suono rendono estremamente difficile tradurre una poesia in lingue diverse dall'originale, perché il suono e il ritmo originali vanno irrimediabilmente persi e devono essere sostituiti da un adattamento nella nuova lingua, che in genere è solo un'approssimazione dell'originale. Queste particolari criticità insite nella traduzione poetica determinano spesso un ampliamento del ruolo e delle competenze del traduttore anche in relazione alla progettualità e al lavoro editoriali nell'allestimento di raccolte e collane di poesia tradotta.
Record aggiornato il: 2025-12-12T03:36:02.250Z