Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Autore principale: Tosi, Carlo Odoardo
Pubblicazione: Castelfiorentino : Giovannelli e Carpitelli, 1902
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: it
Il Palatino è uno dei sette colli di Roma, situato tra il Velabro e il Foro Romano, ed è una delle parti più antiche della città. Il sito è ora un grande museo all'aperto e può essere visitato durante il giorno. L'ingresso si trova in via di San Gregorio (ingresso a pagamento), oppure si può salire sul Palatino entrando nel Foro Romano (ingresso a pagamento) e poi salendo per il Clivo Palatino, a destra dell'Arco di Tito.
I promessi sposi è un celebre romanzo storico di Alessandro Manzoni, ritenuto il più famoso e il più letto tra quelli scritti in lingua italiana. Preceduto dal Fermo e Lucia, spesso considerato romanzo a sé, fu pubblicato in una prima versione nel 1827 (detta "ventisettana"); rivisto in seguito dallo stesso autore, soprattutto nel linguaggio, fu ripubblicato nella versione definitiva fra il 1840 e il 1842 (detta "quarantana"). Ambientato tra 1628 e il 1630 in Lombardia, durante il dominio spagnolo, fu il primo esempio di romanzo storico della letteratura italiana. Il romanzo si basa su una rigorosa ricerca storica e gli episodi del XVII secolo, come ad esempio le vicende della monaca di Monza (Marianna de Leyva y Marino) e la Grande Peste del 1629–1631, si fondano su documenti d'archivio e cronache dell'epoca. Il romanzo di Manzoni viene considerato non solo una pietra miliare della letteratura italiana - in quanto è il primo romanzo moderno di questa tradizione letteraria - ma anche un passaggio fondamentale nella nascita stessa della lingua italiana. I promessi sposi, inoltre, sono considerati l'opera più rappresentativa del romanticismo italiano e una delle massime della letteratura italiana per la profondità dei temi (si pensi alla filosofia della storia in cui, cristianamente, opera l'insondabile Grazia divina nella Provvidenza). Inoltre, per la prima volta in un romanzo di tale successo, i protagonisti sono gli umili e non i ricchi e i potenti della storia. Il romanzo, infine, per la sua popolarità presso il grande pubblico e per il vivace oggetto d'interesse da parte della critica letteraria tra XIX e XX secolo, è stato rielaborato in forme artistiche, che vanno dalla rappresentazione teatrale al cinema, dall'opera lirica alla fumettistica.
La basilica di Superga, nota anche come Real basilica di Superga, sorge sull'omonimo colle a nord-est di Torino. Fu fatta costruire dal re Vittorio Amedeo II come ringraziamento alla Vergine Maria, dopo aver sconfitto i francesi. Per questo motivo è considerato un "monumento celebrativo". Pare che il nome di Superga abbia lontane origini longobarde e che provenga da una donna di nome "Saroperga", proprietaria dei boschi del sito. Altra supposizione è un nome di origine germanica: Serrapergia; tuttavia fanno parte delle molte ipotesi, perché non supportati da fonti storiche certe. Il progetto è dell'architetto messinese, abate Filippo Juvarra, e risale al 1715. Alla cappella, posta alla sommità dell'omonima collina, si può giungere attraverso strada o servendosi della tranvia Sassi-Superga. La storia della basilica risale al 2 settembre 1706, quando il duca di Savoia, Vittorio Amedeo II, e il principe di Carignano, Eugenio di Savoia, salirono sul colle per osservare Torino assediata dai franco-spagnoli. Vittorio Amedeo, inginocchiatosi dinanzi ad un vecchio pilone, giurò che, in caso di vittoria, avrebbe edificato un monumento alla Madonna. E così avvenne: dall'alba fino alle prime ore del pomeriggio del 7 settembre si scontrarono nei campi presso Lucento e Madonna di Campagna le armate francesi e piemontesi e la vittoria arrise ai piemontesi. Grazie alla vittoria nella battaglia, ancora prima della fine della guerra in corso contro Luigi XIV (Guerra di Successione Spagnola), Vittorio Amedeo fu incoronato re di Sicilia e sciolse il voto affidando la progettazione dell'edificio al siciliano Filippo Juvarra (1711). L'edificazione della futura basilica iniziò il 20 luglio 1717 e si protrasse per quattordici anni. Il ruolo di impresario fu affidato allo stuccatore Pietro Filippo Somazzi, che, oltre che di una parte delle decorazioni in stucco, si occupò anche di alcune opere in muratura. Per tutto il periodo della costruzione, si arrivava alla sommità della collina (672 metri, la seconda più alta di Torino) mediante un pessimo sentiero sassoso e tutti i materiali edili venivano trasportati a dorso d'asino. Il 1º novembre 1731, alla presenza del re Carlo Emanuele III di Savoia, il tempio veniva inaugurato con una solenne cerimonia.
La produzione in economia è l'insieme delle operazioni attraverso cui beni e risorse primarie (es. materie prime) vengono trasformati o modificati, con l'impiego di risorse materiali (es. macchine) e immateriali (ad es. energia e lavoro umano), in beni e prodotti finali a valore aggiunto in modo da renderli utili o più utili cioè idonei a soddisfare, in seguito alla loro distribuzione sul mercato, la domanda e il consumo da parte dei consumatori finali. Con costo di produzione di indica invece la somma del costo relativo ai fattori impiegati nella produzione di un bene economico. La definizione è applicabile pressoché a qualunque attività umana e non, in qualunque disciplina, anche non tecnica. A causa della generalità della sua definizione, il termine "produzione" assume sfumature diverse a seconda del tipo di risorse trattate, dei risultati ottenuti, e del contesto in cui è utilizzata. A livello macroeconomico al livello di produzione, che rappresenta l'offerta, è collegato il livello di consumo o domanda ed livello di occupazione. Produzione e consumo tendono all'equilibrio in risposta all'equilibrio tra domanda e offerta.
Alcune catalogazioni sono state accorpate perché sembrano descrivere la stessa edizione. Per visualizzare i dettagli di ciascuna, clicca sul numero di record
Record aggiornato il: 2024-04-24T03:52:57.898Z