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Autore principale: Lombardi, Enrico omonimi non identificati
Pubblicazione: Firenze : Medicea, [1982]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Castagneto Carducci è un comune italiano di 8 954 abitanti della provincia di Livorno in Toscana.
La Maremma (pronuncia: [maˈremma]) è una vasta regione geografica compresa fra Toscana e Lazio, di circa 5000 km², che si affaccia sul Mar Tirreno e sul Mar Ligure. Oltre a una parte centrale, corrispondente alla provincia di Grosseto fino alle pendici del Monte Amiata e delle Colline Metallifere e fino alla media valle dell'Ombrone (Maremma Grossetana), comprende la fascia costiera tra Piombino e il Cecina (Maremma Livornese, già Maremma Pisana) e si spinge nel Lazio fin verso Civitavecchia. Il territorio è in prevalenza pianeggiante e alluvionale, ma in parte anche collinare. Erroneamente, spesso viene considerata Maremma soltanto quella grossetana, a causa della recente maggiore notorietà.
Bólgheri è una frazione del comune di Castagneto Carducci che si trova pochi chilometri a nord-ovest rispetto al capoluogo. Sorge al centro dell'Alta Maremma o Maremma Settentrionale, sulle ultime propaggini delle Colline Metallifere, storicamente conosciuta come Maremma Pisana, detta oggi anche Maremma Livornese.
San Martino è una poesia di Giosuè Carducci. Fa parte della raccolta Rime nuove del 1887, che raccoglie liriche scritte dal 1861 al 1887. «L'autografo reca il titolo Autunno e in calce la data "8 decembre 1883: finito ore 3 pomeridiane"». La poesia, con il titolo San Martino (in maremma pisana), fu pubblicata per la prima volta nel supplemento Natale e capo d'anno dell'«Illustrazione Italiana» del dicembre 1883. È inserita nel volume III dell'edizione nazionale delle Opere.Due liriche di Ippolito Nievo, composte nello stesso metro di quella del Carducci e pubblicate venticinque anni prima nel 1858, contengono alcune parole e immagini (pensier, rosseggiar, vespro, mar, nebbie, colli, sàle) presenti anche in San Martino. Ciò ha indotto un critico ad avanzare l'ipotesi che Carducci, che aveva viaggiato in Toscana dal 17 al 26 settembre 1883 diretto a Roma e che era tornato a Bologna alla fine di ottobre, si sia ispirato proprio alle poesie di Nievo, trasfigurandole secondo la sua sensibilità.
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