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Pubblicazione: Firenze : Regione Toscana-Giunta regionale, 1986
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
La corografia (da χῶρος khōros, "luogo"; chðra "paese" + γράφειν gráphein, "scrivere"), detta anche geografia corografica o corologia, è la descrizione di fatti o di fenomeni geografici, limitatamente a una determinata regione. La carta corografica è volta infatti a rappresentare una regione più o meno ampia della superficie della Terra sotto il profilo sia fisico sia antropico, indicando le eventuali relazioni di interdipendenza tra i fatti osservati. La scala di rappresentazione è generalmente compresa tra 1:100.000 e 1:1.000.000. Dalla voce discende il più utilizzato aggettivo "corografico", che indica la descrizione di una zona su carta, e il nome "corografo", vale a dire un geografo che si dedica allo studio della corografia ed è autore di opere corografiche. Nell'ambito dell'ingegneria stradale, la carta corografica rappresenta una delle parti del progetto preliminare per la costruzione di una strada, e in essa è riportato l'andamento planimetrico della strada medesima. La disciplina della corografia si è sviluppata nel Nord Italia a partire dal XVIII secolo.
La Geografia (Γεωγραφικὴ Ὑφήγησις = Geographike Hyphegesis) è un trattato di Tolomeo, la cui riscoperta in Europa nel XV secolo dette un importante impulso al recupero dei metodi della geografia matematica e della cartografia. L'opera è divisa in otto libri, il primo dei quali espone le basi teoriche dell'argomento. I sei successivi sono dedicati alle diverse parti del mondo conosciuto e contengono soprattutto le coordinate di 6345 località. L'ottavo e ultimo libro, dopo una breve introduzione, usava le informazioni contenute nei libri precedenti per realizzare lo scopo dell'opera: disegnare carte di tutto il mondo abitato. Esso conteneva 27 mappe: una generale e ventisei di particolari regioni.
La Toscana (AFI: /tosˈkana/) è una regione italiana a statuto ordinario di 3 676 116 abitanti, situata nell'Italia centrale, con capoluogo Firenze. Confina a nord-ovest con la Liguria, a nord con l'Emilia-Romagna, a est con le Marche e l'Umbria, a sud con il Lazio. Ad ovest, i suoi 397 km di coste continentali sono bagnati dal Mar Ligure nel tratto centro-settentrionale tra Carrara (foce del torrente Parmignola, confine con la Liguria) e il Golfo di Baratti; il Mar Tirreno bagna invece il tratto costiero meridionale tra il promontorio di Piombino e la foce del Chiarone, che segna il confine con il Lazio.Il capoluogo regionale è Firenze, la città più popolosa (382 000 abitanti), nonché principale fulcro storico, artistico ed economico-amministrativo; le altre città capoluogo di provincia sono: Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. Amministra anche le isole dell'Arcipelago Toscano, oltre ad una piccola exclave situata entro i confini dell'Emilia-Romagna, in cui sono situate alcune frazioni del comune di Badia Tedalda. Il nome è antichissimo e deriva dall'etnonimo usato dai Latini per definire la terra abitata dagli Etruschi: "Etruria", trasformata poi in "Tuscia" e poi in "Toscana". Anche i confini della odierna Toscana corrispondono in linea di massima a quelli dell'Etruria antica, che comprendevano anche parti delle attuali regioni Lazio e Umbria, fino al Tevere. Fino al 1861 è stata un'entità indipendente, nota con il nome di Granducato di Toscana con una enclave costituita dalla Repubblica e poi Ducato di Lucca. Da allora ha fatto parte del Regno di Sardegna, del Regno d'Italia e successivamente della Repubblica Italiana. In epoca granducale aveva anche un inno, composto dal fiorentino Egisto Mosell ed intitolato La Leopolda. La festa regionale, istituita nel 2001, ricorre il 30 novembre, nel ricordo del suddetto giorno del 1786 in cui furono abolite la pena di morte e la tortura nel Granducato di Toscana, primo Ordinamento al mondo ad abolire legalmente la pena di morte.
Zanara o Zanera, era il nome di un’isola situata dinnanzi a Monte Argentario, riportata sulle carte rinascimentali esattamente a metà rotta, tra il Giglio e Giannutri, tra il 1589 e il 1720. L’isola venne segnalata per la prima volta nella mappa dedicata alla Tuscia dal cartografo e astronomo Gerardo Mercatore e successivamente riportata in numerose mappe antiche da illustri cartografi, tra i quali: Petrus Bertius, Giovanni Antonio Magini, Nicolas Sanson. Tutti questi cartografi antichi hanno rappresentato Zanara, in una zona conosciuta come Secca della Vedova o Secca di mezzo canale, nel XXI secolo meta per sub e pescatori, situata a circa trenta metri di fondale. Zanara è riprodotta nel 1670 nella Carta di Stato del Papa e del Granducato di Toscana, poi nel Settecento, quando le mappe diventano più aggiornate l'isola scompare. L'isola è menzionata negli scritti di Mamiliano di Palermo, il santo del V secolo il cui tesoro è stato ritrovato a Sovana, che sarebbe vissuto a Montecristo e, secondo alcune storie, si sarebbe prima fermato a Zanara.
L'Istituto Geografico Militare (IGM) è un istituto che svolge le funzioni di ente cartografico dello Stato italiano, ai sensi della legge n. 68 del 2 febbraio 1960 , occupandosi della cartografia dello Stato attraverso una notevole attrezzatura che lo rende uno dei più avanzati in Italia. Esso svolge lavori di geodesia, topografia e cartografia e in organico vi è anche una scuola denominata Scuola Superiore di Scienze Geografiche (SSSG). Dal 1º ottobre 2014, a seguito della soppressione del Comando militare esercito della Toscana, ne ha assorbito i compiti e il personale. Ha sede a Firenze in via Cesare Battisti occupando buona parte dell'ex convento della Santissima Annunziata.
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