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Autore principale: Scipione
Serie: Edizioni di Corrente / dirette da Ernesto Treccani. Letteratura ; 10
Un gioco di carte è un qualunque gioco che necessita l'uso di carte da gioco, sia tradizionali sia specifiche per il gioco.
Le carte da gioco sono normalmente tessere di forma rettangolare (rotonde in India) di carta pesante o di plastica, di dimensioni adeguate per essere tenute in una mano, usate per praticare giochi di carte. Una serie completa viene detta mazzo. Un lato di ogni carta, il fronte o la faccia, porta dei segni che la distinguono dalle altre e determinano il suo uso nelle regole di un particolare gioco, mentre l'altro, il dorso o il retro, è identico per tutte le carte di un mazzo, generalmente con motivo astratto. Nella maggioranza dei giochi le carte sono raggruppate in un mazzo ed il loro ordine viene reso casuale mediante una procedura detta mescola, per fornire un elemento di casualità nel gioco. Le carte da gioco sono alcuni degli strumenti più usati dagli illusionisti, così come nelle pratiche occulte quali la cartomanzia. Sono anche oggetto di collezionismo (distintamente dalle carte realizzate apposta per giochi di carte collezionabili): mazzi nuovi o speciali sono prodotti comunemente per i collezionisti, spesso con temi politici, culturali o educativi. Le carte da gioco sono anche usate per fare costruzioni come castelli a uno o più piani.
Le carte da gioco italiane consistono normalmente di mazzi da 40 carte di 4 diversi semi, ma c'è una grande varietà stilistica nel disegno delle carte, dipendente soprattutto dall'area geografica. In alcune regioni sono diffuse le carte a semi italiani o spagnoli, con i semi di bastoni (a volte chiamati anche mazze), coppe, denari (detti anche ori) e spade e con le figure fante (o donna), cavallo e re; in altre sono diffuse carte illustrate con i semi francesi, cuori, quadri, fiori e picche, con le figure fante, donna e re. Di ogni seme troviamo i numeri 2, 3, 4, 5, 6, 7, più l'asso e le figure.
Scipione Cicala (Messina, 1545-1552 – Diyarbakir, 1605) è stato un corsaro, condottiero e navigatore ottomano di origine italiana. Appartenente ad una nobile ed antica famiglia vicecomitale, i Cicala (Çigä in lingua genovese), è noto in turco anche come Cığalazade Yusuf Sinan Paşa o Cağaloğlu Yusuf Sinan Kapudan Paşa. Assunse importanti incarichi militari e politici nell'Impero Ottomano, operando anche come corsaro. Per quaranta giorni, dal 27 ottobre 1596 al 5 dicembre 1596, ricoprì la carica di gran visir sotto il regno di Maometto III.
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