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Serie: Quaderno di studi ; 4
Serie: Quaderno di studi ; 4
Serie: Quaderno di Studi ; N. 4
Serie: Note architettoniche e storiche cultura materiale - territorio : Quaderno di studio ; 4
Monsummano Terme è un comune italiano di 21 055 abitanti della provincia di Pistoia in Toscana.
Montecatini Terme (per l'ISTAT: Montecatini-Terme con il trattino) è un comune italiano di 20 945 abitanti della provincia di Pistoia in Toscana. La cittadina, situata al centro della Valdinievole, ospita un'importante stazione termale (Terme di Montecatini) e fa del turismo la principale attività economica del territorio. L'esistenza di Montecatini è attestata fin dal medioevo quando già era documentato un centro termale, tuttavia già Tito Livio cita la zona descrivendola come paludosa nel racconto del passaggio di Annibale. Nel 1315 fu teatro della battaglia di Montecatini in cui si scontrarono Uguccione della Faggiola, in quel momento Signore di Pisa e Lucca e una coalizione di forze delle città di Firenze, Siena, Prato, Pistoia, Arezzo, Volterra, San Gimignano, San Miniato, etc. con l'appoggio degli Angioini di Napoli. Nel 1328 salì al potere la famiglia Medici. Per la posizione Montecatini spesso era luogo di battaglie; infatti nel 1554 si trova al centro dello scontro tra Carlo V, alleato di Cosimo I de' Medici e le milizie senesi e francesi sotto il comando di Pietro Strozzi. 1737 si estinse la casata dei Medici. Le grandi potenze europee riunitesi a Vienna nel 1738, stabilirono che la Toscana fosse assegnata agli Asburgo-Lorena. Con il granduca Leopoldo II di Toscana si ebbero opere di bonifica in Maremma e la costruzione di ferrovie e di strade. Leopoldo II collaborò per la costruzione della Locanda Maggiore. La conclusione dell'epoca lorenese si conclude con l'incalzare del Risorgimento. La fine del Granducato avvenne nel 1859. Nel 1883 le Terme furono cedute ad una Società che faceva capo all'Onorevole Pietro Baragiola, per opera del quale cominciò la rinascita di Montecatini. Nel 1898 viene inaugurata la funicolare per il castello. Dal 1904 al 1915 nascono gli stabilimenti termali di Torretta e Excelsior. Giovannozzi dal 1919 al 1928 restaurò le terme Leopoldine e le terme Tettuccio. Andò anche Mussolini a vedere gli stabilimenti per controllare l'uso dei soldi concessi dallo stato per la restaurazione; nomina Arturo Schweiger amministratore delegato delle Terme. Dagli anni 1970 le terme andarono incontro ad un lento declino a cui si tentò di porre rimedio a partire dalla fine del XX secolo. Tra i complessi termali più importanti in città si possono ricordare le terme Excelsior, il cui primo edificio venne inaugurato 27 giugno 1907, le terme La Fortuna la cui sorgente venne scoperta nel 1853, le terme nuove Redi, nate negli anni 1920 e completamente ricostruite nel 1964, le terme Tettuccio su progetto di Niccolò Maria Gaspare Paoletti tra il 1779 e il 1781, le terme Leopoldine, iniziate nel 1775 e le terme Torretta restaurate tra il 1925 e il 1928. La città è ricca anche di edifici religiosi e civili, tra cui la chiesa di Santa Maria Assunta, la chiesa dei Santi Jacopo e Filippo, il convento e chiesa di Santa Maria a Ripa, la Villa Forini Lippi, il Palazzo Comunale e il Padiglioncino Tamerici
La Valdinievole (o, in altra grafia, Val di Nievole: in ogni caso, la pronuncia è [(ˌ)valdiˈnjɛːvole]) è una regione della Provincia di Pistoia sud-occidentale, al confine con le province di Lucca e di Firenze.
Il castello di Monsummano Alto è il nucleo più antico di Monsummano, oggi centrato su Monsummano Terme. Le fortificazioni, il cima ad un'altura panoramica a 340 metri d'altezza, dominano un ampio territorio e sono visibili, grazie anche ad un'illuminazione notturna, da tutta la Valdinievole, e il panorama che offre arriva fino al Padule di Fucecchio. Il castello coincide col borgo di Monsummano Alto.
La chiesa di San Nicolao si trova a Monsummano Alto presso Monsummano Terme. La chiesa romanica, documentata dal 1260, ma ascrivibile al XII secolo, si trova all'interno del castello di Montesommano. Anticamente era suffraganea della pieve di San Pietro di Montecatini Alto. Lo status di pieve venne soppresso nel 1786. L'edificio ha una pianta a navata unica, con soffitto a capriate, mentre l'abside, non visibile all'esterno per la presenza della sacrestia, segue un andamento semicircolare. L'essenziale facciata, dotata di un portale con arco a sesto acuto e di un piccolo occhio sovrastante, fu rimaneggiata nel XVII secolo ed è decorata nel coronamento dal motivo tipicamente pistoiese della cornice sorretta da mensolette in pietra. All'interno si segnala per particolare qualità artistica un Crocifisso ligneo del XIV-XV secolo. Gli altari e la sacrestia risalgono alla risistemazione seicentesca. Il fonte battesimale è del 1768. Sulla destra è situato il tozzo campanile, già facente parte del sistema difensivo del castello che, come in altri esempi della Valdinievole, è aperto, alla base, da un passaggio voltato. La parte terminale è forse frutto dei lavori del XVII secolo. Accanto alla chiesa si trova una cappellina separata, con campanile a vela, dove oggi ha sede un ristorante.
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