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Autore principale: Longo, Vincenzo
Pubblicazione: Firenze : Le Monnier, 1940
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Donatien-Alphonse-François de Sade, signore di Saumane, di La Coste e di Mazan, marchese e conte de Sade - pronuncia francese [dɔna'sjɛ̃ al'fɔ̃s frɑ̃'swa də sad] - conosciuto comunemente come Marchese de Sade ma anche come D.A.F. de Sade e soprannominato Divin marchese (Parigi, 2 giugno 1740 – Charenton-Saint-Maurice, 2 dicembre 1814), è stato uno scrittore, filosofo, poeta, drammaturgo, saggista, aristocratico, criminale e politico rivoluzionario francese, delegato della Convenzione nazionale e noto per le numerose opere letterarie a tema libertino e gotico-horror, incentrate su una commistione di violenza e sessualità spesso deviata e con esiti spesso grotteschi e surreali. Il suo nome è all'origine del termine sadismo, cioè il piacere di causare dolore e sofferenza, atteggiamento che emerge dai suoi romanzi, incentrati sulla descrizione di comportamenti sessuali trasgressivi e perversi, quelli che saranno chiamati appunto "sadici", oltre che su scene di esplicita violenza e sui temi filosofici della ricerca del piacere, consistente nel soddisfare gli istinti naturali (in Sade spesso derivanti dall'esercitare la crudeltà a fini sessuali), dell'ateismo e del rifiuto verso ogni forma di autorità costituita. Assieme a Leopold von Sacher-Masoch (da cui masochismo), il nome di Sade ha dato origine alla parola sadomasochismo, associata spesso ai suoi romanzi. L'opera, la poetica e il pensiero del marchese de Sade lo hanno fatto considerare un esponente dell'ala estremista del libertinismo, nonché dell'Illuminismo più radicale, ateo, materialista e anticlericale. Appartenente a una famiglia di antica nobiltà, a partire dal 1800 e fino alla morte quattordici anni dopo, rinunciò a ogni titolo nobiliare e si firmò semplicemente «D.-A.-F. Sade». Per il periodo rivoluzionario utilizzò anche lo pseudonimo Louis Sade. Fu autore di tutta una serie di classici della letteratura erotica, drammi teatrali, testi vari e saggi filosofici, molti dei quali scritti mentre si trovava in prigione. Sade passò molti anni in manicomio verso la fine della vita, forse affetto oltre che da sadismo da una sorta di quello che poi si chiamerà disturbo borderline e comportamenti sporadicamente antisociali.Durante la sua vita venne accusato (con l'assenso della sua famiglia, specie della suocera) di vari reati, come pratiche di violenza sessuale, di sodomia, di tentativi di avvelenamento e condotta immorale (legati alle vicende dette "affare di Arcueil" o caso di Rose Keller, e "affare di Marsiglia"), ma venne riconosciuto, dopo essere stato condannato a morte in contumacia in primo grado, colpevole solo di "libertinaggio" (cioè condotta sessuale illegale e sconveniente) e produzione di materiale pornografico. Fu perseguito prima dal regime monarchico, poi, in quanto nobile, dalla Rivoluzione francese (alla quale aveva aderito) e infine anche dal governo napoleonico in quanto inviso come autore dal Bonaparte in persona. Passò molti anni della sua vita, come detto, a causa di una lettre de cachet ottenuta dalla suocera da parte del re Luigi XVI, e di varie disposizioni successive, prima in carcere - tra cui alla Bastiglia per qualche anno - e poi all'"albergo dei pazzi" di Charenton, dove scrisse molte delle sue opere più celebri. Per molto tempo ritenuto un autore immorale o di scarso valore, è stato rivalutato e riscoperto nel XX secolo a opera del surrealismo, della psicoanalisi e dell'esistenzialismo.
Questo è un elenco di cimiteri e mausolei di tutto il mondo. I motivi che rendono notevoli questi cimiteri comprendono la loro architettura, la loro storia o le personalità che in essi sono sepolte. I cimiteri costituiscono una preziosa fonte di conoscenza antropologica e spesso rivestono notevole pregio artistico e monumentale, oltre a costituire diretta evidenza dell'esistenza delle persone sepolte, e delle differenze di espressione del culto dei defunti attraverso le culture, le religioni e le forme di stato. Sotto quest'ultimo aspetto, in quanto in molti ordinamenti i cimiteri vengono regolamentati alla stregua di monumenti pubblici con attribuzione di carattere ove più ove meno sacrale, lo stesso aspetto dei cimiteri è anche il frutto della stratificazione delle diverse normazioni cui nel tempo sono stati sottoposti. Le forme recintate, tipiche di alcuni sistemi sociali, sono contrapposte a quelle aperte; le forme monumentali sono contrapposte a quelle semplici (il ricorso a una semplice pietra o al solo simbolo religioso); diversi altri elementi strutturali e simbolici, fra i quali non ultima l'ubicazione urbana o extra muros, sono solo alcuni fra gli aspetti il cui confronto è di diretto rilievo nell'ambito di diverse discipline di studio.
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