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Autore principale: Simoneschi, Luigi
Pubblicazione: Pisa : Tip. Edit. Cav. F. Mariotti, 1924
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: it
Caterina di Jacopo di Benincasa, conosciuta come Caterina da Siena (Siena, 25 marzo 1347 – Roma, 29 aprile 1380), è stata una religiosa, teologa, filosofa e mistica italiana. Venerata come santa, fu canonizzata da Pio II nel 1461; nel 1970 è stata dichiarata dottore della Chiesa da Paolo VI. È patrona d'Italia insieme a san Francesco d'Assisi e compatrona d'Europa.
La chiesa di Santa Caterina d'Alessandria è un luogo di culto cattolico del centro storico di Pisa, in piazza Santa Caterina.
Caterina Sforza (Milano, 1463 circa – Firenze, 28 maggio 1509) fu signora di Imola e contessa di Forlì, prima con il marito Girolamo Riario, poi come reggente per il figlio primogenito Ottaviano Riario. Figlia illegittima (poi legittimata) del duca Galeazzo Maria Sforza e dell'amante Lucrezia Landriani, Caterina crebbe nella raffinata corte di Milano. Si distinse fin da giovane per le azioni coraggiose e temerarie che mise in atto per salvaguardare da chiunque i propri titoli e onori, così come i propri possedimenti, quando i suoi Stati vennero coinvolti negli antagonismi politici. Nella vita privata si dedicò a svariate attività, fra le quali primeggiarono gli esperimenti di alchimia e la passione per la caccia e la danza. Negli affetti familiari fu un'attenta e amorevole educatrice per i suoi numerosi figli, dei quali solo l'ultimo, il famoso capitano di ventura Giovanni delle Bande Nere (nato Ludovico de' Medici), ereditò dalla madre la forte personalità. Fu piegata, dopo un'eroica resistenza, dalla furia conquistatrice di Cesare Borgia. Imprigionata a Roma, dopo aver riacquistato la libertà, condusse una vita ritirata a Firenze. Negli ultimi anni della sua vita confidò a un frate: «Se io potessi scrivere tutto, farei stupire il mondo».
Girolamo Riario (Savona, 8 febbraio 1443 – Forlì, 14 aprile 1488) fu Signore di Imola, dal 1473, e di Forlì, dal 1480. Fu, inoltre, capitano generale della Chiesa sotto papa Sisto IV, suo zio, e uno degli organizzatori della Congiura dei Pazzi del 1478 per assassinare Lorenzo e Giuliano de' Medici.
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Record aggiornato il: 2024-04-28T01:39:16.755Z