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Edizione: Nuova ed. riv. e ampiamente aggiornata
Pubblicazione: Roma ; Bari : Laterza, 1992
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
La civiltà micenea (o i Micenei) è una civiltà fiorita nella Grecia continentale durante la tarda età del bronzo (1600 a.C. – c. 1100 a.C.), contraddistinta dalla lingua micenea, la più antica varietà di lingua greca attestata. L'espressione prende origine dalla città di Micene e fu coniata da Heinrich Schliemann nel suo libro Mycenae, del 1878 e, successivamente, utilizzata dai principali studiosi dell'Egeo del Bronzo, ha guadagnato subito importanza. Tipica di questa civiltà è la scrittura Lineare B, le cui tavolette però non riportano alcun riferimento di come queste popolazioni si chiamassero. Alcune tavolette ittite coeve pare si riferiscano ad essi come Ahhiyawa. Infruttuosi per ora sono stati i tentativi di affrancare gli Achei dalla loro posizione "mitologica" per avvicinarli alla realtà storica dei Micenei, basata su reperti archeologici. I poemi omerici tramandano un'immagine distorta e fantasiosa del mondo acheo, al punto da non trattarsi di un "ricordo" vero e proprio di quella civiltà, ma di una sorta di amalgama di elementi del passato miceneo (diventato, gioco forza, mitico) con altri della società contemporanea ai poeti (protogeometrico e geometrico). Per lungo tempo Micene è stata ritenuta una sorta di capitale della Grecia dell'epoca, mentre oggi si tende a considerarla alla stregua degli altri regni continentali greci e cretesi, spesso in lotta tra loro ma sostanzialmente autonomi. Pilo per esempio sembra l'unica che si sia dovuta preparare per un'invasione e che questa difesa sia stata organizzata in maniera autonoma e indipendente dagli altri centri, come evidenziato dalle numerose tavolette in lineare B colà trovate. Detto questo Tebe è l'unica città menzionata direttamente in tutti gli archivi (Cnosso, Pilo, Micene e la stessa Tebe): sembra quindi che abbia esercitato un ruolo politico molto importante, come peraltro traspare anche dal fatto di essere al centro di numerosi e fondanti miti panellenici (fondata da Cadmo che fa conoscere la scrittura agli uomini; luogo di nascita di Ercole, Dioniso e Demetra; la storia di Edipo e del ciclo tebano dei Sette e degli Epigoni).
La storia dell'antica Grecia riguarda gli eventi che caratterizzarono la civiltà sviluppatasi nella Grecia continentale, in Albania, nelle isole del Mar Egeo, sulle coste del Mar Nero e quelle occidentali della Turchia, in Sicilia, nell'Italia Meridionale (poi chiamata Magna Grecia), nelle isole del Mediterraneo occidentale di Corsica e Sardegna, nonché sulle coste di Spagna e Francia e, successivamente, dell'Africa settentrionale. Dal punto di vista cronologico non esistono date certe e universalmente accettate per l'inizio e la fine del periodo greco antico. Ufficialmente viene fatto iniziare con la data della prima Olimpiade (776 a.C.), anche se alcuni storici propendono per retrodatare l'inizio della storia antica della Grecia verso il 1000 a.C.La data tradizionale per la fine del periodo greco antico viene generalmente fatta coincidere con la morte di Alessandro Magno, nel 323 a.C., o con l'integrazione della Grecia nella Repubblica romana nel 146 a.C.
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