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Autore principale: Tagliaferri, Gino
Pubblicazione: Milano : La Pietra, [1977!
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: it
L'OVRA (Sigla di «Opera Volontaria di Repressione Antifascista», «Organizzazione di Vigilanza e Repressione dell’Antifascismo», «Organo di Vigilanza dei Reati Antistatali», o forse più probabilmente frutto dell’associazione nella fertile mente del duce con piovra o con Ochrana (la polizia segreta zarista)) è stata la polizia segreta dell'Italia fascista dal 1927 al 1943 e nella Repubblica Sociale Italiana dal 1943 al 1945. Il termine OVRA viene però comunemente utilizzato per riferirsi, più genericamente, alla polizia politica fascista attiva anche in precedenza, in particolare dopo l'emanazione delle leggi fascistissime nel 1926. Compito dell'OVRA era la vigilanza e la repressione di organizzazioni sovversive, che tramassero contro lo Stato. Fu la "seconda" polizia politica fascista dopo la cosiddetta Čeka, che Mussolini aveva creato ispirandosi alla polizia segreta sovietica; ricomposta e potenziata alla fine del 1926 per opera del capo della Polizia, Arturo Bocchini.
Giuseppe Levi (Trieste, 14 ottobre 1872 – Torino, 3 febbraio 1965) è stato uno scienziato, medico e anatomista italiano. È ricordato anche per essere stato maestro dei tre premi Nobel Rita Levi-Montalcini, Renato Dulbecco e Salvador Luria. Sua figlia è la scrittrice Natalia Ginzburg; suo fratello, il critico teatrale Cesare Levi.
La Storia del giornalismo italiano assume un ruolo importante nella storia del giornalismo e in quella d'Italia.
Teresa Mattei, detta Teresita (Genova, 1º febbraio 1921 – Casciana Terme Lari, 12 marzo 2013), è stata una partigiana, politica e pedagogista italiana. Combattente nella formazione garibaldina Fronte della Gioventù (con la qualifica di Comandante di Compagnia) prese parte all'organizzazione dell'uccisione del filosofo Giovanni Gentile, di cui fu allieva. Fu anche la più giovane eletta all'Assemblea Costituente, dove assunse l'incarico di segretaria nell'Ufficio di Presidenza dell'Assemblea Costituente.Dirigente nazionale dell'Unione Donne Italiane, fu insieme a Teresa Noce e a Rita Montagnana l'inventrice dell'uso della mimosa per l'otto marzo: Luigi Longo le chiese se sarebbe stato opportuno scegliere le violette, come in Francia, per celebrare quel giorno; Teresa Mattei gli suggerì la mimosa, un fiore più povero e diffuso nelle campagne.
Il Partito Comunista Italiano (PCI) è stato un partito politico italiano di sinistra, nonché il più grande partito comunista dell'Europa occidentale. Venne fondato il 21 gennaio 1921 a Livorno con il nome di Partito Comunista d'Italia come sezione italiana dell'Internazionale Comunista in seguito al biennio rosso, alla rivoluzione d'ottobre e alla separazione dell'ala di sinistra del Partito Socialista Italiano guidata tra gli altri da Nicola Bombacci, Amadeo Bordiga, Onorato Damen, Bruno Fortichiari, Antonio Gramsci e Umberto Terracini al XVII Congresso del Partito Socialista Italiano.Durante il regime fascista, che dal 1926 lo costrinse alla clandestinità e l'esilio, ebbe una storia complessa e travagliata all'interno dell'Internazionale Comunista negli anni venti e trenta, al termine della quale nel 1943 divenne noto come Partito Comunista Italiano. Durante la seconda guerra mondiale assunse un ruolo di primo piano a livello nazionale, promuovendo e organizzando con l'apporto determinante dei suoi militanti la Resistenza contro la potenza occupante tedesca e il fascismo repubblicano. Il segretario Palmiro Togliatti attuò una politica di collaborazione con le forze democratiche cattoliche, liberali e socialiste, propose per primo la «via italiana al socialismo» ed ebbe un'importante influenza nella creazione delle istituzioni della Repubblica Italiana. Passato all'opposizione nel 1947 dopo la decisione di Alcide De Gasperi di estromettere le sinistre dal governo per collocare l'Italia nel blocco internazionale filo-statunitense, rimase fedele alle direttive politiche generali dell'Unione Sovietica fino agli anni settanta e ottanta, pur sviluppando nel tempo una politica sempre più autonoma e di piena accettazione della democrazia già a partire dalla fine della segreteria Togliatti e soprattutto sotto la guida di Enrico Berlinguer, che promosse il compromesso storico con la Democrazia Cristiana e la collaborazione tra i partiti comunisti occidentali con il cosiddetto eurocomunismo. Nel 1976 toccò il suo massimo storico di consenso mentre sull'onda emotiva della morte improvvisa del segretario Berlinguer nel 1984 divenne il primo partito italiano (questo evento venne definito «effetto Berlinguer»). Con la caduta del muro di Berlino e il crollo dei Paesi comunisti tra il 1989 e il 1991, si sciolse su iniziativa del segretario Achille Occhetto, dando vita a una nuova formazione politica di stampo socialdemocratico con il Partito Democratico della Sinistra mentre una parte minoritaria guidata da Armando Cossutta contraria alla svolta fondò il Partito della Rifondazione Comunista.
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