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Autore principale: Marx, Karl <1818-1883>; Engels, Friedrich
Serie: Piccola biblioteca marxista. N. S
Serie: Piccola biblioteca marxista. N. S
Serie: Piccola Biblioteca marxista. Nuova Serie
Serie: Pensatori antichi e moderni ; 63
Serie: Piccola biblioteca marxista. N. S
Serie: Piccola Biblioteca Marxista
Serie: Piccola biblioteca marxista. Nuova serie
Serie: Le idee ; 6
Serie: Pensatori antichi e moderni ; 63
Serie: Le idee ; 6
Serie: Le idee ; 6
Fa parte di: I principi fondamentali del marxismo
Serie: Le idee ; 6
Serie: Pensatori antichi e moderni ; 63
Serie: Le idee ; 6
Serie: Le idee ; 6
Serie: Pensatori antichi e moderni ; 63
Serie: Le idee ; 6
Serie: Pensatori antichi e moderni ; 63
Serie: Biblioteca giovani
Il marxismo è una scuola di pensiero sociale, economica e politica basata sulle teorizzazioni di Karl Marx e Friedrich Engels, filosofi tedeschi del XIX secolo, oltre che economisti, sociologi, giornalisti e rivoluzionari socialisti. Nato nella seconda metà dell'Ottocento nel contesto europeo della seconda rivoluzione industriale e della questione operaia, ha poi ricevuto nel corso del tempo notevoli e svariati contributi ideologici, evolvendo in forme che a volte differiscono dalle formulazioni originarie.
Per revisionismo del marxismo si intende il processo storico e l'atteggiamento teorico di revisione dei fondamenti concettuali dell'ideologia marxista. Il rappresentante più autorevole fu il tedesco Eduard Bernstein (1850-1932), che, procedendo dalla constatazione che le previsioni marxiane riguardo all'inasprimento della lotta di classe e alla proletarizzazione dei ceti medi non si erano realizzate, negò l'imminenza di un processo rivoluzionario.
Le critiche al marxismo sono le tesi e teorie opposte e alternative al marxismo secondo le quali le teorie e tesi marxiste sono ideologicamente e teoricamente sbagliate quindi ogni tentativo di metterle in pratica risulta un fallimento economico e sociale in ogni nazione. Quando le critiche al pensiero e alla prassi marxiste diventano sistematica opposizione al marxismo in quanto pensiero ed azione si può parlare, analogamente all'anticomunismo più prettamente politico, di antimarxismo.
Il marxismo-leninismo, a partire dagli anni trenta del ventesimo secolo, ha costituito l'ideologia ufficiale dell'Unione Sovietica e del Comintern, e successivamente del blocco orientale e di numerosi altri paesi del campo socialista. Descritto come il frutto del pensiero sviluppato da Marx e Engels e della successiva opera di adattamento alle condizioni concrete di una nuova epoca storica portato avanti da Lenin, costituisce un sistema integrato di filosofia, economia politica e dottrina politica finalizzato a indirizzare e risolvere il problema della trasformazione della società. Secondo tale visione, le prime due componenti forniscono la base teorica dell'azione politica, che da esse deriva il suo carattere scientifico e che le completa, facendo seguire alla teoria l'applicazione pratica. Ideologia ufficiale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica, nel corso della campagna di bolscevizzazione favorita dal Comintern a partire dal 1924 presso i partiti sezione della Internazionale Comunista, il marxismo-leninismo venne ripreso come ideologia ufficiale anche dagli altri partiti comunisti orientati verso l'Unione Sovietica di Stalin, e per questo motivo prende presso i critici anche il nome di stalinismo (indicante più propriamente da un punto di vista storico l'azione politica esclusiva di Stalin).
La teoria critica, sviluppatosi nell'ambito dell'Istituto per la ricerca sociale di Francoforte (Scuola di Francoforte), assume anche il nome di filosofia sociale o ricerca sociale, riprendendo aspetti del marxismo eterodosso.
Con materialismo storico si intende, nell'ambito dell'analisi marxiana di struttura e sovrastruttura, l'interpretazione materialistica della storia delle società umane (materialistische Geschichtsauffassung) del cosiddetto socialismo scientifico. L'uso di questa espressione, ma non il concetto, si deve soprattutto a Engels che la usò nel 1859 e negli ultimi anni della sua vita scrisse ripetutamente di «concezione materialistica della storia»; Nella celebre Prefazione a Per la critica dell'economia politica (1859), Marx espone sinteticamente le categorie sopra menzionate di Struttura e sovrastruttura e offre una rara quanto preziosa delucidazione del proprio metodo storiografico.
L'economia socialista comprende l'insieme delle teorie economiche, delle pratiche e le norme dei sistemi economici socialisti ipotetici ed esistenti. Il sistema economico socialista è caratterizzato dalla proprietà sociale e dallo sfruttamento dei mezzi di produzione, i quali possono assumere diverse forme tra cui quella di cooperative autonome o di proprietà pubblica diretta tramite quale viene effettuata la produzione esclusivamente e direttamente per l'uso. Ciò che contraddistingue i sistemi socialisti è l'utilizzo dei mercati per allocare input e beni capitali tra le unità economiche: ciò viene definito come socialismo di mercato. Quando viene utilizzata la pianificazione, il sistema economico è designato come "economia pianificata socialista". L'economia socialista è stata associata a molteplici scuole di pensiero economico. L'economia marxista ha fornito una base per il socialismo basato sull'analisi del capitalismo, l'economia neoclassica e l'economia evolutiva hanno provveduto a fornire modelli globali di socialismo. Nel corso del XX secolo, le proposte e i modelli sia per le economie pianificate che per il socialismo di mercato erano fortemente basati sull'economia neoclassica o al massimo, su una sintesi di economia neoclassica con influenze da parte dell'economia marxista o istituzionale. La definizione di economia socialista può anche essere applicata all'analisi dei sistemi economici precedenti ed esistenti che sono stati implementati negli stati socialisti, così come nelle opere dell'economista ungherese János Kornai.
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