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Titolo uniforme: L'osteopathie exactement
Autore principale: Issartel, Lionelle; Issartel, Marielle
Serie: Natura & salute [Tecniche Nuove]
L'osteopatia (dal greco antico: ὀστέον, ostéon, «osso» e πάθος, páthos, «sofferenza») è una terapia alternativa che consiste nella manipolazione di alcune parti del corpo, in particolare la schiena, il collo e la testa. L'OMS nelle sue linee guida inserisce l’osteopatia tra le medicine tradizionali e complementari. Gli osteopati usano un approccio olistico nei confronti della cura e della guarigione dei pazienti, basato sull’idea che un essere umano rappresenti un’unità funzionale dinamica, nella quale tutte le parti sono interconnesse e che possiede dei propri meccanismi di autoregolazione e di autoguarigione. Alcuni critici rilevano il carattere pseudoscientifico del corpo teorico su cui si fonda l'osteopatia e la filosofia retrostante, ad esempio nella supposta relazione tra corpo e spirito. Tale terapia inoltre, allo stato della ricerca scientifica, non ha particolari evidenze di efficacia, e, in alcuni casi, alcune manovre possono risultare dannose o pericolose per la salute . Ha ricevuto molte critiche dalla comunità scientifica. Secondo alcuni studi, una parte delle tecniche di manipolazione utilizzate nell'ambito dell'osteopatia porterebbero beneficio nel trattamento di pazienti con dolori lombo-sacrali, sebbene non sia chiaro il legame di tali benefici con l'effetto placebo. Per una serie di altre patologie è invece esplicitamente controindicata. Dal punto di vista legale, in alcuni Stati è definita professione sanitaria nei limiti, negli scopi e con le regole stabilite per la professione dalle norme regolamentari, in altri Stati non è considerata professione sanitaria o non è disciplinata.
La causa di morte più frequente nel mondo occidentale, a seguito delle malattie cardiache e dei tumori, è costituita dalle malattie cerebrovascolari. È stato riscontrato che la metà dei pazienti con malattie neurologiche presentano inoltre patologie di tipo cerebrovascolare. Per lo studente di medicina e per il medico generale l'approccio a queste malattie è utile per affrontare il settore neurologico. Il termine malattia cerebrovascolare sta a indicare qualsiasi alterazione cerebrale derivante da un processo patologico a carico dei vasi sanguigni, siano essi arterie, arteriole, capillari, vene o seni venosi (seno venoso). La lesione vascolare può avere le caratteristiche anatomo-patologiche di un'occlusione da parte di un trombo o di un embolo, oppure di una rottura; le conseguenze a livello del parenchima cerebrale sono di due tipi: l'ischemia (con o senza infarto) e l'emorragia. Un'alterazione della permeabilità della parete vasale, l'ipertensione e l'aumento della viscosità del sangue o modificazioni di una sua altra caratteristica reologica, sono altri meccanismi fisiopatologici coinvolti nella patologia cerebrovascolare. Malattie come l'anemia falciforme e la policitemia sono complicate da ipertensione e aumento della viscosità del sangue, alterazioni che sono alla base degli ictus. Infatti un'alterata permeabilità vascolare è responsabile della cefalea, dell'edema cerebrale e delle convulsioni dell'encefalopatia ipertensiva.
Record aggiornato il: 2025-12-11T03:32:59.315Z