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Autore principale: Fallani, Luigi
Pubblicazione: Messina ; Firenze : G. D'Anna, 1979
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Il termine west ("ovest" in inglese), o far west (lontano ovest) indica i territori degli Stati Uniti d'America (grosso modo a ovest del Mississippi) in particolare nel periodo della loro progressiva occupazione da parte degli statunitensi o immigrati bianchi, più o meno lungo tutto il XIX secolo. Nell'immaginario americano rappresentava anche un ideale; una terra di frontiera, tutta da esplorare e costruire, dove la legge e l'ordine sociale ancora non erano arrivati e dove si poteva essere liberi. Rappresentava anche il prototipo di una conquista sudata metro dopo metro, a dispetto di condizioni ambientali e naturali non sempre propizie, e quindi frutto della forza di volontà e di quella delle armi. Nella storia del West sono infatti spesso narrate le vicende dei pionieri, degli esploratori (scout o mountain man), dei cowboy, dei banditi, dei criminali, degli sceriffi, dei militari, dei cercatori d'oro, dei pellegrini di chiese, di sette e movimenti religiosi (come per esempio i mormoni, gli anabattisti e i metodisti) e naturalmente dei nativi americani.
Per genocidio dei nativi americani, detto anche genocidio indiano, olocausto americano (in inglese Indian Holocaust, American Holocaust) o catastrofe demografica dei nativi americani alcuni storici e divulgatori intendono il calo demografico e lo sterminio dei nativi americani (detti anche indiani d'America nel nord America o, indios e amerindi, nel centro e nel sud America), avvenuto dall'arrivo degli europei nel XV secolo alla fine del XIX secolo. Si ritiene che tra i 55 e i 100 milioni di nativi morirono a causa dei colonizzatori, come conseguenza di guerre di conquista, perdita del loro ambiente, cambio dello stile di vita e soprattutto malattie contro cui i popoli nativi non avevano difese immunitarie, mentre molti furono oggetto di deliberato sterminio poiché considerati barbari. Secondo Thornton, solo nel nord America morirono 18 milioni di persone. Per altri autori la cifra supera i 100 milioni, fino ad arrivare a 114 milioni di morti in 500 anni.
A partire dalla fine del XVI secolo, gli inglesi, i francesi, gli spagnoli e gli olandesi iniziarono a colonizzare la costa atlantica dell'America del Nord. I primi tentativi inglesi, ad esempio sull'isola di Roanoke, fallirono, ma in seguito furono fondate colonie più fortunate e stabili. I colonizzatori che si stabilirono nel Nuovo Mondo erano assai diversi tra loro, sia dal punto di vista sociale che da quello etnico e religioso. Gli olandesi dei Nuovi Paesi Bassi, i quaccheri della Pennsylvania, i puritani della Nuova Inghilterra, i cercatori d'oro di Jamestown ed i forzati della Georgia: ognuno arrivò in America per motivi assai differenti e le colonie che fondarono furono, di conseguenza, molto diverse sotto il profilo sociale, religioso, politico e delle strutture economiche. Gli storici, in genere, dividono le terre che diverranno in seguito la parte orientale degli Stati Uniti, in quattro regioni. Da nord a sud: la Nuova Inghilterra, le Colonie Centrali, le Colonie sulla Baia di Chesapeake e le Colonie del Sud. Diversi studiosi aggiungono una quinta regione, la frontiera, che ebbe certe caratteristiche peculiari. Le colonie della Nuova Francia (più tardi sotto la dominazione britannica, denominate Québec) e la Florida spagnola confinavano con le regioni sopra descritte, ma per lungo tempo si svilupparono in maniera del tutto indipendente.
Il termine west ("ovest" in inglese), o far west (lontano ovest) indica i territori degli Stati Uniti d'America (grosso modo a ovest del Mississippi) in particolare nel periodo della loro progressiva occupazione da parte degli statunitensi o immigrati bianchi, più o meno lungo tutto il XIX secolo. Nell'immaginario americano rappresentava anche un ideale; una terra di frontiera, tutta da esplorare e costruire, dove la legge e l'ordine sociale ancora non erano arrivati e dove si poteva essere liberi. Rappresentava anche il prototipo di una conquista sudata metro dopo metro, a dispetto di condizioni ambientali e naturali non sempre propizie, e quindi frutto della forza di volontà e di quella delle armi. Nella storia del West sono infatti spesso narrate le vicende dei pionieri, degli esploratori (scout o mountain man), dei cowboy, dei banditi, dei criminali, degli sceriffi, dei militari, dei cercatori d'oro, dei pellegrini di chiese, di sette e movimenti religiosi (come per esempio i mormoni, gli anabattisti e i metodisti) e naturalmente dei nativi americani.
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