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Autore principale: Galli, Aldo
Pubblicazione: 178 p. ; 19 cm.
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Paolo di Tarso, nato con il nome di Saulo e noto come san Paolo per il culto tributatogli (Tarso, 5-10 – Roma, 64-67), è stato uno degli apostoli. È stato l'«apostolo dei Gentili», ovvero il principale (secondo gli Atti degli Apostoli non il primo) missionario del Vangelo di Gesù tra i pagani greci e romani. Secondo i testi biblici, Paolo era un ebreo ellenizzato, che godeva della cittadinanza romana. Non conobbe direttamente Gesù, sebbene a lui coevo, e, come tanti connazionali, avversava la neo-istituita Chiesa cristiana, arrivando a perseguitarla direttamente. Sempre secondo la narrazione biblica, Paolo si convertì al cristianesimo mentre, recandosi da Gerusalemme a Damasco per organizzare la repressione dei cristiani della città, fu improvvisamente avvolto da una luce fortissima e udì la voce di Dio che gli diceva: "Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?". Reso cieco da quella luce divina, vagò per tre giorni a Damasco, dove fu poi guarito dal capo della piccola comunità cristiana di quella città, Anania. L'episodio, noto come "conversione di Paolo", diede l'inizio all'opera di evangelizzazione di Paolo. Come gli altri primi missionari cristiani, rivolse inizialmente la sua predicazione agli ebrei, ma in seguito si dedicò prevalentemente ai «Gentili». I territori da lui toccati nella predicazione itinerante furono in principio l'Arabia (attuale Giordania), poi soprattutto l'Acaia (attuale Grecia) e l'Asia minore (attuale Turchia). Il successo di questa predicazione lo spinse a scontrarsi con alcuni cristiani di origine ebraica, che volevano imporre ai pagani convertiti l'osservanza dell'intera legge religiosa ebraica, in primis la circoncisione. Paolo si oppose fortemente a questa richiesta e, con il suo carattere energico e appassionato, ne uscì vittorioso. Fu fatto imprigionare dagli ebrei a Gerusalemme con l'accusa di turbare l'ordine pubblico. Appellatosi al giudizio dell'imperatore – come era suo diritto, in quanto cittadino romano – Paolo fu condotto a Roma, dove fu costretto per alcuni anni agli arresti domiciliari, riuscendo però a continuare la sua predicazione. Morì vittima della persecuzione di Nerone, decapitato probabilmente tra il 64 e il 67. L'influenza storica di Paolo nell'elaborazione della teologia cristiana è stata enorme: mentre i Vangeli si occupano prevalentemente di narrare le parole e le opere di Gesù, le lettere paoline definiscono i fondamenti dottrinali del valore salvifico della sua incarnazione, passione, morte e risurrezione – ripresi dai più eminenti pensatori cristiani dei due millenni successivi.
Il termine Vicino Oriente antico indica quel contesto storico sviluppatosi nell'ambito di una regione corrispondente grosso modo al Medio Oriente modernamente inteso (ma gli studiosi della storia antica di queste zone preferiscono l'espressione "Vicino Oriente"). In questa zona fiorirono importanti civiltà umane, a partire dai Sumeri (IV millennio a.C.). Prima degli scavi archeologici condotti a partire dalla fine del XIX secolo, di molti di quei popoli (oltre ai Sumeri, anche gli Elamiti, gli Hurriti, gli Accadi, gli Amorrei, gli Assiri) si era persa ogni traccia. La zona in esame rileva particolarmente per i precocissimi fenomeni di sedentarizzazione completa dei gruppi umani: in un contesto alimentare ancora basato sulla predazione avvengono le prime costruzioni di case, in qualche caso su fondamenta di legno, argilla e pietra (come nel caso di Mallaha-Eynan, in Palestina, circa 10.000 anni fa). Della fine del IX millennio a.C. è la cosiddetta "prima città", Gerico (un primato controverso, che spetta più probabilmente a Uruk). Della metà del VII millennio a.C. sono le prime tracce dell'insediamento di Çatalhöyük (nell'attuale Turchia), che rappresenta il sito modello del neolitico della zona. Nel complesso il Vicino Oriente è il punto di partenza per una trasformazione di lungo periodo, delineandosi come il centro della prima rivoluzione agricola e della rivoluzione urbana, almeno per quel che riguarda la civiltà occidentale. Successivamente fu sede di alcune tra le più importanti formazioni statali e grandi imperi del passato (gli anni indicati sono da intendere avanti Cristo): tra questi, nel Bronzo antico il regno di Ebla (2500-2300), l'impero accadico (2350-2200), i Gutei (2200-2120), la Terza dinastia di Ur (2120-2000) nell'età neosumerica; nel Bronzo medio i regni di Isin (2017-1794) e Larsa (2025-1763) nell'età paleo-babilonese, il regno paleo-assiro (1950-1750), re Hammurabi di Babilonia (1792-1750), il regno di Yamkhad (1800-1600), il regno antico-ittita (1650-1550); nel Bronzo tardo i regni di Mitanni (1550-1360) e di Kizzuwatna (1550-1370), i Cassiti (1600-1150), l'impero ittita (1370-1190), il regno medio-assiro (1360-1050), il regno medio-elamico (seconda metà del II millennio); nell'età del ferro la seconda dinastia di Isin (1150-1025) con Nabucodonosor I, gli stati neo-ittiti (1100-720), gli Aramei (1100-720), l'impero assiro (900-615), il regno di Urartu (800-600), la Frigia (750-650), la Lidia (650-550), i Caldei (625-539), la Media (650-550) e, infine, l'impero achemenide (dal 550 in poi).
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