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Autore principale: Persichino, Salvatore
Pubblicazione: Firenze : Sansoni, c1973
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Johann Wolfgang von Goethe (in tedesco , [ˈjoːhan ˈvɔlfɡaŋ fɔn ˈɡøːtə]; Francoforte sul Meno, 28 agosto 1749 – Weimar, 22 marzo 1832) è stato uno scrittore, poeta e drammaturgo tedesco. Considerato dalla scrittrice George Eliot «… uno dei più grandi letterati tedeschi e l'ultimo uomo universale a camminare sulla terra», viene solitamente reputato uno dei casi più rappresentativi nel panorama culturale europeo. La sua attività fu rivolta alla poesia, al dramma, alla letteratura, alla teologia, alla filosofia, all'umanismo e alle scienze, ma fu prolifico anche nella pittura, nella musica e nelle altre arti. Il suo magnum opus è il Faust, un'opera monumentale alla quale lavorò per oltre sessant'anni. Goethe fu l'originario inventore del concetto di Weltliteratur (letteratura mondiale), derivato dalla sua approfondita conoscenza e ammirazione per molti capisaldi di diverse realtà culturali nazionali (inglese, francese, italiana, greca, persiana e araba). Ebbe grande influenza anche sul pensiero filosofico del tempo, in particolare sulla speculazione di Hegel, Schelling e, successivamente, Nietzsche.
Faust è un dramma in versi di Johann Wolfgang von Goethe. Scritto nel 1808, è l'opera più famosa di Goethe e una delle più importanti della letteratura europea e mondiale. Si ispira alla tradizionale figura del Dottor Faust della tradizione letteraria europea. Il poema racconta il patto tra Faust e Mefistofele e il loro viaggio alla scoperta dei piaceri e delle bellezze del mondo.
Il Dottor Faust o Dottor Faustus, in lingua tedesca Doktor Faust o Doktor Faustus, in forma abbreviata Faust, Faustus e talvolta italianizzato in Fausto, è il protagonista di un racconto popolare tedesco che è stato usato come base per numerose opere di fantasia. Il racconto riguarda il destino di un alchimista chiamato Faust il quale, nella sua continua ricerca di conoscenze avanzate o proibite delle cose materiali, invoca il diavolo (rappresentato da Mefistofele), che si offre di servirlo per un periodo di tempo, in tutto ventiquattro anni, e al prezzo della sua anima gli consentirà la conoscenza assoluta. Il tedesco Johann Spies scrisse il volume in prosa Historia von D. Iohan Fausten (meglio noto come Faustbuch, il "libro di Faust") intorno al 1570 e lo pubblicò nel 1587. Il testo latino fu tradotto in tedesco intorno al 1572, in un inedito che successivamente venne tradotto e adattato in inglese da un ignoto "P. F., Gent[iluomo]" come The Historie of the Damnable Life, and Deserved Death of Doctor Iohn Faustus ("La storia della vita dannata e della meritata morte del Dottor Iohn Faustus"), di cui è sopravvissuta un'edizione del 1592. Quest'opera fu la base dapprima dell'opera teatrale di Christopher Marlowe La tragica storia del Dottor Faustus (pubblicata attorno al 1600) e a sua volta ispirò poi il Faust di Goethe, considerata la più importante tra le opere ispirate al racconto.
Con il termine Urfaust (anche noto come Faust. Frühe Fassung, cioè Prima versione del Faust, o Faust in ursprünglicher Gestalt, cioè Faust nella stesura originaria) s'intende il primo progetto del successivo dramma teatrale Faust. Esso nacque in parallelo a I dolori del giovane Werther (Die Leiden des jungen Werthers) Francoforte sul Meno dal 1772 al 1775. Fattore scatenante per la materiale elaborazione fu il processo e l'esecuzione dell'infanticida Susanna Margherita Brandt, il cui processo dev'essere stato seguito da Goethe, come testimoniano le copie degli atti del processo trovati presso di lui dopo la sua morte. Nel 1775 Goethe declamò per la prima volta a corte a Weimar, quindi, fra l'altro, anche presso il castello di Stedten, che era di proprietà della famiglia amica dei Keller, dall'Urfaust. Il pubblico fu entusiasmato dalla forma e dal linguaggio non convenzionale. Al termine Goethe fu sollecitato continuamente alla conclusione dell'opera, fra gli altri dal suo amico Friedrich Schiller. Esiste solo una copia dell'Urfaust, essa proviene dalla proprietà di Luise von Göchhausen e contiene ancora nell'odierna versione tramandata alcune delle scene, che poi furono successivamente inserite nel Faust I. Nell'Urfaust, vi sono ancora numerosi passaggi in prosa, mentre nel Faust I ne resta solo ancora la scena Trüber Tag. Feld senza versi.
Con il termine Urfaust (anche noto come Faust. Frühe Fassung, cioè Prima versione del Faust, o Faust in ursprünglicher Gestalt, cioè Faust nella stesura originaria) s'intende il primo progetto del successivo dramma teatrale Faust. Esso nacque in parallelo a I dolori del giovane Werther (Die Leiden des jungen Werthers) Francoforte sul Meno dal 1772 al 1775. Fattore scatenante per la materiale elaborazione fu il processo e l'esecuzione dell'infanticida Susanna Margherita Brandt, il cui processo dev'essere stato seguito da Goethe, come testimoniano le copie degli atti del processo trovati presso di lui dopo la sua morte. Nel 1775 Goethe declamò per la prima volta a corte a Weimar, quindi, fra l'altro, anche presso il castello di Stedten, che era di proprietà della famiglia amica dei Keller, dall'Urfaust. Il pubblico fu entusiasmato dalla forma e dal linguaggio non convenzionale. Al termine Goethe fu sollecitato continuamente alla conclusione dell'opera, fra gli altri dal suo amico Friedrich Schiller. Esiste solo una copia dell'Urfaust, essa proviene dalla proprietà di Luise von Göchhausen e contiene ancora nell'odierna versione tramandata alcune delle scene, che poi furono successivamente inserite nel Faust I. Nell'Urfaust, vi sono ancora numerosi passaggi in prosa, mentre nel Faust I ne resta solo ancora la scena Trüber Tag. Feld senza versi.
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