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Autore principale: Missirini, Melchiorre
Serie: Biblioteca scelta ; 171
Serie: Biblioteca scelta di opere italiane antiche e moderne ; 170
Giovanni Battista Sartori (spesso indicato come Sartori-Canova; Crespano, 18 agosto 1775 – Possagno, 18 luglio 1858) è stato un vescovo cattolico, abate ed erudito italiano. Fratellastro del famoso scultore neoclassico Antonio Canova, Giovanni Battista nacque dal secondo matrimonio della madre dell'artista, Angela Zardo, con Francesco Sartori. Per buona parte della sua vita Giovanni Battista Sartori fu assistente, segretario e confidente del fratellastro, che aiutò nell'erezione del colossale Tempio di Possagno, e a cui dedicò un museo nel centro del suo paese natale, la Gipsoteca.
Francesco Hayez (AFI: /franˈʧesko ˈajeʦ/; Venezia, 10 febbraio 1791 – Milano, 12 febbraio 1882) è stato un pittore italiano. Passato dalla temperie neoclassica a quella romantica (della quale è stato il maggiore esponente in Italia), Hayez è stato un artista innovatore e poliedrico, lasciando un segno indelebile nella storia dell'arte italiana per esser stato l'autore del dipinto Il bacio e di una serie di ritratti delle più importanti personalità del tempo. Molte sue opere, solitamente di ambientazione medioevale, contengono un messaggio patriottico risorgimentale criptato. Dopo aver trascorso la giovinezza a Venezia e Roma, si spostò a Milano, dove entrò in contatto con Manzoni, Berchet, Pellico e Cattaneo, conseguendo numerosissimi uffici e dignità; tra queste, degna di menzione è la cattedra di pittura all'Accademia di Brera, della quale divenne titolare nel 1850.
Le Grazie (in latino Gratiae) sono dee nella religione romana (mitologia romana), replica latina delle Cariti greche (in greco antico Χάριτες). Questi nomi fanno riferimento alle tre divinità della Grazia ed erano, probabilmente sin dall'origine, legate al culto della natura e della vegetazione. Sono anche le dee della gioia di vivere ed infondono la gioia della Natura nel cuore degli dèi e dei mortali.
Il Cristo morto (noto anche come Lamento sul Cristo morto o Cristo morto e tre dolenti) è uno dei più celebri dipinti di Andrea Mantegna, tempera su tela (68x81 cm), databile con incertezza tra il 1475-1478 circa e conservato nella Pinacoteca di Brera a Milano. L'opera è celeberrima per il vertiginoso scorcio prospettico della figura del Cristo disteso, che ha la particolarità di "seguire" lo spettatore che ne fissi i piedi scorrendo davanti al quadro stesso. Considerata uno dei vertici della produzione di Mantegna, l'opera ha una forza espressiva e al tempo stesso una compostezza severa che ne fanno uno dei simboli più noti del Rinascimento italiano.
Record aggiornato il: 2021-11-25T04:27:04.669Z