Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Autore principale: Cerreti, , Sergio Gianclaudio
Pubblicazione: Firenze : Agemina, 2008
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Il dialetto anconitano (ancunetà), è un idioma parlato nella città di Ancona, e ha la particolarità di essere un idioma comunale, poiché la sua variante più pura è parlata esclusivamente entro i confini della città e - in tempi recenti - nei territori comunali limitrofi; per questo motivo alcuni studiosi preferiscono parlare di vernacolo.
Ciò che oggi s'intende con dialetto romanesco è un codice linguistico molto simile all'italiano, tanto da essere considerato spesso più una "parlata" (un accento) che un dialetto. Tipologicamente può essere considerato un dialetto nel senso anglo-francese, ma non nell'accezione italiana. Appartiene al gruppo dei dialetti mediani, ma diverge da essi in alcuni tratti tipicamente toscani, diffusi in città durante il Rinascimento dalle allora cospicue (e ricchissime) nationi toscane di stanza a Roma e dalla Corte papale. La sua grammatica perciò si discosta poco da quella italiana, fondata com'è appunto sul toscano, e un italofono può capire agevolmente gran parte di un discorso in romanesco. Specialmente nei parlanti appartenenti ai ceti più bassi, il romanesco presenta una ricchezza di espressioni e modi di dire decisamente notevole, in continuo sviluppo. La distanza che separa la varietà contemporanea di romanesco da quella consacrata nella letteratura dialettale classica (quella del Belli) va sempre più aumentando. Nei tempi attuali ricorre anche saltuariamente il termine neoromanesco, usato per indicare un gergo parlato nelle periferie romane che «si allontana notevolmente dalla parlata del centro per creare una sua lingua periferica, originale nella sapiente utilizzazione del gergo giovanile e nel frequente apporto di conii personali...».
La Toscana (AFI: /tosˈkana/) è una regione italiana a statuto ordinario di 3 676 116 abitanti, situata nell'Italia centrale, con capoluogo Firenze. Confina a nord-ovest con la Liguria, a nord con l'Emilia-Romagna, a est con le Marche e l'Umbria, a sud con il Lazio. Ad ovest, i suoi 397 km di coste continentali sono bagnati dal Mar Ligure nel tratto centro-settentrionale tra Carrara (foce del torrente Parmignola, confine con la Liguria) e il Golfo di Baratti; il Mar Tirreno bagna invece il tratto costiero meridionale tra il promontorio di Piombino e la foce del Chiarone, che segna il confine con il Lazio.Il capoluogo regionale è Firenze, la città più popolosa (382 000 abitanti), nonché principale fulcro storico, artistico ed economico-amministrativo; le altre città capoluogo di provincia sono: Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. Amministra anche le isole dell'Arcipelago Toscano, oltre ad una piccola exclave situata entro i confini dell'Emilia-Romagna, in cui sono situate alcune frazioni del comune di Badia Tedalda. Il nome è antichissimo e deriva dall'etnonimo usato dai Latini per definire la terra abitata dagli Etruschi: "Etruria", trasformata poi in "Tuscia" e poi in "Toscana". Anche i confini della odierna Toscana corrispondono in linea di massima a quelli dell'Etruria antica, che comprendevano anche parti delle attuali regioni Lazio e Umbria, fino al Tevere. Fino al 1861 è stata un'entità indipendente, nota con il nome di Granducato di Toscana con una enclave costituita dalla Repubblica e poi Ducato di Lucca. Da allora ha fatto parte del Regno di Sardegna, del Regno d'Italia e successivamente della Repubblica Italiana. In epoca granducale aveva anche un inno, composto dal fiorentino Egisto Mosell ed intitolato La Leopolda. La festa regionale, istituita nel 2001, ricorre il 30 novembre, nel ricordo del suddetto giorno del 1786 in cui furono abolite la pena di morte e la tortura nel Granducato di Toscana, primo Ordinamento al mondo ad abolire legalmente la pena di morte.
La storia della lingua italiana è la descrizione diacronica delle trasformazioni che la lingua italiana ha conosciuto nel tempo.
Questo glossario delle frasi fatte contiene i modi di dire più frequenti nella lingua italiana.
Ermanno Detti (Manciano, 17 aprile 1939) è un giornalista, saggista e scrittore italiano.
Alcune catalogazioni sono state accorpate perché sembrano descrivere la stessa edizione. Per visualizzare i dettagli di ciascuna, clicca sul numero di record
Record aggiornato il: 2021-05-26T01:03:04.579Z