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Autore principale: Di Giammatteo, Fernaldo
Pubblicazione: Scandicci : La Nuova Italia, ©1988
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: it
Il cinema italiano è attivo sin dall'epoca dei fratelli Lumière. I primi filmati risalgono al 1896 e sono stati realizzati nelle principali città della penisola. Questi brevi esperimenti incontrano subito la curiosità del ceto popolare incoraggiando gli operatori a produrre nuove pellicole fino a porre le basi per la nascita di una vera industria cinematografica. Nei primi anni del novecento si sviluppa il cinema muto che avrà il merito di portare alla ribalta numerosi divi italiani e che troverà una battuta d'arresto alla fine della prima guerra mondiale.Negli anni trenta, con l'avvento del sonoro e la nascita di Cinecittà, il cinema italiano vive nuove fasi produttive, sotto il controllo politico e finanziario del regime fascista. Una nuova stagione si compie alla fine della seconda guerra mondiale con la nascita del cinema neorealista che raggiunge per tutto il dopoguerra un vasto consenso di pubblico e critica. Dalla metà degli anni cinquanta fino alla fine degli anni settanta, grazie al cinema d'autore, alla commedia all'italiana ed a molti altri generi, il cinema italiano raggiunge una posizione di grande prestigio sia nazionale che estera. A partire dagli anni ottanta, a causa di molteplici fattori, la produzione italiana attraversa una profonda crisi che non ha impedito la realizzazione di pellicole di qualità, premiate ed apprezzate in tutto il mondo.
Il divismo è un fenomeno di costume nato nel XX secolo che consiste, essenzialmente, in un processo di "divinizzazione" di un individuo, la cui immagine diventa un'icona altamente simbolica e onnipresente nella vita della gente comune, al pari di quello che era stato per le icone religiose del passato. Gli oggetti di questo fenomeno vengono chiamati divi. Precedentemente si erano avuti, verso gli attori di teatro, fenomeni di ammirazione tali da farli divenire divi, sebbene il termine divismo non fosse stato ancora elaborato e utilizzato per tali situazioni: si pensi al francese François-Joseph Talma, agli inglesi Edmund Kean e David Garrick o alle attrici Sarah Bernhardt ed Eleonora Duse solo per citare alcuni esempi celebri. Il divismo cinematografico nacque forse in Italia, dove a Torino era presente una delle prime industrie cinematografiche già dagli anni dieci. In seguito divenne un fenomeno prettamente americano, con lo sviluppo di Hollywood e delle grandi case di produzione, che vedevano nei "divi" una sicura fonte di guadagno.
La cinematografia, nella sua storia, ha attraversato diverse fasi e periodi, che l'hanno portata dai primi rudimentali "esperimenti" dei fratelli Lumière ai moderni film digitali, ricchi di effetti speciali realizzati principalmente con la grafica computerizzata.
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