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Pubblicazione: Montepulciano : Tipografia Madonna della Querce, c2012
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, eng, chi, Paese: IT
Ancona (AFI: /anˈkona/, ; Ancona in anconitano) è un comune italiano di 98 866 abitanti, capoluogo della provincia omonima e delle Marche. Affacciata sul mar Adriatico, possiede uno dei maggiori porti italiani. Città d'arte ricca di monumenti e con 2400 anni di storia, è uno dei principali centri economici della regione, oltre che suo principale centro urbano per dimensioni e popolazione. Protesa verso il mare, la città sorge su un promontorio a forma di gomito piegato, che protegge il più ampio porto naturale dell'Adriatico centrale. I Greci di Siracusa, che fondarono la città nel 387 a.C., notarono la forma di questo promontorio e per questo motivo chiamarono la nuova città Ἀγκών, Ankón, che in greco significa "gomito". L'origine greca di Ancona è ricordata dall'appellativo con la quale è conosciuta: la "città dorica".
L'Abruzzo (o gli Abruzzi) (AFI: /aˈbrutʦo/) è una regione a statuto ordinario dell'Italia meridionale, con capoluogo L'Aquila, compresa tra il medio Adriatico e l'Appennino centrale. Estesa su una superficie di 10 831 km², ha una popolazione di 1 288 385 abitanti ed è divisa in quattro province (L'Aquila, Chieti, Pescara e Teramo) e 305 comuni. Confina a nord con le Marche, ad est con il mare Adriatico, ad ovest con il Lazio e a sud con il Molise: si divide principalmente in una parte costiera-collinare sul versante orientale con le spiagge e le colline prospicienti l'Adriatico, e una parte montuosa sul lato occidentale con i Monti della Laga (2.458 m s.l.m), il Gran Sasso d'Italia (2 914 m s.l.m.), la Majella (2 793 m s.l.m.), il Sirente-Velino (2 487 m s.l.m.) e i Monti Marsicani (2.283 m s.l.m.), che costituiscono i principali massicci montuosi della catena appenninica. Pur potendo essere considerato centrale dal punto di vista geografico, l'Abruzzo è storicamente, culturalmente, economicamente e in gran parte anche linguisticamente legato al Mezzogiorno d'Italia, anche secondo le definizioni adottate da Istat ed Eurostat.
La pittura cinese è una delle più antiche tradizioni artistiche continue del mondo. La pittura nello stile tradizionale è nota oggi in cinese come guóhuà (國畫T, 国画S), che significa "pittura nazionale" o "nativa", in opposizione agli stili artistici occidentali che divennero popolari in Cina nel XX secolo. La pittura tradizionale coinvolge essenzialmente le stesse tecniche della calligrafia ed è fatta con un pennello intinto in inchiostro nero o in pigmenti colorati; non sono usati oli. Come con la calligrafia, i materiali più popolari sui quali sono fatti i dipinti sono la carta e la seta. Il lavoro finito può essere montato su rotoli, appesi o distesi. La pittura tradizionale può essere fatta anche su fogli di album, muri, lacca, paraventi, e altri mezzi. Le due tecniche principali della pittura cinese sono: Gongbi (工筆), che significa "meticoloso", usa pennellate estremamente dettagliate che delimitano i dettagli in modo molto preciso. È spesso molto colorata e solitamente descrive argomenti figurativi o narrativi. Spesso è praticata da artisti che lavorano per la corte reale o in laboratori indipendenti. Pittura sfumata a inchiostro, in cinese shui-mo (水墨, letteralmente "acqua e inchiostro"), liberamente denominata anche pittura ad acquerello o a mano, e nota anche come "pittura dei letterati", in quanto era una delle "quattro arti" della classe dei funzionari-letterati. In teoria questa era un'arte praticata da gentiluomini, una distinzione che comincia a farsi negli scritti sull'arte dalla dinastia Song, benché in realtà le carriere dei principali esponenti potessero beneficiarne considerevolmente. Questo stile è indicato anche come xieyi (寫意) o stile a mano libera.La pittura paesaggistica, iniziata secondo la tradizione da Wu Daozi, era considerata la forma più alta della pittura cinese, e generalmente ancora lo è. Il tempo dal periodo delle Cinque dinastie al periodo dei Song settentrionali (907–1127) è noto come la "grande età del paesaggio cinese". Nel nord, artisti come Jing Hao, Guan Tong, Li Cheng, Fan Kuan e Guo Xi dipinsero figure di montagne torreggianti, usando forti linee nere, sfumato a inchiostro pennellate secche, tratteggiate per suggerire la pietra ruvida. Nel sud, Dong Yuan, Juran e altri artisti dipinsero le colline ondulate e i fiumi della loro campagna nativa in scene pacifiche fatte con pennellate più morbide, strofinate. Questi due tipi di scene e di tecniche divennero gli stili classici della pittura paesaggistica cinese.
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