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Autore principale: Nardini, Bruno
Pubblicazione: Firenze : Centro internazionale del libro, c1977
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Bruno Nardini (Scarperia, 1921 – Firenze, 1990) è stato un editore, poeta, scrittore e saggista italiano.
Dante Michelangelo Benvenuto Ferruccio Busoni (Empoli, 1º aprile 1866 – Berlino, 27 luglio 1924) è stato un compositore e pianista italiano. È considerato, insieme ad Arturo Benedetti Michelangeli, il più grande genio pianistico italiano.
Pietro Antonio Stefano Mascagni (Livorno, 7 dicembre 1863 – Roma, 2 agosto 1945) è stato un compositore e direttore d'orchestra italiano. Mascagni visse a cavallo tra Ottocento e Novecento, occupando un posto di rilievo nel panorama musicale dell'epoca, soprattutto grazie al successo immediato e popolare ottenuto nel 1890 con la sua prima opera, Cavalleria rusticana, adattamento dell'omonima novella di Giovanni Verga. In seguito Mascagni compose altre 15 opere che gli valsero una popolarità mondiale, insieme a pochi altri compositori. Tuttavia solo alcune di esse sono entrate stabilmente in repertorio, come ad esempio l'Iris, che toccò la ragguardevole cifra di 800 produzioni. Mascagni, inoltre, scrisse un'operetta, Si, musica vocale, strumentale, nonché canzoni, romanze e composizioni per pianoforte. Compose anche musica sacra (ad esempio la Messa di Gloria), e fu il primo compositore italiano a scrivere per il cinema muto (Rapsodia satanica, da Nino Oxilia). Da ultimo, non va dimenticato l'interessante esperimento di The Eternal City, sorta di suite sinfonica, basata sulle musiche di scena del dramma omonimo, sulla scia degli analoghi lavori di Luigi Mancinelli (Cleopatra, Messalina).
Il Teatro delle Muse di Ancona è il più grande delle Marche e il 13º in Italia per capienza. Si trova nel centro della città, nei pressi di uno degli ingressi principali del porto. Vi si svolge una stagione operistica e di balletto, una di musica sinfonica, una concertistica e una di prosa, oltre ad una rassegna jazz. L'edificio, in stile neoclassico, è stato inaugurato nel 1827 ed è opera dell'architetto Pietro Ghinelli. Sul timpano, opera dello scultore neoclassico Giacomo De Maria, è presente un bassorilievo che rappresenta le nove Muse dalle quali il teatro prende il nome, Apollo, dio delle arti, e Palemone, dio dei porti. La scena illustra allegoricamente la nascita del teatro anconitano: le Muse lasciano saltuariamente la loro dimora sul Parnaso (che si intravede nello sfondo) per ispirare gli artisti del teatro di Ancona, posto sulle rive del porto (simboleggiato da Palemone appoggiato alla poppa di una nave classica). I bombardamenti della Seconda guerra mondiale danneggiarono la copertura e ciò comportò l'interruzione delle attività del teatro, durata poi ben 59 anni. Negli anni settanta l'edificio subì la demolizione della sala e la costruzione di strutture in cemento armato. Dopo lunghi lavori, il teatro venne nuovamente inaugurato, con una sala moderna, nel 2002. All'interno dell'edificio è presente anche un ridotto da 180 posti.
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Record aggiornato il: 2021-11-25T04:24:49.260Z