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Titolo uniforme: Kleine Charakterkunde .
Autore principale: Rohracher, Hubert
Serie: Collezione psicologica
Serie: Collezione psicologica
Serie: Collezione psicologica
Serie: Collezione psicologica / diretta da Alberto Marzi
Serie: Collezione psicologica
Serie: Collezione psicologica
Serie: Collezione Psicologica
La filosofia (in greco antico: φιλοσοφία, philosophía, composto di φιλεῖν (phileîn), "amare", e σοφία (sophía), "sapienza", ossia "amore per la sapienza") è un campo di studi che si pone domande e riflette sul mondo e sull'essere umano, indaga sul senso dell'essere e dell'esistenza umana. Come intrinseco nel nome stesso la filosofia è l'amore per la sapienza (intesa come conoscenza) e la ricerca.Prima ancora che indagine speculativa, la filosofia fu una disciplina che assunse anche i caratteri della conduzione del "modo di vita", ad esempio nell'applicazione concreta dei principi desunti attraverso la riflessione o pensiero. In questa forma, essa sorse nell'antica Grecia. A rendere complessa una definizione univoca della filosofia concorre il dissenso tra i filosofi sull'oggetto stesso della filosofia: alcuni orientano l'analisi della filosofia verso l'uomo e i suoi interessi così come viene esposto nell'Eutidemo di Platone, per cui essa sarebbe «l'uso del sapere a vantaggio dell'uomo».Nel prosieguo della storia della filosofia altri autori che seguono questa opinione sono per esempio Cartesio («Tutta la filosofia è come un albero, di cui le radici sono la metafisica, il tronco è la fisica, e i rami che sorgono da questo tronco sono le altre scienze, che si riducono a tre principali: la medicina, la meccanica e la morale, intendo la più alta e la più perfetta morale, che presupponendo una conoscenza completa delle altre scienze, è l'ultimo grado della saggezza»), Thomas Hobbes, e Immanuel Kant, il quale, definisce la filosofia come «scienza della relazione di ogni conoscenza al fine essenziale della ragione umana».Altri pensatori ritengono che la filosofia debba puntare alla conoscenza dell'essere in quanto tale secondo un percorso che, fatte le debite differenze, va dagli eleati sino a Husserl e Heidegger.
Il filosofo, nella definizione più generica è colui che professa e/o mette in atto una filosofia, cioè, una dottrina, elaborata attraverso un'autonoma indagine razionale, in parte originale e in parte che si richiama, in accordo o in contrasto, ai pensatori che lo hanno preceduto nella storia della filosofia, su aspetti universali, teoretici e pratici, della vita umana. Nel senso comune, il lemma viene riferito a una persona da molti valutata come portatore di una naturale saggezza, spesso frutto di personali esperienze, e in grado di vivere ogni condizione esistenziale, specie di fronte agli eventi dolorosi, con tranquillo distacco o rassegnazione, riproponendo in questo modo, spontaneamente e implicitamente, gli insegnamenti dello stoicismo.
Scolastica è il termine con il quale comunemente si definisce la filosofia cristiana medioevale, in cui si sviluppò il metodo di pensiero dello scolasticismo, detto anche scolastico.
La filosofia greca rappresenta, nell'ambito della storia della filosofia occidentale, il primo momento dell'evoluzione del pensiero filosofico. Dal punto di vista cronologico, si identifica questa fase con il periodo che va dal VII secolo a.C. alla chiusura dell'Accademia di Atene, avvenuta nel 529 d.C. secondo l'editto di Giustiniano.
La filosofia (in greco antico: φιλοσοφία, philosophía, composto di φιλεῖν (phileîn), "amare", e σοφία (sophía), "sapienza", ossia "amore per la sapienza") è un campo di studi che si pone domande e riflette sul mondo e sull'essere umano, indaga sul senso dell'essere e dell'esistenza umana. Come intrinseco nel nome stesso la filosofia è l'amore per la sapienza (intesa come conoscenza) e la ricerca.Prima ancora che indagine speculativa, la filosofia fu una disciplina che assunse anche i caratteri della conduzione del "modo di vita", ad esempio nell'applicazione concreta dei principi desunti attraverso la riflessione o pensiero. In questa forma, essa sorse nell'antica Grecia. A rendere complessa una definizione univoca della filosofia concorre il dissenso tra i filosofi sull'oggetto stesso della filosofia: alcuni orientano l'analisi della filosofia verso l'uomo e i suoi interessi così come viene esposto nell'Eutidemo di Platone, per cui essa sarebbe «l'uso del sapere a vantaggio dell'uomo».Nel prosieguo della storia della filosofia altri autori che seguono questa opinione sono per esempio Cartesio («Tutta la filosofia è come un albero, di cui le radici sono la metafisica, il tronco è la fisica, e i rami che sorgono da questo tronco sono le altre scienze, che si riducono a tre principali: la medicina, la meccanica e la morale, intendo la più alta e la più perfetta morale, che presupponendo una conoscenza completa delle altre scienze, è l'ultimo grado della saggezza»), Thomas Hobbes, e Immanuel Kant, il quale, definisce la filosofia come «scienza della relazione di ogni conoscenza al fine essenziale della ragione umana».Altri pensatori ritengono che la filosofia debba puntare alla conoscenza dell'essere in quanto tale secondo un percorso che, fatte le debite differenze, va dagli eleati sino a Husserl e Heidegger.
La danza di carattere è una suddivisione specifica della danza classica. È la rappresentazione stilizzata di una danza tradizionale popolare o nazionale, per lo più proveniente da paesi europei e usa movimenti e musica adattati al teatro. La danza di carattere è parte integrante di gran parte del repertorio del balletto classico. Un buon esempio di danza di carattere nel balletto è la serie di danze nazionali che si svolgono all'inizio del terzo atto de Il lago dei cigni. Il balletto Don Chisciotte come anche La Sylphide presentano molte variazioni di carattere basate sulle danze tradizionali spagnole. Gli adattamenti della danza popolare per il balletto comprendono anche le danze nazionali di Ungheria, Russia, Polonia, Italia e Spagna: csárdás, mazurca, tarantella, flamenco, ecc. Una delle scuole più conosciute che incorporano la danza di carattere al programma di insegnamento è l'Accademia di danza Vaganova. Al di fuori della Russia e delle ex repubbliche dell'ultimo periodo dell'Unione Sovietica c'è poca formazione nell'arte della danza di carattere. Tuttavia è ancora ampiamente insegnata nel Regno Unito, in Australia e in Europa centrale (Repubblica Ceca, Ungheria) dove è parte integrante della formazione degli studenti della Royal Ballet School e dell'Australian Ballet School. Viene anche insegnata come una tecnica separata all'interno del programma di esami graduali della Royal Academy of Dance, Statni Konzervator Praha. Le compagnie o le scuole più avanzate altrove non hanno familiarità con la storia o la tecnica di questo stile. Pertanto, il termine "Danza di carattere" è spesso usato in modi fuorvianti che non hanno alcuna relazione con la definizione originale nella terminologia del balletto. Yuri Slonimsky nel suo libro The Bolshoi Ballet (Seconda edizione 1960, p. 8) sulla storia della danza di carattere scrive: Le tradizioni popolari sono state incorporate in quello che è noto come balletto da secoli, ma fu soltanto con Aleksandr Shirayev, Assistente di Marius Petipa, che la Danza di carattere diventò una forma d'arte unica e codificata che prende il suo posto legittimo come parte integrante del Balletto Classico. Le danze di carattere vengono solitamente eseguite in scarpe o stivali, con suola scamosciata e tacco piccolo. Gli uomini in genere indossano scarpe nere caratteristiche e le donne solitamente indossano una scarpa color carne con un tacco più grande e femminile, ma a volte anche scarpe nere.
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