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Pubblicazione: Pisa : ETS, 2002
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
Il servizio sanitario nazionale (SSN), nell'ordinamento giuridico italiano, identifica il complesso delle funzioni, delle attività e dei servizi assistenziali gestiti ed erogati dalle Regioni italiane.
Il Granducato di Toscana fu un antico Stato italiano esistito per duecentonovanta anni, tra il 1569 e il 1859, costituito con bolla emessa da papa Pio V il 27 agosto 1569, dopo la conquista della repubblica di Siena da parte della dinastia dei Medici, reggitori della Repubblica di Firenze, nella fase conclusiva delle guerre d'Italia del XVI secolo. Fino alla seconda metà del XVIII secolo fu uno stato confederale costituito dal Ducato di Firenze (detto "Stato vecchio") e dallo Stato Nuovo di Siena, in unione personale nel granduca. Il titolo traeva origine da quello del Ducato di Tuscia, poi Marca di Tuscia e quindi Margraviato di Toscana, titolo giuridico di governo del territorio di natura feudale in epoca longobarda, franca e post-carolingia. Dopo l'estinzione della dinastia medicea, nel 1737 subentrò la dinastia degli Asburgo-Lorena, che resse le sorti del granducato sino all'unità d'Italia, pur con l'interruzione dell'epoca napoleonica. Tra il 1801 ed il 1807, infatti, Napoleone Bonaparte occupò la Toscana e l'assegnò alla casata dei Borbone-Parma col nome di regno d'Etruria. Col crollo dell'impero napoleonico nel 1814, venne restaurato il granducato. Nel 1859 la Toscana venne occupata dalle truppe del regno di Sardegna e divennero note col nome di Province dell'Italia Centrale. La Toscana venne formalmente annessa al regno sardo nel 1860, come parte del processo di unificazione nazionale, con un referendum popolare che sfiorò il 95% dei si.
I finanziamenti alla Chiesa cattolica italiana da parte dello Stato italiano comprendono finanziamenti diretti ed altri tipi di oneri economici e finanziari: l'otto per mille (quote assegnate e ripartizione di quelle non assegnate) finanziamenti a scuole ed università private cattoliche contrattualistica differenziata per gli insegnanti di religione cattolica nella scuola pubblica finanziamenti a mezzi di comunicazione cattolici finanziamenti per infrastrutture di proprietà dello Stato Vaticano finanziamenti per l'assistenza religiosa negli ospedali pubblici esenzioni fiscali
Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. (MPS) è un istituto di credito italiano fondato nel 1472 sotto forma di Monte di Pietà per correre in aiuto alle classi disagiate della popolazione della città di Siena. È la più antica banca in attività ed è ritenuta anche la più longeva al mondo.Costituisce, assieme alle altre società del gruppo, il 4º gruppo bancario italiano dopo Intesa Sanpaolo, UniCredit e Banco BPM. È attivo sull'intero territorio italiano e sulle principali piazze internazionali. L'operatività del gruppo, oltre all'attività bancaria tradizionale, copre l'asset management, il private banking (fondi comuni di investimento mobiliari, gestioni patrimoniali per i clienti privati, fondi pensione e polizze vita), l'investment banking alla finanza innovativa d'impresa (finanza di progetto, private equity e consulenza finanziaria). Fino al 17 marzo 2017 è stata quotata nell'indice FTSE MIB della Borsa di Milano da cui è uscita in seguito al protrarsi della sospensione stabilita dalla CONSOB il 22 dicembre 2016, quando chiuse a un prezzo di 15,08 € per azione pari a una capitalizzazione scesa a soli 442 milioni di euro, in seguito alla richiesta dell'intervento dello Stato nel capitale sociale, dopo il fallito aumento di capitale da 5 miliardi di euro. Dal 25 ottobre 2017 in seguito all'approvazione della CONSOB del prospetto informativo dopo la ricapitalizzazione effettuata dallo Stato torna a essere quotata in Borsa con una capitalizzazione superiore ai 5 miliardi di euro. Dal 18 giugno 2018 è presente nell'indice FTSE Italia Mid Cap della Borsa di Milano. Il 5 ottobre è stata annunciata la vendita ad una società partecipata da fondi gestiti da Warburg Pincus della controllata belga Banca Monte Paschi Belgio (BMPB). Il prezzo di vendita è stato fissato in 42 milioni di euro, soggetto ad un non meglio specificato meccanismo di aggiustamento prezzo.Attualmente l'azionista di maggioranza del Gruppo Montepaschi è lo Stato italiano che detiene, complessivamente, il 68,2% del capitale sociale, con la partecipazione diretta del Ministero dell'economia e delle finanze.
I Profeti minori (detti anche i dodici profeti) sono gli autori di dodici libri profetici della Bibbia, considerati un unico libro nella Tanakh dagli ebrei (Libro dei dodici) e contati separatamente nell'Antico Testamento dai cristiani. Sono definiti "minori" per la brevità dei loro libri in contrapposizione con quelli degli altri autori di libri profetici, detti maggiori: Isaia, Geremia, Ezechiele e Daniele, quest'ultimo, però, considerato tale solo nella tradizione cristiana. La dicitura di ambiente ebraico è תרי עשר (tərê ʿaśar, 'i dodici' in aramaico), quella greca Μικροί προφήτες (mikròi profétes, 'profeti minori') o Δωδεκαπροφήτον (Dodekaproféton, 'dodici profeti'). L'ordine dei dodici libri nel testo masoretico (e perciò nelle bibbie ebraiche, cattoliche e protestanti) è: Nella Bibbia dei LXX, invece, il libro di Gioele è collocato al quarto posto e quello di Michea al terzo. Questo ordine è tuttora seguito dai cristiani ortodossi. L'ordine segue approssimativamente la cronologia della vita dei profeti, non l'ordine di redazione dei testi. I primi sei profeti (tranne Gioele) risalgono al periodo assiro antico. La collocazione di Gioele subito prima di Amos, anche in assenza di riferimenti biografici, è motivata dalla concordanza di Amos 1.1-2 con Gioele 4,16. Il Libro di Amos descrive «le visioni riguardo a Israele, al tempo di Ozia re della Giudea, e al tempo di Geroboamo figlio di Ioas, re di Israele, due anni prima del terremoto», collocandosi in un'età successiva alla seconda metà dell'VIII secolo a.C. I successivi tre profeti vissero nel tardo periodo assiro e gli ultimi tre in età persiana. La redazione finale dei testi risale al periodo persiano (538-332 a.C.), tranne il caso del libro di Giona (libro di cui Giona è il principale personaggio, non l'autore) risalente al periodo ellenistico. In Atti 7:51-53, santo Stefano protodiacono e martire afferma che tutti profeti furono uccisi e perseguitati da una parte dei padri degli Ebrei.
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