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Autore principale: International exhibition. London, 1862
Pubblicazione: Firenze : Stamperia Reale, 1867
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
L'Accademia di Belle Arti di Brera, nota anche come Accademia di Brera, è un ateneo pubblico con sede in via Brera 28 a Milano.
Il Bauhaus (), il cui nome completo era Staatliches Bauhaus, è stata una scuola di arte e design che operò in Germania dal 1919 al 1933, nel contesto storico-culturale della Repubblica di Weimar. Ebbe sede a Weimar dal 1919 al 1925, a Dessau dal 1925 al 1932, e a Berlino dal 1932 al 1933 quando chiuse perché invisa al nazismo. Ideato da Walter Gropius, il termine Bauhaus richiamava la parola medievale Bauhütte, che in italiano significa: capannone, indicante la loggia dei muratori. Erede delle avanguardie anteguerra, non fu solo una scuola, ma rappresentò anche il punto di riferimento fondamentale per tutti i movimenti d'innovazione nel campo del design e dell'architettura legati al razionalismo e al funzionalismo, facenti parte del cosiddetto Movimento Moderno. I suoi insegnanti, appartenenti a diverse nazionalità, furono figure di primo piano della cultura europea e l'esperienza didattica della scuola influirà profondamente sull'insegnamento artistico e tecnico fino ad oggi. Il Bauhaus è stato un momento cruciale nel dibattito novecentesco del rapporto tra tecnologia e cultura. Attualmente l'azienda tedesca Tecta produce riproduzioni di arredamento progettato dal Bauhaus con l'aiuto di documenti ufficiali.
Nell'architettura della prima metà dell'Ottocento si impone inizialmente la tendenza neoclassica, già presente nella seconda metà del Settecento, ma, in concomitanza con il diffondersi della sensibilità romantica e il conseguente interesse per lo storicismo, ben presto si manifestano tendenze architettoniche che propongono il recupero di "stili" di epoche precedenti (in particolare il medioevo come presunta culla delle identità nazionali), caratterizzate dal prefisso “neo” (neoromanico, neogotico ecc.), che vengono definite anche con il termine revivalismo. L'Ottocento è dunque caratterizzato da una sorta di codice: l'eclettismo storicista, dove tutti i gusti possono essere simultaneamente presenti nell'opera complessiva di uno stesso progettista o addirittura nello stesso edificio. Questo almeno fino all'avvento sulla fine del secolo del movimento Art Nouveau (detto anche Liberty), che fu il primo movimento architettonico non storicista e pertanto moderno (modernismo).
I musei di Basilea e del suo bacino di utenza coprono un'ampia gamma di collezioni con fulcro nelle arti figurative e ospitano numerosi fondi di importanza internazionale. Con almeno una trentina di edifici, senza contare le collezioni di storia e geografia locale nei sobborghi, essi rappresentano una straordinaria concentrazione di musei in confronto alle regioni urbane di dimensioni simili. Ogni anno si registrano circa un milione e mezzo di visitatori. I musei, che costituiscono una parte essenziale e in grado di creare un senso di identità della cultura e della politica culturale basilesi, si basano su uno stretto intreccio di attività collezionistiche e di promozione culturale private e pubbliche risalente fino al XVI secolo. I musei statali del Cantone di Basilea Città sono nati nel 1661 con l'acquisto del gabinetto privato Amerbach da parte della città e dell'Università di Basilea e sono quindi la più antica collezione museale esistente senza interruzioni di una comunità borghese. Dagli anni ottanta sono state rese accessibili diverse collezioni in nuovi edifici divenuti celebri come architettura museale d'avanguardia.
Il Museo della Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze costituisce la più grande raccolta in Italia e una tra le più complete in Europa di strumenti per lo studio e la didattica della fisica della seconda metà dell’Ottocento. Comprende il Gabinetto di fisica e il Gabinetto di storia naturale. Fanno parte del Museo anche la Biblioteca ed il Planetario.
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