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Autore principale: Sartori, Rino
Pubblicazione: [Firenze : Collegio degli ingegneri della Toscana, 2004]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
La facciata di Santa Maria del Fiore fu uno degli elementi più tormentati nella storia della costruzione della cattedrale fiorentina. Avviata al tempo di Arnolfo di Cambio e decorata, fino al Quattrocento, da importanti lavori scultorei, venne demolita nel 1587 e, nonostante i numerosi progetti, mai rifatta fino all'Ottocento, quando fu messo in opera il progetto di Emilio De Fabris, che si vede ancora oggi. Oggetto di polemiche mai sopite, l'opera è oggi un importante esempio di stile neogotico in Italia.
La cupola di Brunelleschi è la copertura della crociera del Duomo di Firenze; al momento della costruzione era la cupola più grande del mondo e rimane tuttora la più grande cupola in muratura mai costruita (il diametro massimo della cupola interna è di 45,5 metri, mentre quello dell'esterna è di 54,8). Grazie alla fondamentale rilevanza che essa ha rivestito per il successivo sviluppo dell'architettura e della moderna concezione del costruire, essa è tutt'oggi considerata da alcuni la più importante opera architettonica mai edificata in Europa dall'epoca romana. La sua grandezza impedì il tradizionale metodo costruttivo mediante l'ausilio di cèntine, facendo sì che venissero formulate molte ipotesi sulla tecnica costruttiva impiegata.
Le cattedrali e le basiliche gotiche italiane sono grandi edifici originariamente cultuali realizzati nel periodo compreso tra XIII e XV secolo in stile gotico. In Italia il gotico di stampo francese non attecchì mai come nel resto dell'Europa; sono tuttavia presenti opere architettoniche di assoluto rilievo nella scena internazionale. In Italia il gotico infatti si manifestò nelle forme più originali e diverse, presentando una varietà di stili diversi per regione o persino per città.
Umberto II di Savoia (Umberto Nicola Tommaso Giovanni Maria di Savoia; Racconigi, 15 settembre 1904 – Ginevra, 18 marzo 1983) è stato Luogotenente Generale del Regno d'Italia dal 1944 al 1946 e ultimo Re d'Italia, dal 9 maggio 1946 al 18 giugno dello stesso anno. Nonostante il risultato del Referendum istituzionale del 2 giugno, solo il 13 giugno il Consiglio dei ministri poté trasferire ad Alcide De Gasperi, con un gesto che Umberto II definì rivoluzionario, le funzioni accessorie di capo provvisorio dello Stato. A causa della brevissima durata del suo regno, poco più di un mese, venne soprannominato Re di maggio.
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