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Pubblicazione: Milano : Electa ; Firenze : Regione Toscana, 1985
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Gli Etruschi (in etrusco: Ràsenna, 𐌀𐌍𐌍𐌄𐌔𐌀𐌓, o Rasna, 𐌀𐌍𐌔𐌀𐌓) furono un popolo dell'Italia antica vissuto tra il IX secolo a.C. e il I secolo a.C. in un'area denominata Etruria, corrispondente all'incirca alla Toscana, all'Umbria occidentale e al Lazio settentrionale e centrale, con propaggini anche a nord nella zona padana, nelle attuali Emilia-Romagna, Lombardia sud-orientale e Veneto meridionale, all'isola della Corsica, e a sud, in alcune aree della Campania. La fase più antica della civiltà etrusca è la cultura villanoviana, attestata a partire dal IX secolo a.C., che deriva, a sua volta, dalla cultura protovillanoviana (XII - X secolo a.C.). La civiltà etrusca ebbe una profonda influenza sulla civiltà romana, fondendosi successivamente con essa al termine del I secolo a.C. Questo lungo processo di assimilazione culturale ebbe inizio con la data tradizionale della conquista della città etrusca di Veio da parte dei Romani nel 396 a.C. e terminò nel 27 a.C., primo anno del principato di Ottaviano, con il conferimento del titolo di Augusto.
Con il nome di popoli dell'Italia antica si indicano quelle popolazioni stanziate nella penisola italiana durante l'età del ferro e prima dell'ascesa di Roma. Questi popoli non erano tutti imparentati sul piano linguistico o su quello genetico. La conformazione dell'Italia, lunga penisola distesa nel mar Mediterraneo, ne favorisce infatti i rapporti con le regioni circostanti, ma, al tempo stesso, la sua natura prevalentemente montuosa tende a separare e isolarne le popolazioni entro aree geografiche circoscritte. Sul piano linguistico, si possono distinguere fra popoli parlanti lingue indoeuropee e popoli parlanti lingue non indoeuropee. Al primo gruppo (di lingua indoeuropea) appartenevano in particolare i popoli italici propriamente detti, cioè parlanti lingue italiche; a essi se ne aggiungevano altri, di lingua indoeuropea, ma non riconducibili al ramo italico. Indoeuropei non Italici erano ad esempio i colonizzatori di lingua greca. Altri popoli, infine, non parlavano lingue indoeuropee. La classificazione di un certo numero di queste civiltà non è stata ancora chiarita. Il celebre studioso italiano Giacomo Devoto ha affermato la tesi che le varietà indoeuropee che confluirono in Italia furono "infinite".
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