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Autore principale: Tondelli, Leonardo
Pubblicazione: Firenze : Le lettere, [2009]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Filippo Tommaso Marinetti (Alessandria d'Egitto, 22 dicembre 1876 – Bellagio, 2 dicembre 1944) è stato un poeta, scrittore, drammaturgo e militare italiano. È conosciuto soprattutto come il fondatore del movimento futurista, la prima avanguardia storica italiana del Novecento.
Il Manifesto del Futurismo fu scritto da Filippo Tommaso Marinetti e pubblicato nel febbraio 1909 in forma di declamatoria per fornire una raccolta concisa di pensieri, convinzioni e intenzioni dei Futuristi. Fu anche pubblicato in lingua francese a Parigi sul quotidiano Le Figaro con titolo Manifeste du Futurisme.
Il Futurismo è stato un movimento letterario, culturale, artistico e musicale italiano dell'inizio del XX secolo, nonché la prima avanguardia europea. Ebbe influenza su movimenti affini che si svilupparono in altri paesi d'Europa, in Russia, Francia, negli Stati Uniti d'America e in Asia. I futuristi esplorarono ogni forma di espressione, dalla pittura alla scultura, alla letteratura (poesia e teatro), la musica, l'architettura, la danza, la fotografia, il cinema e persino la gastronomia. La denominazione del movimento si deve al poeta italiano Filippo Tommaso Marinetti.
Il movimento culturale del Futurismo si estese anche nella letteratura; Filippo Tommaso Marinetti pubblicò i princìpi della letteratura futurista nel Manifesto su diversi giornali italiani tra gennaio e febbraio del 1909. Dopo averlo pubblicato su Le Figaro, il 20 febbraio dello stesso anno, acquistò una rilevanza europea.
Il Manifesto della Cucina Futurista, scritto interamente da Filippo Tommaso Marinetti e firmato anche dal poeta Fillia, è una raccolta di pensieri, convinzioni e intenzioni dei Futuristi riguardanti la cucina e la gastronomia pubblicata nel 1931. Oltre all'eliminazione della pastasciutta, il Manifesto predica l'abolizione della forchetta e del coltello, dei condimenti tradizionali, del peso e del volume degli alimenti e della politica a tavola; auspica la creazione di «bocconi simultaneisti e cangianti», invita i chimici ad inventare nuovi sapori e incoraggia l'accostamento ai piatti di musiche, poesie e profumi. L'idea di un Manifesto simile prende le mosse da una cena di Marinetti al ristorante milanese Penna d'oca, avvenuta il 15 novembre 1930. Al termine, il fondatore del futurismo preannuncia il Manifesto della cucina futurista, che sarà pubblicato su «Comoedia» il 20 gennaio 1931.
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Record aggiornato il: 2021-11-25T01:40:18.689Z