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Autore principale: Pistoso, Giuliana
Serie: I Grandi Libri D'Oro : Serie storica
Serie: I grandi libri d'oro ; I grandi libri d'oro
Elia Galla Placidia (in latino: Aelia Galla Placidia; Costantinopoli, 388/392 – Roma, 27 novembre 450) è stata un'imperatrice romana, figlia dell'imperatore Teodosio I (che regnò dal 378 al 395) e della sua seconda moglie Galla. Nipote di tre imperatori, figlia di uno, sorella di due, moglie di un re e di un imperatore, madre di un imperatore e zia di un altro, la nobilissima Galla Placidia fu dapprima ostaggio presso i Visigoti, poi loro regina; il suo matrimonio con re Ataulfo e la nascita del loro figlio Teodosio rientrarono in una politica di avvicinamento tra barbari e Romani, ma la morte del bambino e quella del sovrano posero fine a questa possibilità. Galla sposò l'imperatore Costanzo III, ottimo generale e collega di suo fratello, l'Augusto Onorio, ma la morte del consorte fu seguita da un rapido degrado dei rapporti con l'imperatore e Galla dovette rifugiarsi con i due figli a Costantinopoli, alla corte del nipote Teodosio II. A seguito della morte di Onorio, in Occidente salì al trono un usurpatore; con l'aiuto dell'esercito orientale, Galla tornò in Occidente, depose l'usurpatore e pose sul trono il giovanissimo figlio Valentiniano III, per il quale fu reggente. Nei dodici anni in cui regnò sull'Impero romano d'Occidente, Galla dovette gestire il confronto fra tre potenti ed influenti generali, Costanzo Felice, Bonifacio ed Ezio. Dopo che quest'ultimo emerse vincitore, Galla ne ostacolò le mire di influenza su Valentiniano. Gli ultimi anni furono caratterizzati dalla gestione della turbolenta figlia Onoria e dal coinvolgimento nelle vicende religiose: fu una fervente cristiana, intransigente verso le ultime espressioni del paganesimo.
La Valle delle Regine è un sito archeologico in Egitto dove sono state sepolte le madri, le consorti e i figli dei faraoni nell'antichità. In passato era nota come Ta-Set-Neferu, traducibile come "il luogo della bellezza" o "la sede della bellezza", dato che prima che divenisse luogo di sepoltura delle regine della XVIII, XIX e XX dinastie (1550-1070) molti principi e principesse furono sepolti qui insieme ad altri membri della nobiltà. Le tombe di questi individui erano mantenute da sacerdoti funerari che svolgevano riti ed offrivano preghiere quotidianamente. La valle si trova vicino alla più conosciuta Valle dei Re, sulla riva occidentale del Nilo di fronte alla città di Tebe (oggi Luxor). La valle ebbe origine da un corso d'acqua, ormai esaurito al tempo dei faraoni, ma che si ripresentava in caso di piogge torrenziali. Questa zona sterile sulle colline occidentali fu preferita per il suo isolamento relativo e la vicinanza alla capitale. I re della XVIII dinastia, invece dell'impiego delle piramidi tradizionali come camere di sepolture (probabilmente a causa delle loro vulnerabilità ai ladri di tombe), scelsero di essere sepolti in tombe scavate nella roccia. Questa necropoli contiene più di settanta tombe, molte delle quali sono eleganti e riccamente decorate. Ne è un esempio il luogo di sepoltura della regina grande sposa reale Nefertari (1290-1224 a.C.) della XIX dinastia, scavato nella roccia e con rilievi policromi ancora intatti. Tutte le tombe conosciute sono state depredate già nell'antichità. All'interno della valle sono state trovate tracce di un santuario rupestre di Ptah e del villaggio degli operai e artigiani addetti alla costruzione e decorazione delle tombe. In epoca tarda molte tombe furono riutilizzate per sepolture comuni di gruppi familiari di sangue non reale. In epoca greco-romana divennero un cimitero popolare. In epoca cristiana-bizantina alcune tombe abbandonate divennero eremi copti.
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