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Titolo uniforme: Guercino
Autore principale: Stone, M. David, 1955-
Pubblicazione: Firenze : Cantini, ©1991
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Segue l'elenco delle opere del Guercino, poste secondo l'ordine alfabetico delle città nelle quali sono custodite.
Cento (Zèint in dialetto centese ed in dialetto bolognese settentrionale, Zänt in dialetto bolognese cittadino) è un comune italiano di 35 341 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. Cento è definita spesso terra di confine perché, nonostante sia in provincia di Ferrara, dista 25 km da Bologna, 32 da Ferrara e 38 da Modena. Più volte si è discusso per cambiare provincia senza mai concretizzare l'idea. Insieme alla vicina Pieve di Cento costituisce un unico agglomerato urbano di oltre 43 000 abitanti, denominato territorio del Centopievese. Cento inoltre è talvolta rinominata "La piccola Bologna" per via della struttura dei portici e del centro storico, in stile bolognese, e per la sua gastronomia, che presenta numerosi piatti tipici del capoluogo dell'Emilia-Romagna.
Et in Arcadia ego è un'iscrizione riportata in alcuni importanti dipinti del Seicento, fra cui uno del Guercino, realizzato fra il 1618 ed il 1622. Essa appare anche come iscrizione tombale sul dipinto "I pastori di Arcadia" (circa 1640), del pittore francese Nicolas Poussin. La frase può tradursi letteralmente: "Anche in Arcadia io", dove Et sta per etiam (anche), viene sottinteso: sum (sono presente) o eram (ero). Sembra quindi volersi intendere con l'iscrizione: sia l'onnipresenza nel tempo e nello spazio della morte (sum - Io sono presente anche in Arcadia); sia la transitorietà di fronte alla morte della gloria letteraria del defunto (eram - Anche io ero in, facevo parte dell'Arcadia).
Et in Arcadia ego è un'iscrizione riportata in alcuni importanti dipinti del Seicento, fra cui uno del Guercino, realizzato fra il 1618 ed il 1622. Essa appare anche come iscrizione tombale sul dipinto "I pastori di Arcadia" (circa 1640), del pittore francese Nicolas Poussin. La frase può tradursi letteralmente: "Anche in Arcadia io", dove Et sta per etiam (anche), viene sottinteso: sum (sono presente) o eram (ero). Sembra quindi volersi intendere con l'iscrizione: sia l'onnipresenza nel tempo e nello spazio della morte (sum - Io sono presente anche in Arcadia); sia la transitorietà di fronte alla morte della gloria letteraria del defunto (eram - Anche io ero in, facevo parte dell'Arcadia).
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Record aggiornato il: 2025-09-09T01:42:18.321Z