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Autore principale: Negri, Paolo
Pubblicazione: Prato : La tipografica, 1924
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
Mantova (Mantua in latino e Màntua in dialetto mantovano) è un comune italiano di 49 275 abitanti capoluogo dell'omonima provincia in Lombardia. Dal luglio 2008 la città d'arte lombarda, con Sabbioneta, entrambe accomunate dall'eredità lasciata loro dai Gonzaga che ne hanno fatto due tra i principali centri del Rinascimento italiano ed europeo, è stata inserita nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. Data la sua importanza come capitale del, prima, marchesato e, poi, ducato di Mantova, è rappresentata tra le quattordici città nobili del Vittoriano, come simbolo di "madre nobile" e precursore della successiva monarchia sabauda e dell'unità d'Italia.Nel 2016, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha insignito Mantova del titolo di capitale italiana della cultura. Nel 2017 Mantova e la sua provincia, insieme a quelle di Bergamo, Brescia e Cremona, sono state premiate come Regione Europea della Gastronomia sotto il nome di Lombardia Orientale. Mantova è stata inoltre città europea dello sport nel 2019.Mantova è l'unica città, intesa come museo urbano diffuso, presente sulla piattaforma Google Arts & Culture, con più di 1.000 opere digitalizzate, 40 mostre virtuali allestite in 8 differenti musei virtuali. Inoltre, secondo quanto riportato nel rapporto di Legambiente "Ecosistema Urbano 2017", la città si è classificata al primo posto nella classifica delle migliori città italiane per qualità dell'ambiente e della vita.
I domini spagnoli in Italia compresero i tre regni meridionali di Sicilia (dal 1282), Sardegna (dal 1324), e Napoli (dal 1504), il piccolo protettorato costiero dello Stato dei Presidi (appannaggio della corona di Napoli), e il ducato di Milano (dal 1556). Il re di Spagna, sovrano di questi territori, era rappresentato da un proprio viceré in ciascuno dei tre regni; il ducato di Milano era invece retto un governatore, in quanto il sovrano spagnolo lo possedeva nella sua funzione di Duca di Milano e, come tale, feudatario del Sacro Romano Impero. Il possesso definitivo di questi stati, contestato soprattutto dalla Francia, fu riconosciuto alla Spagna asburgica con la pace di Cateau-Cambrésis del 1559 (che pose fine alle guerre d'Italia del XVI secolo) e si protrasse per tutto il Seicento; ebbe termine con la guerra di successione spagnola, innescata dall'estinzione degli Asburgo di Spagna (1700) e conclusasi con la perdita di tutti i territori italiani da parte dei nuovi sovrani, i Borbone di Spagna. Poiché questi Stati erano stati acquisiti dai re spagnoli nella loro qualità di sovrani d'Aragona, la loro amministrazione competeva inizialmente al Supremo Consiglio d'Aragona. Dal 1556 in poi, a seguito delle riforme di Filippo II, dell'amministrazione di Napoli, Sicilia e Milano fu incaricato il nuovo Supremo Consiglio d'Italia, mentre la Sardegna rimase all'organo summenzionato.
I Gonzaga sono stati una delle più note famiglie principesche d'Europa, protagonisti della storia italiana ed europea dal XIV al XVIII secolo. Governarono Mantova, dapprima come signori, a partire dal 1328, poi come marchesi e duchi fino al 1707. Governarono inoltre il marchesato e poi ducato del Monferrato; rami cadetti governarono poi in Italia: il Ducato di Guastalla, il Ducato di Sabbioneta, i marchesati di Vescovato, Luzzara, Palazzolo e Castel Goffredo, Castiglione e Solferino, i principati di Bozzolo e Castiglione, la contea di Novellara; all'estero un ramo cadetto governò i ducati francesi di Nevers, Rethel, Mayenne e il principato di Arches. Mantennero un ruolo di primo piano nel contesto politico italiano ed europeo grazie ai loro ambasciatori e a un'abile politica matrimoniale, che aveva portato a rinsaldare i rapporti con l'Impero, la Spagna, la Francia e con le dinastie sovrane e le famiglie nobili più in vista del tempo.Aumentarono ancora il proprio prestigio legandosi in matrimonio nel XVII secolo con una delle più importanti famiglie reali d'Europa, gli Asburgo, quando Eleonora Gonzaga divenne la prima imperatrice della casata, sposandosi nel 1622 con Ferdinando II. Eleonora Gonzaga-Nevers divenne a sua volta imperatrice sposandosi con Ferdinando III. Maria Luisa di Gonzaga-Nevers divenne per ben due volte regina di Polonia, sposandosi con Ladislao IV e Giovanni II. La famiglia diede inoltre i natali a un santo, a dieci cardinali e a dodici vescovi della Chiesa cattolica. La loro grande fama è anche legata al fatto di aver promosso, per diverse generazioni, la vita artistica e culturale al più alto livello. La collezione artistica dei Gonzaga (detta la "Celeste Galeria") era celeberrima, comprendeva infatti opere degli artisti più rinomati del Rinascimento e dell'Età Barocca e venne venduta in buona parte al re d'Inghilterra Carlo I quando i sovrani di Mantova si trovarono in difficoltà economiche. I Gonzaga, oltre alle arti visive, sostennero anche molte grandi opere letterarie e di musica.
Il ducato di Mantova fu uno Stato preunitario italiano. Prosecuzione del marchesato di Mantova, esistette dal 1530 al 1708. Il 2 aprile 1707 gli imperiali presero possesso del ducato che quindi passò dai Gonzaga, che lo detenevano dalla sua costituzione, agli Asburgo d'Austria, titolari anche del ducato di Milano con cui era in continuità territoriale. L'ultimo duca Ferdinando Carlo di Gonzaga-Nevers fu dichiarato decaduto dalla dieta di Ratisbona per fellonia il 30 giugno 1708 e il territorio unito a Milano sotto diretto controllo degli austriaci, formando la cosiddetta "Lombardia austriaca". Il ducato, pertanto, non era più indipendente, ma, a parte la parentesi napoleonica, rimase, fino al 1866, sotto dominazione austriaca: i sovrani asburgici si fregiavano, tra i numerosi titoli, anche della qualifica di Duchi di Mantova.
La storia di Mantova non ha una data certa d'inizio e anche i primi fondatori sono incerti, ma, al contrario, il mito della fondazione della città è legato a doppio filo con la storia della profetessa Manto, che la tradizione greca vuole figlia dell'indovino tebano Tiresia. Le vicende narrate nel mito vedono una dicotomia di questo personaggio (come anche accadde per quello di Longino): fonti greche narrano che Manto, fuggita da Tebe, si fermò nell'attuale Turchia; altre invece descrivono il suo arrivo, dopo lungo errare, nel territorio, allora completamente palustre, che oggi ospita la città. In questo luogo creò un lago con le sue lacrime; secondo la leggenda queste acque avevano la magica proprietà di conferire capacità profetiche a chi le beveva. Manto avrebbe incontrato e sposato la divinità fluviale Tybris (il Tevere) re dei Toscani, e il loro figlio Ocno (detto anche Bianore) avrebbe fondato una città sulle sponde del fiume Mincio chiamandola, in onore della madre, Mantua. Questa versione mitica della fondazione della città di Mantova è riportata nell'Eneide di Virgilio. Secondo un'altra ipotesi Mantova fu fondata da Tarconte che derivò il suo nome da Manth, dio etrusco, signore dei morti del pantheon tirreno. Il mito della fondazione di Mantova trova spazio anche nella Divina Commedia di Dante Alighieri nel XX Canto dell'Inferno, nel quale Dante stesso e la sua guida mantovana Virgilio incontrano gli indovini. Proprio indicando una di queste anime, Virgilio descrive i dintorni della città, il Lago di Garda ed il corso del Mincio che si tuffa nel Po a Governolo per affermare, riferendosi alla leggenda dell'indovina Manto:
La B Italia è la rappresentativa calcistica Under-21 dei giocatori italiani in squadre di Serie B ed è posta sotto l'egida della Lega Nazionale Professionisti B. Precedentemente nota come Rappresentativa della Lega Nazionale Professionisti B, ha adottato la nuova denominazione nel 2011.
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