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Autore principale: Manneschi, Francesco
Pubblicazione: Arezzo : Edar, [s.d.]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
Un'illusione ottica è una qualsiasi illusione che inganna l'apparato visivo umano, facendogli percepire qualcosa che non è presente o facendogli percepire in modo scorretto qualcosa che nella realtà si presenta diversamente. Le illusioni ottiche possono manifestarsi naturalmente o essere dimostrate da specifici trucchi visuali che mostrano particolari assunzioni del sistema percettivo umano.
Un'illusione è una distorsione di una percezione sensoriale o cognitiva, causata dal modo in cui il cervello è solito organizzare ed interpretare le informazioni che riceve. Le illusioni possono coinvolgere tutti i sensi, ma quelle ottiche sono le più emblematiche e conosciute, dal momento che la vista spesso prevarica gli altri sensi. Si differenzia dall'allucinazione che è caratterizzata da uno stato in cui ciò che si percepisce non è empiricamente presente nella realtà in quel dato momento. L'allucinazione è infatti definita come “percezione senza oggetto”.
Illusioni perdute (Illusions perdues) è un romanzo di Honoré de Balzac, pubblicato in tre parti (I due poeti, Un grande uomo di provincia a Parigi e Eva e David, quest'ultimo conosciuto anche come La sofferenza dell'inventore) tra il 1837 e il 1843. È dedicato a Victor Hugo. È la decima opera delle Scene di vita di provincia (Scènes de la vie de province), il secondo degli svariati cicli narrativi dell'ambiziosa serie de La Comédie humaine. Tra i libri più lunghi dell'intera serie è, nel giudizio di molti scrittori e studiosi (tra cui Marcel Proust), il migliore mai scritto dall'autore.
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Record aggiornato il: 2025-09-28T02:45:24.777Z