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Pubblicazione: Firenze : Istituto agronomico per l'Oltremare, 2004 (stampa 2006)
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: it, Paese: IT
La bandiera d'Italia, conosciuta anche, per antonomasia, come il Tricolore, è il vessillo nazionale della Repubblica Italiana. È una bandiera a tre colori composta, partendo dall'asta, da verde, bianco e rosso, colori nazionali dell'Italia, a tre bande verticali di eguali dimensioni, così definita dall'articolo 12 della Costituzione della Repubblica Italiana, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale nº 298, edizione straordinaria, del 27 dicembre 1947. La legge ne regolamenta utilizzo ed esposizione, tutelandone la difesa e prevedendo il reato di vilipendio della stessa; ne prescrive altresì l'insegnamento nelle scuole insieme agli altri simboli patri italiani. Alla bandiera italiana è dedicata la Festa del Tricolore, istituita dalla legge nº 671 del 31 dicembre 1996, che si tiene ogni anno il 7 gennaio. Questa celebrazione commemora la prima adozione ufficiale del tricolore come bandiera nazionale da parte di uno Stato italiano sovrano, la Repubblica Cispadana, che avvenne a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797, sulla scorta degli eventi susseguenti alla rivoluzione francese (1789-1799) che propugnò, tra i suoi ideali, l'autodeterminazione dei popoli. I colori nazionali italiani comparvero per la prima volta a Genova su una coccarda tricolore il 21 agosto 1789, anticipando di sette anni il primo stendardo militare verde, bianco e rosso, che venne adottato dalla Legione Lombarda l'11 ottobre 1796. Dopo la data del 7 gennaio 1797 la considerazione popolare per la bandiera italiana crebbe costantemente, sino a farla diventare uno dei simboli più importanti del Risorgimento, che culminò il 17 marzo 1861 con la proclamazione del Regno d'Italia, di cui il tricolore assurse a vessillo nazionale. La bandiera tricolore ha attraversato più di due secoli di storia d'Italia, salutandone tutti gli avvenimenti più importanti.
L'Eritrea (in tigrino: ኤርትራ, Ērtra), ufficialmente Stato di Eritrea, è uno Stato che si trova nella parte settentrionale del Corno d'Africa, confinante con il Sudan a ovest, con l'Etiopia a sud e con il Gibuti a sud-est. L'est ed il nord-est del Paese possiedono una lunga linea costiera sul Mar Rosso direttamente di fronte ad Arabia Saudita e Yemen. Sono parte dell'Eritrea l'arcipelago delle isole Dahlak e alcune isole a ridosso delle isole Hanish. L'Eritrea è uno Stato multilingue e multiculturale, con due religioni prevalenti (islam sunnita e Chiesa ortodossa eritrea) e nove gruppi etnici. Fu creata come entità politica nel 1890 con il nome di Colonia eritrea.Il presidente Isaias Afewerki è stato eletto dall'Assemblea nazionale, composta da 150 membri del partito unico Fronte Popolare per la Democrazia e la Giustizia, che si è costituita nel 1993, poco dopo l'ottenimento dell'indipendenza; è al potere da allora, e non ci sono state successive o ulteriori altre elezioni. L'Eritrea è di fatto un regime dittatoriale, senza libertà politiche e di associazione, senza potere giudiziario e fonti d'informazione indipendenti.
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