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Titolo uniforme: L'intelligence des fleurs.
Autore principale: Maeterlinck, Maurice
Pubblicazione: Bologna : Pendragon, 2011
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Il fiore è l'organo riproduttivo delle angiosperme, nel quale si sviluppano i gametofiti, avviene la fecondazione e si sviluppa il seme. Il fiore è composto da una serie di organi laterali (omologhi delle foglie e brattee) che hanno perso la funzione fotosintetica e acquisito una funzione di protezione del fiore durante lo sviluppo, attrazione degli impollinatori, e produzione e protezione dei gametofiti. Il fiore deriva dalla differenziazione dell'apice di un fusto, che può essere portato su un normale fusto vegetativo o su un fusto specializzato detto infiorescenza. Questa differenziazione, detta induzione fiorale o induzione antogena, avviene quando l'apice è ancora di dimensioni microscopiche all'interno della gemma, sotto lo stimolo di fattori ormonali e ambientali. L'induzione fiorale precede la fioritura vera e propria, secondo le specie, da poche settimane a circa un anno. Nelle angiosperme, i gametofiti maschili (detti granuli pollinici) si sviluppano all'interno della parete delle spore, mentre i gametofiti femminili (sacchi embrionali) si sviluppano all'interno dello sporangio o nocella, a sua volta circondato da due tegumenti. La struttura composta dal gametofito femminile e i tessuti materni circostanti è detta ovulo, e nelle angiosperme è racchiusa all'interno di una struttura laterale detta carpello. A differenza delle Gimnosperme, la germinazione dei granuli pollinici avviene comunemente su una struttura specializzata del carpello detta stigma. A seguito della fecondazione, gli ovuli si sviluppano in semi, mentre i carpelli si differenziano in frutti.
Fiori, fiori, fiori! è un cortometraggio italiano del 2020, scritto, prodotto, narrato e diretto da Luca Guadagnino e avente nel suo cast Maria Continella, Natalia Simeti, Claudio Gioè e David Kajganich. La sua prima mondiale è avvenuta alla Mostra del Cinema di Venezia il 5 settembre 2020.
I fiori di Bach o rimedi floreali di Bach sono una terapia alternativa ideata dal medico britannico Edward Bach. Ripetute e approfondite ricerche medico-scientifiche non hanno tuttavia dimostrato alcun esito terapeutico dei fiori di Bach, se non l'effetto placebo. I sostenitori di tale terapia affermano che i rimedi floreali rilascerebbero nell'acqua, se opportunamente trattati, la loro «energia» o «memoria»; il concetto di "memoria dell'acqua" non ha, peraltro, alcun riscontro nella letteratura scientifica accreditata.
I fiori del male (Les Fleurs du mal) è una raccolta lirica di Charles Baudelaire (1821-1867). La prima edizione fu pubblicata il 25 giugno 1857, presso l'Editore Auguste Poulet-Malassis, in una tiratura di 1300 esemplari. Il testo comprendeva cento poesie divise in sei sezioni: Spleen et ideal, Tableau parisien, Fleurs du mal, Révolte, Le vin e La mort. Il titolo dell'opera, "I fiori del male", è fortemente emblematico: da quest'ultimo, infatti, è possibile comprendere l'orientamento dello stile poetico dell'autore, nonché la tendenza che lo spinse a comporre l'intera opera, ovvero il fare poesia su argomenti cupi, scabrosi, talvolta immorali. Non a caso, la traduzione letterale del titolo ("Les Fleurs du mal") dalla lingua francese a quella italiana è "I fiori dal male", vista la volontà dell'autore di avvalersi della poesia per "estrarre la bellezza dal male" ("extraire la beauté du Mal"). Il titolo fu giudicato dai suoi contemporanei e dalla critica un titolo provocatorio e dirompente, tuttavia perfettamente in linea con l'animo misterioso dell'autore. Già il 7 luglio, la direzione della Sicurezza pubblica denunciò l'opera per oltraggio alla morale pubblica e offesa alla morale religiosa. Baudelaire e gli editori vennero condannati a pagare una multa e alla soppressione di sei liriche incriminate come immorali. La forma poetica e i temi trattati fecero scandalo: risaliva al 1845 l'annuncio della pubblicazione di 26 poesie in un volume intitolato Les lesbiennes (Le lesbiche), scelta poi abbandonata. Nel 1861 uscì in 1500 esemplari la seconda edizione dei Fleurs du mal, dove Baudelaire rimosse le sei liriche accusate, aggiungendone 35 nuove, con una diversa divisione in 6 sezioni: Spleen et ideal, Tableaux Parisiens, Le vin, Les Fleurs du mal, Révolte, e La mort. I fiori del male viene considerata una delle opere poetiche più influenti, celebri e innovative non solo dell'Ottocento francese ma di tutti i tempi. Il lirismo aulico, le atmosfere surreali di un modernismo ancora reduce della poetica romantica, lo sfondo vagamente sinistro, tradusse Baudelaire nello stereotipo del "poeta maledetto": chiuso in se stesso, a venerare i piaceri della carne e tradurre la propria visione del mondo in una comprensione d'infinita sofferenza e bassezza. L'intenso misticismo del linguaggio e un rigore formale freddo si trovano ad affrontare temi metafisici, teologici ed esotici. Il poeta e critico letterario scapigliato italiano Emilio Praga definì I fiori del male «un'imprecazione, cesellata nel diamante».
Campo de' Fiori è una piazza di Roma, tra via dei Giubbonari e piazza della Cancelleria, ai confini dei rioni Parione e Regola.
Fiori, fiori, fiori! è un cortometraggio italiano del 2020, scritto, prodotto, narrato e diretto da Luca Guadagnino e avente nel suo cast Maria Continella, Natalia Simeti, Claudio Gioè e David Kajganich. La sua prima mondiale è avvenuta alla Mostra del Cinema di Venezia il 5 settembre 2020.
Le fanerogame parassite sono piante fanerogame che vivono a spese di altre piante e si possono distinguere in due categorie: parzialmente parassite e interamente parassite. Le fanerogame parzialmente parassite hanno sia foglie verdi che radici (come le piante dei generi Melampyrum e Rhinanthus) oppure soltanto foglie verdi come il vischio (Viscum album), in cui le radici si sono trasformate in austori che penetrano nei tessuti della pianta ospite. Le fanerogame interamente parassite non possiedono né radici né foglie verdi, come le piante dei generi Cuscuta e Orobanche. Le cuscute attaccano diverse piante coltivate (soprattutto erba medica, trifoglio e barbabietola), mentre le orobanche colpiscono soprattutto le leguminose.
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Record aggiornato il: 2024-04-09T02:36:56.832Z