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Autore principale: Chiozzi, Paolo
Pubblicazione: Firenze : Le Monnier, 1980
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Introduzione all'antropologia è un film del 1966, diretto da Shōhei Imamura e tratto dal romanzo di Akiyuki Nosaka I maestri dell'Eros (Erogotoshitachi).
L'antropologia (dal greco ἄνθρωπος ànthropos «uomo» e λόγος, lògos «discorso, dottrina» quindi letteralmente: «studio dell'uomo») è una branca scientifica sviluppatasi in particolar modo in epoca moderna che studia l'essere umano sotto diverse prospettive (sociale, culturale, morfologica, psicoevolutiva, sociologica, artistico-espressiva, filosofico-religiosa), indagando i suoi vari comportamenti all'interno della società; nata come disciplina interna alla biologia, ha acquisito in seguito anche un importante valore umanistico.
L'antropologia culturale è uno dei campi dell'antropologia, lo studio olistico dell'umanità. In particolare essa è la disciplina che ha promosso e sviluppato la cultura come oggetto di studio scientifico; essa è anche il ramo dell'antropologia che studia le differenze e le somiglianze culturali tra gruppi di umani. Parte del mondo accademico ha scelto di considerare sotto questa etichetta tutte le scienze demo-etno-antropologiche non fisiche. Tuttavia, si tende anche a dare all'antropologia culturale continuità con la sua provenienza dalla tradizione americana, considerandola quindi un approccio antropologico particolare che privilegia lo studio di aspetti più culturali dell'umanità.
L'antropologia della religione, antropologia religiosa o antropologia del sacro è una branca dell'antropologia che si occupa dello studio comparato dell'origine, sviluppo ed evoluzione dei sistemi religiosi e dei fenomeni religiosi nei loro rispettivi contesti culturali, sociali, storici e materiali. La moderna antropologia della religione adotta una completa continuità tra il pensiero magico e la religione dell'homo religiosus, inoltre ogni religione è un prodotto culturale e collettivo, generato dalla comunità umana che la pratica.
L'antropologia fisica (o biologica, o evoluzionistica) è una disciplina scientifica che si occupa dei meccanismi dell'evoluzione biologica, dell'ereditarietà genetica, dell'adattamento fisico degli esseri umani e dei resti fossili di tale evoluzione; lo scopo è dunque lo studio dell'uomo, la sua storia naturale con i relativi aspetti biologici e naturalistici. Spesso è strettamente correlata con l'archeologia tramite l'antropologia tafonomica, la scienza che studia l'insieme dei processi che interessano un corpo dal momento della morte al suo ritrovamento.L'antropologia fisica si è sviluppata nel XIX secolo conseguentemente allo sviluppo della teoria dell'evoluzione di Charles Darwin e della teoria genetica di Gregor Mendel. Recentemente la direzione presa da questi studi sembra comportare uno spostamento in direzione di un'antropologia biologica. Alcune branche di questa disciplina, come l'antropologia criminale, la fisiognomica e la frenologia, che miravano a rilevare alcune caratteristiche comportamentali e psicologiche di un individuo in base alle sue misure craniometriche come l'indice cefalico (rapporto tra larghezza e lunghezza del cranio), sono attualmente considerate pseudoscienze. Uno dei più noti esponenti di queste pseudoscienze è l'italiano Cesare Lombroso. Tra i fondatori della moderna antropologia fisica sono da ricordare Paul Broca e Franz Boas. In Italia i capiscuola vanno considerati Paolo Mantegazza, Raffaello Parenti e Giuseppe Sergi, quest'ultimo fondatore della Società Romana di Antropologia (ora Istituto Italiano di Antropologia).
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