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Autore principale: De Angelis, Laura
Pubblicazione: Bologna : Comune di Calenzano, 1987
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Villa Peragallo, è una dimora signorile situata in via del Castello 48 a Calenzano.
Don Lorenzo Milani, nome completo Lorenzo Carlo Domenico Milani Comparetti (Firenze, 27 maggio 1923 – Firenze, 26 giugno 1967), è stato un presbitero, scrittore, docente ed educatore cattolico italiano. La sua figura di prete è legata all'esperienza didattica rivolta ai bambini poveri nella disagiata e isolata Scuola di Barbiana, nella canonica della Chiesa di Sant'Andrea. I suoi scritti innescarono aspre polemiche, coinvolgendo la Chiesa cattolica, gli intellettuali e politici dell'epoca; Milani fu un sostenitore dell'obiezione di coscienza opposta al servizio militare maschile (all'epoca obbligatorio in Italia); per tale motivo fu processato - e poi assolto - per apologia di reato. Il suo libro Esperienze Pastorali, inizialmente dotato dell'imprimatur ecclesiastico, fu oggetto di un decreto del Sant'Uffizio del 1958 contenente la proibizione di stampa e di diffusione e solo nel 2014, dopo 56 anni, la ristampa del libro non ha più avuto proibizione da parte della Chiesa.
Il parco del Neto si trova in via Vittorio Emanuele nella località di Settimello a Calenzano (FI). Con una estensione di circa 8 ettari, nonostante sia inserito in un'area fortemente urbanizzata, il parco ha mantenuto intatte quelle caratteristiche, una volta generali per tutta la piana, di area umida relitto di un più grande sistema lacustre che rappresentava la naturale valvola di sfogo delle piene dell'Arno. La zona del Neto è sopravvissuta grazie alla singolare posizione, a ridosso dei primi contrafforti di Monte Morello, fatto che ha favorito la sua trasformazione da area paludosa a giardino romantico di una villa patrizia. Nella proprietà del Neto si sono succeduti personaggi illustri prima che le amministrazioni di Calenzano e Sesto Fiorentino lo acquistassero. Tra i vari proprietari possiamo ricordare Ilario Ronillè Marchese di Boissy, pari di Francia e senatore dell'impero Napoleonico, il conte Alessandro Guiccioli, marito della contessa Teresa Gamba e il poeta Lord Byron. Il parco del Neto è caratterizzato da una grande varietà di specie arboree. I grandi taxodium, che costituiscono la presenza vegetale più spettacolare, vennero impiantati probabilmente all'inizio del secolo, mentre i tigli, i platani e gli ippocastani, che delimitando i principali vialetti, sono di più antica collocazione, certamente ottocentesca. Il taxodium distichum è l'ornamento più spettacolare e prezioso del parco del Neto. Questo albero è indicato con nomi diversi: chi lo chiama "cipresso di palude" per la sua predilezione a vegetare in ambienti umidi, chi "cipresso calvo" perché d'inverno non solo perde le foglie ma anche i rametti rimanendo completamente spoglio, o "albero della Virginia" perché in quella penisola nord-americana è associato in vaste foreste, ma forse l'appellativo che più meriterebbe è quello di "albero delle meraviglie". Basta pensare ai suoi 50 metri e passa di altezza, alla sua longevità che supera i 1000 anni e alla sua adattabilità ai climi più diversi, dal caldo umido del Golfo del Messico ai rigidi climi continentali.
Firenze (AFI: /fiˈrεnʦe/; ; in epoca medievale e nel linguaggio poetico anche Fiorenza, /fjoˈrɛnʦa/) è una città italiana di 361 841 abitanti, capoluogo della Toscana e centro della città metropolitana; è il primo comune della regione per popolazione, cuore dell'area metropolitana di Firenze-Prato-Pistoia. Nel Medioevo è stata un importante centro artistico, culturale, commerciale, politico, economico e finanziario; nell'età moderna ha ricoperto il ruolo di capitale del Granducato di Toscana dal 1569 al 1859 che, con il governo delle famiglie dei Medici e dei Lorena, divenne uno degli stati più ricchi e moderni. Le varie vicissitudini politiche, la potenza finanziaria e mercantile e le influenze in ogni campo della cultura hanno fatto della città un crocevia fondamentale della storia italiana ed europea. Nel 1865 Firenze fu proclamata capitale del Regno d'Italia (seconda, dopo Torino), mantenendo questo status fino al 1871, anno che segna la fine del Risorgimento. Importante centro universitario e patrimonio dell'umanità UNESCO dal 1982, è considerata luogo d'origine del Rinascimento – la consapevolezza di una nuova era moderna dopo il Medioevo, periodo di cambiamento e "rinascita" culturale e scientifica – e della lingua italiana grazie al volgare fiorentino usato nella letteratura. È universalmente riconosciuta come una delle culle dell'arte e dell'architettura, nonché rinomata tra le più belle città del mondo, grazie ai suoi numerosi monumenti e musei tra cui il Duomo, Santa Croce, Santa Maria Novella, gli Uffizi, Ponte Vecchio, Piazza della Signoria, Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti. Di inestimabile valore i lasciti artistici, letterari e scientifici di geni del passato come Petrarca, Boccaccio, Brunelleschi, Michelangelo, Giotto, Cimabue, Botticelli, Leonardo da Vinci, Donatello, Lorenzo de’ Medici, Machiavelli, Galileo Galilei e Dante Alighieri, che fanno del centro storico di Firenze uno dei luoghi con la più alta concentrazione di opere d'arte al mondo. La ricchezza del patrimonio storico-artistico, scientifico, naturalistico e paesaggistico rendono il centro e le colline circostanti un vero e proprio "museo diffuso".
Mostro di Firenze è la denominazione utilizzata dai media italiani per riferirsi all'autore o agli autori di una serie di otto duplici omicidi avvenuti fra il 1968 e il 1985 nella provincia di Firenze. L'inchiesta avviata dalla procura di Firenze ha portato alla condanna in via definitiva di due uomini identificati come autori materiali di quattro duplici omicidi, i cosiddetti "compagni di merende" Mario Vanni e Giancarlo Lotti (reo confesso e chiamante in correità dei presunti complici), mentre il terzo, Pietro Pacciani, condannato in primo grado a più ergastoli per sette degli otto duplici omicidi e successivamente assolto in appello, è morto prima di essere sottoposto a un nuovo processo di appello, da celebrarsi a seguito dell'annullamento nel 1996 della sentenza di assoluzione da parte della Cassazione. Le procure di Firenze e Perugia sono state impegnate in numerose indagini volte a individuare i responsabili esecutori materiali per quattro duplici omicidi e poi i possibili mandanti. Le indagini si sono focalizzate anche su un possibile movente di natura esoterica, che avrebbe spinto una o più persone a commissionare i delitti. La vicenda ebbe molto risalto mediatico in quanto fu il primo caso di omicidi seriali in Italia riconosciuto come tale e uno dei più sanguinosi del Paese, oltre che dilatato nel tempo, che creò una vera e propria psicosi da mostro, di anno in anno, e mise le basi anche per riflessioni dal punto di vista sociale: suscitando estrema paura per la tipologia di vittime (giovani fidanzati in atteggiamenti intimi), aprì l'opinione pubblica italiana al dibattito sull'opportunità di concedere con maggiore disinvoltura la possibilità per i figli di trovare l'intimità a casa, evitando così i luoghi isolati e pericolosi.
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