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Autore principale: Caparrelli, Franco
Pubblicazione: Prato : Cassa di risparmi e depositi di Prato ; Roma : Cooperativa libraria Nuova Cultura, [1985]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
I titoli scacchistici sono attribuiti dalla FIDE agli scacchisti che hanno conseguito dei particolari risultati. Questi sono in genere il raggiungimento di un determinato punteggio Elo e l'ottenere delle buone prestazioni in tornei tra i cui partecipanti vi siano giocatori già in possesso del titolo (ottenendo così le norme, tappe intermedie necessarie per la concessione definitiva del titolo). La vittoria o un alto piazzamento in determinati tornei (come i campionati del mondo giovanili) possono garantire automaticamente (cioè senza la necessità di essere in possesso degli altri requisiti) il titolo: ad esempio il vincitore del campionato del mondo juniores diventa automaticamente Grande maestro. Una volta concessi, i titoli durano per tutta la vita, e non possono essere ritirati. I titoli "assoluti" sono aperti sia ai giocatori che alle giocatrici, ma esistono titoli riservati alle donne, con requisiti minori rispetto a quelli open. Alcune giocatrici sono in possesso sia dei titoli femminili ("grande maestro femminile", "maestro internazionale femminile", ecc., che di quelli open (detti anche "assoluti").Vi sono anche titoli riservati agli scacchi per corrispondenza, alla composizione scacchistica (composizione o soluzione di problemi e/o studi) e agli arbitri.
I titoli di studio in Italia sono suddivisi a seconda del ciclo d'istruzione a cui appartengono.
Il titolo è in onomastica un appellativo riferito ad un individuo in base al ruolo che ricopre, alla carica che esercita, al titolo nobiliare che detiene o per altri meriti. Esso viene spesso, ed incorrettamente, usato come sinonimo di trattamento. I trattamenti erano stati distinti dai titoli nobiliari veri e proprî nell'ultimo Ordinamento dello stato nobiliare italiano, al pari delle "qualifiche nobiliari". In tale ordinamento, la distinzione tra "titolo" e "trattamento" non è tuttavia specificata, ma sul piano storico-giuridico i due termini si possono distinguere facilmente: il titolo indica una funzione, mentre il trattamento è un appellativo utilizzato nella vita sociale. Questa differenza tra i due piani è visibile e tuttora presente, ad esempio la differenza tra "re" (funzione pubblica, titolo) e "maestà" (appellativo onorifico, trattamento), così come tra "vescovo" (funzione pubblica, titolo) ed "eccellenza" (appellativo onorifico, trattamento), o anche tra "deputato" (funzione pubblica, titolo) ed "onorevole".
I titoli di Stato sono obbligazioni emesse periodicamente dal Ministero dell'Economia e delle Finanze per conto dello Stato con lo scopo di finanziare (coprire) il proprio debito pubblico o direttamente il deficit pubblico. I diritti di credito incorporati nel titolo possono essere corrisposti al sottoscrittore del prestito sia mediante lo scarto di emissione (ossia la differenza tra il valore nominale e il prezzo di emissione o di acquisto), sia mediante il pagamento di cedole (fisse o variabili) durante la vita del titolo. Alla scadenza dell'obbligazione lo Stato rimborsa il capitale iniziale.
I titoli di credito sono documenti destinati alla circolazione che menzionano una situazione giuridica attiva comportante il diritto a una prestazione, che può consistere nel pagamento di una somma di denaro (es. cambiale), o nella riconsegna di beni determinati (es. polizza di carico), o essere definita in un complesso di rapporti giuridici (es. azioni).
Il Mercato telematico delle obbligazioni e dei titoli di Stato (meglio noto con l'acronimo di MOT) è il mercato telematico istituito nel 1994 ed organizzato e gestito dalla Borsa italiana sul quale vengono negoziati i titoli di Stato (BOT, BTP, CCT, CTZ), le obbligazioni non convertibili, euro-obbligazioni, obbligazioni di emittenti esteri, ABS e altri titoli di debito. Va notato che il MOT è un mercato al dettaglio su cui si scambiano lotti e multipli bassi. Da questo punto di vista il MOT si distingue dall'MTS (Mercato telematico dei titoli di stato) che è un mercato all'ingrosso i cui lotti minimi sono pari a 2,5 milioni di Euro. Il MOT e l'MTS sono entrambi mercati secondari, il mercato primario (in prima emissione) avviene tramite asta competitiva o marginale.
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