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Autore principale: Alessandra, Armando
Pubblicazione: Firenze : La nuova Europa, 1972
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ITA, Paese: IT
L'Itinerario antonini (in latino, Itinerarium provinciarum Antonini Augusti) è un registro delle stazioni e delle distanze tra le località poste sulle diverse strade dell'Impero romano, con quali direzioni prendere da un insediamento romano all'altro. La redazione che ci è stata tramandata risalirebbe al periodo di Diocleziano (fine del III secolo-inizi del IV), ma la sua versione originale viene solitamente datata agli inizi dello stesso III secolo (probabilmente sotto l'imperatore Caracalla, da cui avrebbe ripreso il nome), sebbene data e autore non siano stati definitivamente accertati. Si ritiene che possa trattarsi di un lavoro basato su fonti ufficiali, forse un'indagine organizzata da Cesare e proseguita da Ottaviano. La sezione britannica può essere descritta come la "mappa stradale" della Britannia romana.
La Via Alpina è un progetto internazionale, volto a creare una serie di itinerari escursionistici di lunga percorrenza che percorrono l'intero arco delle Alpi, attraversando otto paesi d'Europa.Ideato dall'associazione francese Grande Traversée des Alpes, ha avuto il suo varo ufficiale nel 1999 e ad oggi, sono stati tracciati 5 itinerari, distinti per colore e identificati da un apposito segnale riportante il logo di Via Alpina ed il colore dell'itinerario, per un totale di circa 350 tappe ed oltre 5000 km di sentieri., sovrapponendosi in alcuni tratti a quello di altri sentieri esistenti, quali la Grande Traversata delle Alpi italiana.
Un itinerario culturale del Consiglio d'Europa, a volte indicato come un percorso culturale europeo, è una certificazione rilasciata dal Consiglio d'Europa a reti che promuovono la cultura, la storia e la memoria europee condivise. Queste rotte devono anche corrispondere ad alcuni valori fondamentali promossi dal Consiglio d'Europa come la democrazia, i diritti umani e gli scambi interculturali nel quadro del turismo culturale. Una rotta culturale del Consiglio d'Europa non è necessariamente un percorso fisico da percorrere e può essere composta da elementi culturali interessati, quali musei, comuni o enti locali raggruppati in un'unica associazione ombrello. Essere insigniti del titolo di Itinerario culturale del Consiglio d'Europa apre la strada a una maggiore visibilità, reti di soggetti culturali o persino finanziamenti. Il programma è stato lanciato dal Consiglio d'Europa e non dall'Unione europea, anche se quest'ultima contribuisce ad esso. Di conseguenza, il programma supera i confini dell'UE e persino dell'Europa in generale, poiché alcune rotte arrivano fino al Nord Africa o al Medio Oriente. Il programma è stato avviato dal Consiglio d'Europa nel 1987. Ha sede dal 1998 a Lussemburgo, presso l'Istituto europeo degli itinerari culturali (EICR). Dal 2010, il processo di valutazione e assegnazione della certificazione è gestito dall'Accordo parziale allargato sugli itinerari culturali (APE). Nel 2019 risultavano riconosciuti 38 itinerari culturali.
Il Cammino di Santiago di Compostela è una rete di itinerari che, a partire dal Medioevo, i pellegrini hanno percorso attraverso l'Europa per giungere alla Cattedrale di Santiago di Compostela, presso la quale si troverebbero le reliquie dell'Apostolo San Giacomo il Maggiore. Ad oggi, l'itinerario più utilizzato è il cosiddetto camino Francés, lungo circa 800 km, che normalmente vengono percorsi in circa un mese. Nel 1993 le strade francesi e spagnole che compongono l'itinerario sono state dichiarate Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
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