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Autore principale: Vercellin, Giorgio
Love jihad (in malayalam: ലൗ ജിഹാദ്) o Romeo Jihad, sono i nomi con i quali ci si riferisce ad una presunta attività di conversione presente nelle regioni Kerala e Karnataka dell'India. Sullo sfondo di un islamismo ben radicalizzato nei territori limitrofi a paesi musulmani, a volte protagonista di disordini per motivi etnoreligiosi e atti di terrorismo, l'India affronta sempre più con preoccupazione il fenomeno dell'islamizzazione di alcuni territori; la love jihad (let. "jihad dell'amore") potrebbe quindi essere nata come leggenda metropolitana sviluppatasi sull'onda di questi eventi sociali, sfruttando il timore delle comunità cristiane e indù, salvo poi rivelare uno sfondo di verità. L'attività consisterebbe nell'avvicinare giovani ragazze, specie universitarie, non musulmane, facendole innamorare, quindi cadendo nel matrimonio, forzandole alla conversione all'Islam. Sebbene le associazioni islamiche di Kerala e Karnataka abbiano rigettato la fondatezza e la verità di questa "pratica", le autorità religiose induiste e cristiane continuano a credere alla sua esistenza, mostrandosi preoccupate per la segnalazione di nuovi presunti casi di conversioni eseguite in questo modo.All'aumentare delle richieste da parte di cristiani e induisti di verificare l'effettiva esistenza di questa pratica di raggiro, il governo di Kerala ha realizzato un'inchiesta ufficiale nel 2009, arrivando alla conclusione che sebbene non vi è prova certa dell'esistenza di una organizzazione nota come Love Jihad", "vi sono motivi per sospettare 'tentativi concentrati' di convincere le ragazze a convertirsi all'islam dopo essersi innamorate di ragazzi musulmani". Tuttavia, ci sono prove che confermano, anche, che un gran numero di ragazze induiste si siano convertite all'Islam per loro libera scelta.
Mujaheddin (in arabo: مجاهدين), erronea traslitterazione giornalistica di mujāhidīn (pl. di mujāhid (مجاهد), indica il "combattente impegnato nel jihād" o anche, per estensione, "patriota". A partire dalla seconda metà del XX secolo tale termine si diffonde nei Paesi occidentali per indicare i guerriglieri d'ispirazione islamica, specie quelli che negli anni ottanta si opponevano all'Unione Sovietica nell'ambito della guerra in Afghanistan. Durante la guerra civile siriana l'Esercito dei Mujaheddin è un insieme di gruppi di ribelli anti-governativi impegnati prevalentemente nella lotta all'ISIS.
Con fondamentalismo islamico (Arabo: الأصولية الإسلامية, al-uṣūliyya al-īslāmiyya) si usa definire, almeno a partire dalla nascita della Repubblica Islamica nell'Iran, quella corrente di attivismo teoretico e politico conservatore che attraverso interpretazioni letterali del Corano e di altri testi islamici propugna un ritorno ai «fondamenti» dell'Islam delle origini, ritenuti autentici e infallibili.
Love jihad (in malayalam: ലൗ ജിഹാദ്) o Romeo Jihad, sono i nomi con i quali ci si riferisce ad una presunta attività di conversione presente nelle regioni Kerala e Karnataka dell'India. Sullo sfondo di un islamismo ben radicalizzato nei territori limitrofi a paesi musulmani, a volte protagonista di disordini per motivi etnoreligiosi e atti di terrorismo, l'India affronta sempre più con preoccupazione il fenomeno dell'islamizzazione di alcuni territori; la love jihad (let. "jihad dell'amore") potrebbe quindi essere nata come leggenda metropolitana sviluppatasi sull'onda di questi eventi sociali, sfruttando il timore delle comunità cristiane e indù, salvo poi rivelare uno sfondo di verità. L'attività consisterebbe nell'avvicinare giovani ragazze, specie universitarie, non musulmane, facendole innamorare, quindi cadendo nel matrimonio, forzandole alla conversione all'Islam. Sebbene le associazioni islamiche di Kerala e Karnataka abbiano rigettato la fondatezza e la verità di questa "pratica", le autorità religiose induiste e cristiane continuano a credere alla sua esistenza, mostrandosi preoccupate per la segnalazione di nuovi presunti casi di conversioni eseguite in questo modo.All'aumentare delle richieste da parte di cristiani e induisti di verificare l'effettiva esistenza di questa pratica di raggiro, il governo di Kerala ha realizzato un'inchiesta ufficiale nel 2009, arrivando alla conclusione che sebbene non vi è prova certa dell'esistenza di una organizzazione nota come Love Jihad", "vi sono motivi per sospettare 'tentativi concentrati' di convincere le ragazze a convertirsi all'islam dopo essersi innamorate di ragazzi musulmani". Tuttavia, ci sono prove che confermano, anche, che un gran numero di ragazze induiste si siano convertite all'Islam per loro libera scelta.
L'Islam (pronunciato in italiano AFI: /iˈzlam/ (tradizionale) o /ˈizlam/ (comune); in arabo: إسلام, Islām [ʔɪˈslæːm]) è una religione monoteista abramitica manifestatasi per la prima volta nella penisola araba, nella cittadina higiazena della Mecca, nel VII secolo dell'era cristiana ad opera di Maometto, considerato dai musulmani l'ultimo profeta portatore di legge, «sigillo dei profeti» (Khātam al-Nabiyyīn), inviato da Allah al mondo per ribadire definitivamente la rivelazione, annunciata per la prima volta ad Adamo, il primo uomo e il primo profeta. Con circa 1,8 miliardi di fedeli, ossia il 23% della popolazione mondiale, l'islam è la seconda religione del mondo per consistenza numerica (dopo il cristianesimo) e vanta un tasso di crescita particolarmente significativo.Il 13% dei musulmani vive in Indonesia, che è anche il paese musulmano più popolato, il 25% nell'Asia meridionale, il 20% in Vicino Oriente, Maghreb e Medio Oriente e il 15% nell'Africa subsahariana. Minoranze considerevoli si trovano anche in Europa, Cina, Russia e America. Il simbolo della mezzaluna islamica è stato introdotto dagli Ottomani con la presa di Costantinopoli nel 1453. Il verde sarebbe per molti il colore dell'Islam (si vedano il mantello verde di Maometto e oggi le bandiere dell'Arabia Saudita, dell'Algeria, del Pakistan e della Lega araba), mentre per altri sarebbe il colore del solo sciismo (vedi una volta la bandiera dei fatimidi), ma in realtà Maometto e i suoi generali usavano indifferentemente anche vessilli di color bianco (vedi l'uso fattone cerimonialmente dagli Omayyadi), nero (dal califfato dei Rashidun e dagli Abbasidi) e rosso (si vedano oggigiorno gli sciiti kizilbash e le bandiere della Tunisia e della Turchia).
Record aggiornato il: 2025-11-27T01:19:55.419Z