Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Autore principale: Malaparte, Curzio
Pubblicazione: Firenze : Vallecchi, c1963
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ITA, Paese: IT
Kaputt è un libro scritto da Curzio Malaparte tra il 1941 ed il 1943. È difficile definirlo un romanzo nel senso comune del termine: non ha uno sviluppo di trama prevedibile. È piuttosto un insieme di episodi, in parte autobiografici, tenuti assieme dal riferimento alla cornice bellica in cui si dipana il racconto.
Curzio Malaparte, nome d'arte di Curt Erich Suckert (Prato, 9 giugno 1898 – Roma, 19 luglio 1957), è stato uno scrittore, giornalista, militare, poeta e saggista italiano, nonché diplomatico, agente segreto, sceneggiatore, inviato speciale e regista cinematografico, una delle figure centrali dell'espressionismo letterario in Italia e del neorealismo. È particolarmente noto, soprattutto all'estero, per i suoi romanzi Kaputt e La pelle, opere a sfondo autobiografico basate sulla sua esperienza di giornalista e ufficiale durante la seconda guerra mondiale, e Maledetti toscani. Scrittore dallo stile realistico e «immaginifico», definito come «cinico e compassionevole» al tempo stesso e talvolta avvicinato alle tematiche e allo stile espressionista crudo di Louis-Ferdinand Céline, come intellettuale fu dapprima un sostenitore del fascismo, poi una voce critica e un oppositore dello stesso. Caratteristica della sua letteratura è la mescolanza di fatti reali - lo scrittore è stato infatti avvicinato alla corrente del neorealismo -, spesso autobiografici, ad altri immaginari, talvolta esagerati in maniera voluta e consapevole, fino al farsesco, specialmente quando deve denunciare le atrocità della seconda guerra mondiale.Interventista e volontario nella Grande Guerra, ammiratore di Mussolini e "fascista della prima ora", partecipò alla marcia su Roma e fu attivo nelle posizioni di fascismo di sinistra intransigente, sostenendo la cosiddetta rivoluzione fascista; allontanatosi gradualmente dal regime (venne anche mandato al confino, da cui uscì grazie all'amicizia con Galeazzo Ciano, genero del Duce), dopo l'8 settembre 1943 si arruolò nell'Esercito Cobelligerante Italiano del Regno d'Italia e collaborò con gli Alleati (cui pure non risparmiò pesanti critiche) nel Counter Intelligence Corps nella lotta contro i nazisti e i fascisti della RSI, a cui non aderì. Prima anticomunista, nel secondo dopoguerra si avvicinò al Partito Comunista Italiano, grazie all'interessamento di Palmiro Togliatti che lo assunse come cronista, sebbene molti dubitassero della effettiva sua adesione, o avvicinamento, al PCI (e contemporaneamente al Partito Repubblicano Italiano, a cui già aderiva da giovanissimo, al quale si iscrisse poco prima di morire). Morì dopo essersi convertito in punto di morte alla Chiesa cattolica, assistito dai sacerdoti padre Cappello e padre Rotondi, secondo le testimonianze di questi.Lo pseudonimo, che usò dal 1925, fu da lui ideato come umoristica paronomasia basata sul cognome "Bonaparte". Si soprannominò e venne soprannominato l'"Arcitaliano", per avere racchiuso nella sua complessa e contraddittoria personalità molti difetti e pregi degli italiani.
La pelle è un romanzo dello scrittore italiano Curzio Malaparte, pubblicato nel 1949. Narra dell'occupazione alleata in Italia dal 1943 al 1945. Nel romanzo, ambientato in massima parte a Napoli, Malaparte pone in contrasto l'innocenza (e ingenuità) dei soldati americani con la disperazione e corruzione degli italiani sconfitti; soprattutto mette in dubbio le facili interpretazioni moralistiche del conflitto. Il libro attinge molto, come il precedente Kaputt, all'esperienza di guerra dell'autore, che dal novembre 1943 al marzo 1946 svolse le funzioni di ufficiale di collegamento aggregato all'Alto Comando statunitense in Italia (Kaputt è invece basato sulle esperienze di Malaparte sul fronte russo, dove era nella doppia veste di ufficiale del Regio Esercito e corrispondente del Corriere della Sera). Nel 1950 il libro venne condannato dal Vaticano e messo all'Indice dei libri proibiti (Index Librorum Prohibitorum). Da questo romanzo è stato tratto il film omonimo del 1981, diretto da Liliana Cavani.
Sir Robert Anthony Eden, conte di Avon (Durham, 12 giugno 1897 – Salisbury, 14 gennaio 1977), è stato un politico, militare e nobile britannico, tra i più significativi esponenti del Partito Conservatore britannico, insieme con il coetaneo (e concorrente) Harold Macmillan, tra la generazione di Winston Churchill e Neville Chamberlain e quella di Edward Heath e Margaret Thatcher. Ostile alle potenze nazi-fasciste, nel 1938 diede le dimissioni dalla carica di Ministro degli Esteri in polemica con la politica di appeasement propugnata dal Primo Ministro Neville Chamberlain. All'inizio della seconda guerra mondiale divenne nuovamente Ministro degli Esteri nel governo di unità nazionale guidato da Winston Churchill, svolgendo un ruolo fondamentale nella politica e nella diplomazia durante tutto il conflitto, collaborando strettamente con il Primo Ministro nei rapporti con le altre due grandi potenze della Grande Alleanza. Dopo la seconda guerra mondiale, divenne ancora segretario agli esteri e quindi Primo Ministro nel 1955, ma dovette dimettersi due anni dopo a causa del fallimento britannico nella Crisi finale di Suez del 1956.
Alcune catalogazioni sono state accorpate perché sembrano descrivere la stessa edizione. Per visualizzare i dettagli di ciascuna, clicca sul numero di record
Record aggiornato il: 2023-06-29T01:38:58.644Z